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venerdì 13 dicembre 2013

Vinci La Camera Di Sangue!

16:16 0
Un altro bellissimo regalo di Natale da parte di Glinda di Atelier Dei Libri! Se volete provare a vincere La Camera Di Sangue, cliccate sull'immagine qui sotto!
And may the odds be ever in your favour! ;D


giovedì 12 dicembre 2013

Shadowhunters, Città Degli Angeli Caduti - Cassandra Clare

17:18 0
Dopo una lunga assenza (la scuola mi sta uccidendo!), rieccomi per parlarvi del quarto libro della ormai conosciutissima saga di Shadowhunters. Premetto fin da subito che sono una fan di questa serie; tuttavia questo quarto romanzo non mi ha entusiasmata particolarmente, soprattutto dopo aver finito di leggere Le Origini.




Trama:
La guerra è conclusa e Clary è tornata a New York, intenzionata a diventare una Cacciatrice di demoni a tutti gli effetti. E finalmente può dire al mondo che Jace è il suo ragazzo. Ma ogni cosa ha un prezzo. C'è qualcuno che si diverte a uccidere gli Shadowhunters, e ciò causa fra Nascosti e Cacciatori tensioni che potrebbero portare a una seconda, sanguinosa guerra. Simon, il migliore amico di Clary, non può aiutarla. Sua madre ha scoperto che è un vampiro e lui non ha più una casa. E come se non bastasse, esce con due ragazze bellissime e pericolose, nessuna delle quali sa dell'altra. Quando anche Jace si allontana senza darle spiegazioni, Clary si trova costretta a penetrare nel cuore di un mistero che teme di svelare fino in fondo: forse è stata lei a mettere in moto la terribile catena di eventi che potrebbe farle perdere tutto ciò che ama. Jace compreso. Amore. Sangue. Tradimento. Vendetta. La posta in gioco non è mai stata così alta per gli Shadowhunters... 


Valutazione:   |:)| |:)| |:)|


Recensione:

I primi tre romanzi di questa saga (Città Di Ossa, Città Di Cenere e Città Di Vetro) li ho divorati tutti e tre nel giro di una settimana; arrivata al terzo ho deciso di fermarmi, soprattutto perché il finale del terzo libro era piuttosto conclusivo (rimanevano aperti solo un paio d'interrogativi e neanche troppo importanti). 


"Ora guardo i miei fratelli che spalancano le porte dei loro cuori e penso: -Ma siete pazzi?- I cuori si infrangono. E penso che, anche quando si ricompongono, non si torna più gli stessi di prima." (Isabelle)


Il quarto libro, dunque, riprende il terzo ma deve ricominciare tutto da capo, e questo, secondo me, è stato uno dei difetti principali del libro. La storia deve rientrare nei binari e ricostruire tutte le dinamiche, quindi ti trovi una trama in cui ti continuano a buttar dentro roba (trappa e troppo in fretta) senza che tu riesca ad ordinarla. Un vero e proprio misciotto che non ti fa capire dove l'autrice voglia andare a parare. Ciononostante, i colpi di scena non mancano: più vai avanti e meno capisci e più devi leggere. Per non parlare del colpo di scena finale che ti lascia di stucco e ti obbliga a leggere il quinto libro per sapere come andrà.
Per la prima volta in un libro della Clare, ho trovato i personaggi scarni e banali, per non dire per niente credibili. Jace è un'anima in pena (penso proprio che non si rivedrà più il Jace simpatico del primo libro...), Clary è totalmente inutile e in balia degli eventi, e nel corso della storia non fanno altro che dichiararsi amore eterno in continuazione. Non so cosa sia cambiato dai primi tre romanzi, ma i protagonisti sono diventati scialbi e seguono sempre i soliti cliché.
Diciamoci la verità, la Clare non è la Rowling; una storia da sei romanzi ce la devi avere in testa fin dall'inizio, non puoi andare a singhiozzi in questo modo!
Detto questo, non voglio solo criticare. Di aspetti positivi ce ne sono comunque. Prima di tutto viene approfondita la psicologia di alcuni personaggi che fin'ora sono stati secondari, come ad esempio Simon, che diventa addirittura coprotagonista. In questo terzo libro acquista molto carattere (nonostante sia ancora lo sfigato del gruppo), tanto che esce con due ragazze contemporaneamente ed è pure talmente bravo da tenerlo nascosto fino alla fine! Magnus e Alec mi piacciono un sacco, sono l'unica vera coppia con sani litigi e incomprensioni, ma pur sempre innamorati e pronti a far tutto l'uno per l'altro.



"Però, Magnus, non me l'hai mai detto. Non mi hai mai avvertito che sarebbe stato così, che un giorno mi sarei svegliato e mi sarei accorto di star andando in una direzione che tu non potevi seguire. Non mi hai mai ricordato che siamo essenzialmente diversi. Non c'è "finché morte non vi separi", per chi non muore mai."  (Alec)


Ricapitolando, il romanzo non è male, ma questa non è la Cassandra Clare dei primi tre romanzi e delle Origini. Trovo che se inizi una saga con l'idea che sarà una trilogia, trilogia deve rimanere, anche se i primi tre romanzi hanno avuto un sacco di successo. Tuttavia è pur sempre Shadowhunters e non posso non finire questa serie, quindi arriverò fino alla fine!

P.S. La Clare deve cercarsi dei latinisti migliori, lo so meglio io il latino! Puah!

P.S.P.S. Vi do un consiglio spassionato: non leggete Shadowhunters Le Origini, La Principessa prima di aver letto il quinto libro di Shadowhunters "normale" (perché non si poteva mantenere i titoli originali così facevamo meno confusione???), in questo modo soffrirete di meno... sì, ci sono dei riferimenti a Jem, Will e Tessa... e sono parecchi!


A.

martedì 10 dicembre 2013

Atelier dei libri: Un Natale da sognalettori #1 Vinci Teardrop di Lau...

19:31 0
Guardate qui che bel regalo offre Glinda di Atelier Dei Libri! Avete la possibilità di vincere una copia di Teardrop (l'abbiamo inserito tra le copertine) di Lauren Kate (già famosa per la saga di Fallen).
Se siete interessati, cliccate sul link qui sotto!
Atelier dei libri: Un Natale da sognalettori #1 Vinci Teardrop di Lau...: Cari sognalettori, inutile nascondersi. Le sentite le campane che suonano a festa? Le vedete le luci che addobbano le vostre città? Ben...

lunedì 9 dicembre 2013

Quando Cadono Gli Angeli - Tracy Chevalier

20:18 0
Ciao! Questa settimana, come promesso, ho fatto la recensione di un libro contemporaneo. Il libro è di Tracy Chevalier  es'intitola Quando Cadono Gli Angeli, anche se non ha nulla a che fare con gli angeli della recensione della settimana scorsa. Il romanzo è di un'autrice non molto nota, ben più noto invece è il suo primo romanzo La Ragazza Con L'orecchino Di Perla ( da cui è stato tratto il film, riprendendo l'opera d'arte di Vermeer).




Trama:
Kitty Coleman non ha mai potuto sopportare quel «benedetto cimitero» dove ora si trova con Richard, suo marito, e Maude, la sua bambina. È così lugubre con i suoi obelischi egiziani, le guglie gotiche, le colonne, le fanciulle in lacrime, gli angeli, il granito e il marmo a profusione. Non ha mai tollerato nemmeno l’affettata esibizione del lutto che caratterizza i suoi connazionali. Eccoli lì, oggi, gli Inglesi, alla fine del primo mese di gennaio del Novecento, tutti vestiti di nero! Certo, la Regina Vittoria è morta e il XIX secolo, il secolo della gloria dell’Impero, se n’è andato con lei. Ma perché addolorarsi soltanto? Perché non pensare che Edoardo «rappresenti molto meglio di sua madre» i tempi nuovi? Perché non accogliere con qualche speranza e, magari, qualche piccolo sentimento di gioia il secolo che viene? Se soltanto conoscessero i suoi veri pensieri, Albert e Gertrude Waterhouse, i proprietari della tomba vicina a quella dei Coleman (quella tomba sormontata da un angelo tanto sproporzionato e melenso da far uscire di senno suo marito Richard) forse l’accuserebbero di «alto tradimento». Sono così perfetti nella loro normalità: lui con una barba rossiccia, un tipo tutto sorrisi, lei una di quelle donne con la vita sformata dalle gravidanze, e i capelli crespi che non stanno a posto nemmeno con le forcine. E poi quella figlia, Lavinia, che ha l’età di Maude e non smette nemmeno per un istante di premersi sugli occhi, con evidente compiacimento, un fazzoletto orlato di nero! È una bambina con bei capelli castani, ricci e lucidi che indossa un vestitino nero guarnito di crespo, assolutamente inadatto a una ragazzina della sua età. Kitty spera che Maude non le diventi troppo amica da imitarla, e farsi contagiare da quelle insopportabili svenevolezze. Ma sono tante le speranze di Kitty, troppe forse per il secolo che è appena cominciato... 


Valutazione:    |:)| |:)| |:)|


Recensione:
Solitamente i libri che leggo mi piacciono e questo non fa eccezione. Infatti ho davvero apprezzato questo romanzo, soprattutto per tre ragioni: lo spazio, i punti di vista e le suffragette. La prima ragione è che il luogo e il tempo, in cui è ambientata la vicenda, sono reali, poichè si delinea un profilo completo dell'identità di una Inghilterra ottocentesca. Però il tempo della storia è molto particolare, perché è come un diario, cioè un continuo susseguirsi di mesi e anni (circa 10 anni), descrivendo così la crescita psicologica e fisica di ogni personaggio. Il secondo motivo per cui mi piace il libro è l'originalità con cui l'autrice racconta la vicenda, cioè utilizzando molti punti di vista (di circa sei o sette personaggi) per raccontare la storia, attraverso ciò che essi vedono, pensano, i loro desideri, le loro paure,i loro piccoli traguardi e le difficoltà. Si hanno così prospettive, diverse e soggettive, che definiscono tutti i personaggi come protagonisti. Questi personaggi, molto opposti tra loro, meritano di essere descritti tutti. Il primo, il più interessante, è Simon Field, all'inizio bambino povero e sfortunato e poi ragazzo maturo e consapevole. Stringe amicizia con due ragazze totalmente diverse da lui per ceto sociale, Maude (ragazza riservata, onesta e per bene) e Lavinia (ragazza troppo viziata, che desidera e ottiene tutto). Questa amicizia sarà il filo logico di tutto il libro.
Oltre a ciò vengono presi in considerazione i punti di vista dei rispettivi genitori delle ragazze, i quali nutrono un odio reciproco tra loro, spezzato però dall'amicizia delle due ragazze. Infine ci sono anche le prospettive della sorellina, della cuoca, della domestica e altri personaggi secondari, di cui solitamente non si considera l' opinione. Invece Tracy Chevalier lo fa, intrecciando perfettamente tutto l'insieme.
Tornando alle ragioni per cui apprezzo il libro, manca l'ultima: le suffragette; infatti la presenza di questo tema è  il motivo per cui considero il libro molto interessante. Questo argomento di fatto non è molto presente nei libri, soprattutto più in precisione non sono molto presenti di solito le suffragette.Tuttavia nella vicenda Kitty( madre di Maude, troppo colta per essere donna), sentendosi sottovalutata, si unisce alle suffragette, incontrando anche la maggiore esponente cioè Emmeline Pankhurst. Perciò,con il punto di vista e la narrazione di Kitty, si entra in un nuovo mondo femminile, fatto di manifestazioni, volontà, sacrifici e cambiamenti.

Qualche volta avevo l'impressione che quella stanza non fosse più sua, ma appartenesse alla casa. Quelli che erano sempre stati i segni della sua presenza- lo scialle di seta gialla sul divano, il pianoforte con sopra un  vaso di fiori secchi, le incisioni di soggetti floreali- erano ancora là. Ma il mio occhio ha invece colto sul divano uno stendardo quasi finito, su cui si leggevano le parole "Fatti e non parole"; il mucchietto di opuscoli della WSPU (women's social political union) sul pianoforte, forbici e colla con ritagli di giornali, lettere e fotografie da inserire in un raccoglitore; la scatola del gesso, i volantini, i fogli di carta con liste di nominativi.

Oltre a questi aspetti positivi, ce ne sono anche di negativi. Il primo è la copertina che non c'entra nulla con la trama o i temi della vicenda. Il secondo è che non ci sono colpi di scena, a parte dei casi isolati, quindi il libro diventa leggermente monotono, nonostante il cambio di punti di vista frequente.

Da sopra la sua spalla ho visto cadere una stella. quella stella ero io.

In conlusione, il libro è davvero carino, soprattutto se volete immergervi in un'atmosfera ottocentesca e tutta al femminile, descritta da un'autrice anticonformista nella struttura e nei temi del libro!

V.

domenica 8 dicembre 2013

Mai Giudicare Un Libro Dalla Copertina # 9

20:27 0
Ok, può sembrare che venerdì ci siamo dimenticate di pubblicare le copertine... e in effetti è così. C'è stata un po' di confusione e tra una cosa e l'altra le copertine non sono comparse. Sorry!
Beh, ora rimediamo! Io ed S. (sì, sta volta insieme... ci siamo accordate) vi presentiamo le copertine di questa settimana.



Iniziamo con IGNITE ME, terzo libro della saga Schegge Di Me di Tahereh Mafi. In Italia è stato pubblicato solo il primo romanzo (vi metto qui la petizione per proseguire la pubblicazione della saga!), ma ne ho sentito parlare molto bene. Questa cover è fantastica (come tutte le cover americane di questa saga): l'occhio con intorno tutti quei fronzoli e fiorellini è davvero fantavoloso, no?


Trama del primo romanzo per evitare spoiler:

264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla così com'è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la consideri più né un'arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza.




La seconda copertina è di ANGELFALL di Susan Ee (in Italia s'intitola L'Angelo Caduto, qui la recensione). Trovo che questa copertina sia 100 volte meglio di quella italiana. Ci piacciono le copertine dark, sono swag, yeah! (che tamarre)




 Trama:

Un esercito di angeli sterminatori ha attaccato la Terra: dopo poche settimane la violenza dilaga ovunque, insieme alla paura e alla superstizione. Nella Silicon Valley ostaggio delle gang, la diciassettenne Penryn cerca di sopravvivere e proteggere la sua famiglia, fino a quando gli angeli guerrieri non rapiscono sua sorella minore, la più fragile, la più indifesa. L’unico modo per salvarla è affidarsi a un nemico, un angelo che ha perso le ali in combattimento e ora ha bisogno, come Penryn, di raggiungere la roccaforte delle crudeli creature alate a San Francisco. Nel viaggio che li porterà alla città, Penryn e Raf impareranno a contare solo l’una sull’altro, in un deserto in cui regnano la devastazione e il sospetto e in cui il pericolo è dietro ogni angolo.




L'ultima copertina per questa settimana è quella italiana di RECKLESS di Cornelia Funke (qui la recensione). Ragazzi, ad essere sincera ho preso questo libro perché mi sono innamorata della copertina; le farfalle rosse sono strabelle vezz (oggi siamo swag!)!



Trama:

C'erano una volta due fratelli... Jacob ama la notte. Ne avverte l'oscurità sulla pelle come un mantello intessuto di libertà e pericolo. E di notte lo specchio, occhio scintillante tra le librerie, lo attira, denso di promesse, dallo studio del padre scomparso. "Torna!" scrive il ragazzo nella polvere dello scrittoio, mentre Will, il fratello minore, dorme con la luce accesa. Però sarà Jacob a varcare la cornice di vetro e a non tornare. Il Mondo Oltre lo Specchio è un luogo terrificante, ma a volte gli fa meno paura di quello reale. Sembra abitato da unicorni, geni dell'acqua o innocui nani, e invece è la Terra dei Goyl, creature di corniola e ametista, guerrieri di un regno spietato. Sembra popolato di magici oggetti, ed è la magia di un amore disumano. Sembra che vi pulsi il cuore di una fata da amare, tradire, e amare ancora, e sono le rosse falene, intrise di veleno, della sua Oscura Sorella. L'infanzia, tuttavia, dura un minuto e pesa come polvere di elfo. Will, ormai adulto, attraversa lo specchio per inseguire suo fratello. I Goyl, però, inseguono lui. Vogliono che diventi uno di loro, vogliono trasformare i suoi ricordi in giada. Quanto tempo ha Jacob per salvarlo? Una storia gotica, affascinante e spaventosa che affonda le sue radici nella mitologia dei fratelli Grimm e di J.R.R.


A&S  (sta per Abercrombie & Sitch! ...no, non ci droghiamo)

martedì 3 dicembre 2013

Raven Boys - Maggie Stiefvater

18:57 0
Giorno! Oggi vi parlo di Raven Boys, il primo libro di una serie scritta da Maggie Stiefvater, già famosa per serie come I Lupi Di Mercy Falls.
Premetti che sono molto indecisa sulla valutazione, non so preprio se dare 3 e mezzo o 4... ora vi spiego perché.




Trama:
È la vigilia di San Marco, la notte in cui le anime dei futuri morti si mostrano alle veggenti di Henrietta, Virginia. Blue, nata e cresciuta in una famiglia di sensitive, vede per la prima volta uno spirito e capisce che la profezia sta per compiersi: è lui il ragazzo di cui s'innamorerà e che è destinata a uccidere. Il suo nome è Gansey ed è uno dei ricchi studenti della Aglionby, prestigiosa scuola privata di Henrietta i cui studenti sono conosciuti come Raven Boys, i Ragazzi Corvo, per via dello stemma della scuola, e noti per essere portatori di guai. Blue si è sempre tenuta alla larga da loro, ma quando Gansey si presenta alla sua porta in cerca di aiuto, pur riconoscendolo come il ragazzo del destino non può voltargli le spalle. Insieme ad alcuni compagni, Gansey è da molto tempo sulle tracce della salma di Glendower, mitico re gallese il cui corpo è stato trafugato oltreoceano secoli prima e sepolto lungo la "linea di prateria" che attraversa Henrietta. La missione di Gansey non riguarda solo un'antica leggenda, ma è misteriosamente legata alla sua stessa vita. Blue decide di aiutare Gansey nella sua ricerca, lasciandosi coinvolgere in un'avventura che la porterà molto più lontano del previsto.


Valutazione:             |:)| |:)| |:)| |:)|


Recensione:

Ok, mi sono tenuta larga di manica alla fine, ma questo libro è davvero un mistero. La trama e la storia in sé mi sono piaciute tantissimo, le ho trovate originali e interessanti, nuove rispetto a ciò che ho letto fin'ora; tuttavia c'era qualcosa che stonava nell'intera vicenda: il solito cliché del ricco figlio di papà. Infatti, come si può leggere dalla trama, Blue inizierà a frequentare quattro studenti della Aglionby, scuola privata per ricchi rampolli. Tra i quattro però c'è Adam, che frequenta la scuola grazie ad una borsa di studio e i suoi tre lavori. Durante tutta la storia non viene sottolineato nient'altro se non il divarico economico tra Adam e il resto del gruppo o di come Whelk (insegnante di latino, ex riccone) non pensi a niente se non ai soldi che ha perso. In più il povero Gansey viene descritto come altezzoso e incapace di parlare normalmente solo perché è più colto del resto del gruppo! Che poi che c'è di così altezzoso nell'uso della parola ripugnare? Bah.

Chiese: «Vuoi dirmi il tuo nome?»

Lui si mise di fronte a lei, e Blue vide, scioccata, che indossava un maglione della Aglionby.
«Gansey» disse il giovane. Nonostante la sua voce fosse calma, non era un sussurro. Era una voce reale, ma pronunciata da un punto troppo lontano per essere udita chiaramente.
Blue non riusciva a smettere di fissare i suoi capelli scompigliati, quei vaghi occhi intenti a fissarla, e il corvo sul maglione. [...] A quella distanza, percepiva un profumo di menta, ma non avrebbe saputo dire se fosse lui, o l'odore che emanavano tutti gli spiriti.
Era così reale. Quando finalmente era accaduto, quando finalmente aveva visto uno spirito, non le era sembrato un evento magico. era come guardare una tomba e vederla restituire lo sguardo.
«E' tutto qui?» sussurrò lei.
Gansey chiuse gli occhi. «E' tutto ciò che c'è.»

Ma passiamo ai personaggi. Blue è figlia di una veggente, quindi alle stranezze è abituata. Mi sta simpatica, anche se per ora non l'ho inquadrata bene come personaggio, poiché è stata un po' oscurata dagli eventi e dal gruppo dei ragazzi. 
Gansey è, ovviamente, spaventosamente ricco e pure bello (non guasta mai), ma voglio ribadire che non è altezzoso! Anzi, a lui non importano i suoi soldi, lo scopo della sua vita è la ricerca di Glendower e non per fini economici o per la fama, ma solo per un'esigenza personale che capirete leggendo il libro. Insomma, se non si fosse capito questo personaggio già mi piace un sacco, vive su un'altra onda rispetto al resto del mondo come un vero sognatore.
Passiamo a Ronan, altro Raven Boy, altro personaggio fantastico: sarcastico, ironico e un vero duro (anche se ha adottato un pulcino di corvo, Motosega). In questo primo libro in realtà non gli viene lasciato troppo spazio, ma nel capitolo successivo il suo ruolo diventerà molto più importante. 
Adam è il personaggio che mi è piaciuto di meno... sì, è da ammirare per essersi costruito tutto da solo, ma è troppo attaccato ai soldi e troppo orgoglioso... bo, non mi è piaciuto particolarmente.
Noah è il più pacato e tranquillo della compagnia, sempre in disparte, ma sempre con una parola saggia. mi sono affezionata tantissimo a questo personaggio che nel corso della vicenda diventa un tassello importante del puzzle.

In quel momento, con i ragazzi riuniti intorno al Catorcio, Gansey sentì che era tutto giusto. Come se Blue, e non la linea di prateria, fosse la tessera mancante di cui aveva avuto bisogno per tutti quegli anni, come se la ricerca di Glendower non fosse davvero iniziata fino a quando lei non era diventata parte. Era giusta come Ronan era giusto, come Adam era giusto, come Noah era giusto. Ogni volta che uno di loro si era unito al gruppo, lui aveva avvertito un gran sollievo, e sull'elicottero si era sentito nello stesso modo quando aveva capito che la voce nella registrazione era quella di lei.

Il libro è scorrevole e con molti colpi di scena (soprattutto nella seconda metà). Ho faticato un po' in partenza, ma superato il primo quarto di libro, il tutto si velocizza e inizia a delinearsi la storia.
In conclusione, vi consiglio questo libro perché è originale e intrigante... nonostante il cliché dei figli di papà!

A.

domenica 1 dicembre 2013

L'Angelo Caduto - Susan Ee

12:23 1

Ciao! In questo blog ci sono già tre amministratrici,ma è talmente fantastico che ho deciso(con il consenso anche delle altre) di unirmi
a questa "setta" del libro!
Tuttavia, rispetto ad A., S. e Pix, scriverò principalmente recensioni di libri classici... a parte la prima che faccio ora!Infatti per questa volta scriverò del libro
"L'angelo caduto" di Susan Ee, il primo di una serie di urban fantasy (distopico) che mi hanno regalato A. e S..




Trama:  Un esercito di angeli sterminatori ha attaccato la Terra: dopo poche settimane la violenza dilaga ovunque, insieme alla paura e alla superstizione. Nella Silicon Valley ostaggio delle gang, la diciassettenne Penryn cerca di sopravvivere e proteggere la sua famiglia, fino a quando gli angeli guerrieri non rapiscono sua sorella minore, la più fragile, la più indifesa. L’unico modo per salvarla è affidarsi a Raf, un nemico, un angelo che ha perso le ali in combattimento e ora ha bisogno, come Penryn, di raggiungere la roccaforte delle crudeli creature alate a San Francisco. Nel viaggio che li porterà alla città, Penryn e Raf impareranno a contare solo l’una sull’altro, in un deserto in cui regnano la devastazione e il sospetto e in cui il pericolo è dietro ogni angolo.



Valutazione:         |:)| |:)| |:)| |:)|



Recensione: Ho deciso di mettere anche la copertina americana perchè, come molti libri, è molto meglio di quella italiana!
Allora da dove posso cominciare...magari parlando del libro nel complesso. E' scritto in uno stile molto scorrevole, ma che all'inizio si fa fatica ad apprezzare soprattutto a causa dell'incipit che entra subito nella vicenda(in medias res,alla latina). Poi però subentra in scena Raf e tutto cambia!

" Come ti chiami?"chiedo
     Non ho bisogno di saperlo. In effetti non voglio saperlo.Dargli un nome è come se in qualche modo fossimo dalla stessa parte, e non potremmo mai esserlo
      E' come ammettere ce potremmo diventare amici.Ma non è possibil. Non serve a niente fare amicizia con il tuo boia. "Raf" Ora che conosco il suo nome, mi sembra adatto. "Raf" ripeto" Suona bene. Mi piace".

 Dopo la sua entrata in scena,il libro diventa quasi un'ossessione (l'ho letto in 3 giorni!) perché si vuole sapere a tutti i costi come va a finire. Questo accade perché la storia diventa più movimentata, piena d' azione e colpi di scena(il più eclatante si trova all'inizio:gli angeli sono i cattivi). Infatti il finale è dinamico e riesce a sorprendere, non essendo del tutto scontato.
A parte questo, parlando di Raf,si può dire che è il mio personaggio preferito. E' un angelo (buono o cattivo?) enigmatico, sarcastico, silenzioso e introverso (non esprime i suoi sentimenti fino alla fine). Penryn, la protagonista, invece è tutto l'opposto (introversa, chiacchierona..) e per questo si completano a vicenda. L'unico punto in comune tra i due è l'ironia.


Nella mia vita, ho sentito tante stramberie e basta imparare a fartele scivolare sopra, senza affrontare di petto la persona che le ha tirate fuori. E' inutile contestarle e, a volte, pericoloso.Almeno così è con mia madre. Devo dire però che Raf ha un'immaginazione perfino più fervida della sua.


Inoltre è una ragazza matura, che ha dovuto crescere troppo in fretta, a causa di una madre pazza (nel vero senso della parola!) e una sorellina disabile, Paige. La bimba diventerà l'oggetto del desiderio di Penryn e anche una condizione del patto di alleanza tra lei e Raf.
L'ultima cosa che si può dire su questo libro, sono gli ambienti. La vicenda si svolge, in un tempo indefinito, in diversi ambienti (chiusi e aperti),che si susseguono nell'avventura movimentata dei protagonisti e che appartengono ad un paesaggio di una San Francisco post-apocalittica. La città viene descritta così tanto nei particolari che, nonostante sia di un futuro indefinito(potrebbe anche essere di domani!!), è totalmente reale e possibile.

In conclusione adoro tutto di questo libro e lo consiglierei a chiunque voglia vivere una nuova avventura con dei personaggi un po' diversi dai soliti fantasy. Quindi... Grazie A. e S. di avermi regalato questo fantastico libro!

V.