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mercoledì 25 novembre 2020

La Vita Invisibile di Addie LaRue - V.E. Schwab

 


Buongiorno lettori! Eccoci finalmente al momento che attendo da settimane: la recensione di La Vita Invisibile di Addie LaRue! Lo so che in questi giorni siete stati spammati da questo libro fino a quasi l'antipatia, ma non posso non aggiungere anche il mio pensiero, perché questa è stata una delle letture migliori di questo 2020.

Ho avuto la possibilità di leggere il libro in anteprima (vi ricordo che è uscito solo ieri) grazie alla collaborazione con la Mondadori, che ringrazio infinitamente per avermi permesso di mettere le mani su questo gioiellino. Inoltre ringrazio un sacco anche Alessia e Sofia di Letture in Salotto per aver organizzato il Blog Tour e avermi resa partecipe facendomi saltellare sul letto non appena me l'hanno chiesto! 💙

Ma ora, parliamo del libro!


Titolo: La Vita Invisibile di Addie LaRue
Autore: V. E. Schwab
Editore: Mondadori
Data di uscita: 24 Novembre 2020
Pagine: 411
Trama: “Non pregare mai gli dèi che sono in ascolto dopo il tramonto.”

E se potessi vivere per sempre, ma della tua vita non rimanesse traccia perché nessuna delle persone che incontri può ricordarsi di te?
Nel 1714, Adeline LaRue incontra uno sconosciuto e commette un terribile errore: sceglie l’immortalità senza rendersi conto che si sta condannando alla solitudine eterna.
Tre secoli di storia, di storie, di amore, di arte, di guerra, di dolore, della solennità dei grandi momenti e della magia di quelli piccoli.
Tre secoli per scegliere, anno dopo anno, di tenersi stretta la propria anima.
Fino a quando, in una piccola libreria, Addie trova qualcuno che ricorda il suo nome.

Nella tradizione di Vita dopo vita e La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo, La vita invisibile di Addie LaRue si candida a divenire una pietra miliare nel genere del “romanzo faustiano”.

Valutazione

Recensione:
Come noterete dalla valutazione, questo libro per me è stato (quasi) perfetto. Lo sapete bene ormai, sono una fan della Schwab, tanto da dedicarle un intero scaffale della mia libreria, ma con questo libro ha davvero superato sé stessa. 
La prima piccola premessa da fare però, è che non penso che questo libro sia fatto per tutti. Questo è un romanzo per sognatori, per gli amanti dell'arte in ogni sua sfaccettatura e per chi si emoziona mentre guarda le stelleNon lasciatevi ingannare dall'hype e non aspettatevi un romanzo avvincente che vi tiene incollati alle pagine. O meglio, io sono rimasta incollata alle pagine, ma non per l'avventura, quanto per la sua capacità di sapermi coinvolgere emotivamente. Non succede spesso di sentirsi compresi da un libro, ma a me questa volta è successo: ho trovato nero su bianco le mie paure e i miei desideri e ho passato quattro giorni immersa nella malinconia più totale (quella bella e che ti fa sentire un po' un poeta romantico, intendiamoci).

Ma di cosa parla il libro? Tutto parte con Adeline piccina e il suo primo viaggio al di fuori del piccolo paese in cui vive, Villon in Francia. Sarà questo il primo nodo cruciale nella vita di Adelina, quello che le farà capire di volere di più dalla vita e di non essere pronta alle convenzioni sociali del 1700. E così, a 23 anni, in un ultimo disperato tentativo di evadere dalla sua realtà ed evitare un matrimonio non voluto, Adeline invoca un'antica divinità o, semplicemente, il diavolo. Adeline stringerà quindi il suo patto con la promessa di vivere per sempre in cambio della sua anima, ma non sa che dietro le promesse dell'Oscuro c'è sempre un trucco: durante la sua vita eterna, nessuno la ricorderà, non potrà mai lasciare una traccia nel mondo.
O almeno così dovrebbe essere finché non incontra Henry 300 anni più tardi.

Cos'è una persona, se non il segno che lascia al proprio passaggio?

Con questo romanzo la Schwab si riconferma la regina dei salti temporali, che ho apprezzato molto anche in un altro suo romanzo, Evil. Generalmente non sono una fan dei flashback e flashforward, ma in questo caso sono riusciti ad incastrarsi in maniera perfetta durante la narrazione. La brevità dei capitoli e lo stile semplice e scorrevole hanno facilitato ulteriormente la lettura, senza renderla mai pesante. Ho letto qualche recensione in cui si sosteneva che 300 pagine buone fossero di troppo: è una gran fesseria, semplicemente queste persone non hanno capito il ruolo fondamentale di Henry. No offense.
Dunque ora vi parlo io dei personaggi. Iniziamo da Addie, quel testardo spirito libero. Onestamente non so se avrei mai retto al posto di Addie; una vita di solitudine è una cosa terrorizzante. Ma Addie è riuscita a tener duro ed andare avanti e trovare la speranza in ogni giorno buio con una tenacia encomiabile. Capisco perché l'abbia fatto: il mondo sa essere così crudele e allo stesso tempo così stupendo da lasciarti senza fiato, e Addie ha vissuto per questa sensazione, per le meraviglie che la vita ti riserva. 
Henry invece per certi versi è il suo opposto: troppo sensibile alla sofferenza, troppo bisognoso di affetto e riconoscimento da parte degli altri. Henry non riconosce il suo posto nel mondo, sempre in mezzo ad un limbo che lo fa sentire inadeguato. Ma questo è il bello di Henry, è incredibilmente vero e incredibilmente comune quello che prova: la naturalezza con cui la Schwab affronta un tema come la depressione attraverso gli occhi di Henry ha saputo commuovermi, per questo Henry è un personaggio indispensabile per il libro.
Infine c'è l'Oscuro, o come lo chiama Addie, Luc. Ammetto che la ship mi è salpata solo alla fine, cosa che non pensavo assolutamente, ma nella prima metà del libro l'ho trovato davvero troppo crudele nei confronti di Addie... come è giusto che sia, dopotutto è, tipo, il Diavolo! Ho apprezzato però anche la sua crescita, seppur sempre coerente con il personaggio. Ma meglio fermarsi qui o mi bannate per spoiler.

"Hai forse dimenticato" gli aveva domandato allora, "quando non eri altro che ombra e nebbia?"
"Tesoro" aveva risposto lui in quel suo modo soave e ironico, "io ero la notte in persona."

C'è però un piccolo "ma": avrei preferito un finale più triste. Non voglio spoilerarvi nulla, sia chiaro, il finale è comunque dolceamaro, ma io avrei voluto così tanto perdermi in un mare di lacrime e non è successo. Ciononostante, non mi sento di penalizzare il libro per il mio masochismo, è stato comunque un finale coerente ed interessante. 

Certo, dimenticare è così triste.
Ma essere dimenticati, quello sì che ti fa sentire sola. Essere l'unica in grado di ricordare.

La mia lunghissima recensione termina qua e spero vi sia piaciuta tanto quanto per me sia stata difficile da scrivere (2 ore, ci ho messo 2 ore 😳). Fatemi sapere nei commenti cosa pensate di questo libro se lo avete già letto, o se avete intenzione di leggerlo! Inoltre vi ricordo che nel corso dell'ultima settimana abbiamo fatto un sacco di approfondimenti interessantissimi in occasione del Blog Tour e vi consiglio di recuperarli perché renderanno la storia ancora più interessante



4 commenti:

  1. Ho letto tantissime recensioni e continuo ad oscillare tra troppo introspettivo, non è il periodo e lettura emozionante, fa per me -.-
    Dalle tue parole si sente che ti ha molto emozionata e coinvolta, nonostante qualche piccolo difetto che riesce a farsi perdonare.
    Penso che gli darò una possibilità :)

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    1. Grazie 💙
      Fammi sapere che ne pensi quando gli darai una possibilità 😘

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  2. La Schwab ti ha conquistato di nuovo ❤

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    1. Già, ormai le ho fatto un altarino in libreria 💙

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