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mercoledì 7 ottobre 2020

Review Party: L Diecimila Porte di January - Alix E. Harrow



 Buondì! Oggi siamo giunti alla terza tappa del Review Party (se vi siete persi le due tappe precedenti correte su Letture in Salotto e Sofi che legge cose per recuperarle) e dunque tocca a me parlarvi di questa lettura. Grazie ad Oscar Vault abbiamo avuto la possibilità di leggere e recensire in anteprima questo libro, che vi ricordo uscirà in tutte le librerie il 13 Ottobre.

 

Titolo: La Diecimila Porte di January
Editore: Oscar Vault Mondadori
Data di uscita: 13 Ottobre 2020
Pagine: 390
Trama: Estate 1901. Un’antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto.
Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti “di un valore singolare e unico”, e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura. Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d’argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma.
Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: LE DIECIM POR. Un libro che ha l’aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà. Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei.

Valutazione

Recensione:

Le Diecimila Porte di January è un romanzo di crescita, non saprei come altro definirlo. L'aspetto fantastico rimane in secondo piano rispetto alla maturazione della protagonista, la quale ci parla di se stessa in prima persona a partire da quando era solo una bambina vivace e curiosa che tendeva a fare i capricci e mettersi nei guai alla ricerca di qualcosa di speciale.
Tutto inizia quando la piccola January trova una Porta, un passaggio per un altro mondo, fragile e raro, in grado di creare un cambiamento anche dentro chi l'attraversa. Ma January viene subito dissuasa dal credere e seguire certe fantasie: ci troviamo a inizi Novecento, quando il Progresso e l'Innovazione la facevano da padroni e la razionalità era una cosa richiesta anche alle bambine di otto anni. Così January cambia, si chiude, diventa qualcuno che non è, finché un giorno suo padre scompare e lei trova un misterioso libricino contenente una storia curiosa e stranamente familiare che la porterà a dubitare della sua educazione e a scoprire chi è veramente e chi vuole essere.

Cominciamo dal primo concetto di quest’opera: le porte sono passaggi tra due mondi e si trovano soltanto in luoghi di una specifica, indefinibile risonanza.

Lungi da me mettere Le Diecimila Porte di January sullo stesso piano di Il Mare Senza Stelle, ma in un certo senso non posso negare che in qualche modo me lo ricorda. La trama non è l'aspetto fondamentale del libro: le rivelazioni sono molto molto prevedibili e certi aspetti lasciati un po' al lettore non mi hanno convinta del tutto. Anche il "nemico" di January non l'ho trovato molto convincente, ma bisogna dire che ogni personaggio rappresenta diverse caratteristiche della nostra società e probabilmente ci risultano stereotipati proprio perché non sono veri e propri personaggi di una storia, ma solo diversi aspetti che January si ritroverà ad affrontare durante la sua ricerca e la sua crescita.
Di temi importanti ce ne sono tanti, a partire dal razzismo e dall'emarginazione sociale. Ho apprezzato quello che l'autrice ci vuole dire attraverso le parole di January: nessun tema è risultato scontato e banale, nessuna paternale, semplicemente la Harrow ha saputo mostrarci un problema attraverso gli occhi di una ragazzina che non si è mai sentita parte di qualcosa perché diversa da tutti gli altri.

La scrittura della Harrow è ricca di metafore, e questo ha fatto sì che la lettura prendesse un ritmo più lento, appesantendola un po'. Parliamo di un libro di 390 pagine, ma a tratti mi è sembrato decisamente più lungo. In più, io non sono una grande fan dei libri nei libri: leggendo insieme a January il suo libricino, spesso ho avuto la sensazione di spezzare il ritmo di lettura, dovendo accantonare le vicende di January per leggere quelle di due (inizialmente) sconosciuti, proprio nel momento in cui iniziava a coinvolgermi di più la storia.

Per concludere, vi consiglio Le Diecimila Porte di January se volete immergervi in una lettura più riflessiva e se quello che cercate è una storia di crescita interiore. 
Per oggi è tutto, non perdetevi le prossime due tappe di questo Review Party e fateci sapere nei commenti che ne pensate e se acquisterete il libro 💙


2 commenti:

  1. Ciao Nanw!Io inizierò a leggerlo in giornata e sono molto curiosa! Spero la questione del libro nel libro non mi faccia trovare lenta la storia, ma ho buone aspettative! :)

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    1. Ciao Sara! sno curiosa di sapere cosa ne pensi! ;)

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