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giovedì 4 giugno 2020

Aurora Rising - Amie Kaufman e Jay Kristoff

Buondì lettori! Rieccomi con la recensione di Aurora Rising, il primo libro della trilogia Aurora Cycle, scritta a quattro mani dalle penne di Amie Kaufman e Jay Kristoff, già famosi per la trilogia di Illuminae Files.

Titolo: Aurora Rising (Aurora Cycle #1)
Autore: Amie Kaufman e Jay Kristoff
Editore: Mondadori
Data di uscita: 10 marzo 2020
Pagine: 443
Trama: anno 2380: ai cadetti dell'ultimo anno dell'Accademia Aurora sta per essere affidata la prima vera missione. Tyler Jones sa che, proprio perché è il migliore del suo anno, potrà reclutare la squadra dei suoi sogni. Peccato che, a causa del suo comportamento sconsiderato, come punizione gli vengano assegnati d'ufficio i cadetti scartati da tutti gli altri capisquadra, quelli con cui nessuno vorrebbe mai lavorare. Proprio lui, l'allievo più talentuoso dell'Accademia sarà al comando di una vera e propria banda di disperati: 
• una diplomatica, cintura nera di sarcasmo 
• una scienziata sociopatica con la tendenza a sparare ai suoi compagni 
• uno smanettone geniale e dall'ironia pungente 
• un guerriero alieno con seri problemi di gestione della rabbia 
• una pilota abilissima con un leggerissimo debole per Tyler.
Ma non è nemmeno questo il suo problema principale. Infatti, solo dopo aver risvegliato da un sonno lungo duecento anni la misteriosa Aurora Jie-Lin O'Malley, Ty scopre che proprio lei potrebbe innescare una guerra rimasta a lungo sopita e che, ironicamente, proprio la sua squadra di disperati potrebbe essere l'ultima speranza di salvezza per l'intera galassia.
Comunque: NIENTE PANICO!

Valutazione

Recensione:
Aurora Rising è il primo volume di una trilogia sci-fi scritta da Amie Kaufman e Jay Kristoff, già noti al pubblico per l'altra loro serie sci-fi, The Illuminae Files (che non ho mai letto e sono indecisa se inserire nella mia già lunghissima TBR).
Aurora Rising è ambientato in un futuro molto lontano, dove gli esseri umani hanno imparato a spostarsi in giro per la galassia grazie ad un wormhole naturale che loro chiamano "La Piega". Vicino a questa Piega c'è l'Accademia Aurora, dove si addestrano i più promettenti cadetti al fine di compiere azioni umanitarie in giro per tutta la galassia. Il top dei top è Tyler Jones: ottimi voti, ottimo addestramento e, di conseguenza, ottima squadra. Peccato che, per un imprevisto chiamato Aurora O'Malley (unica sopravvissuta di una nave perduta 200 anni prima), Tyler si perda la cerimonia e si ritrovi la squadra peggiore che potesse desiderare. 

Mi aspettavo molto di più, onestamente. Insomma, da come ci viene presentata la trama sembra una storia incentrata su una squadra di disadattati che finiscono nel bel mezzo di un'avventura interstellare... Wow! Ma non è così. Infatti alla fine quel che vien fuori è che sono tutti bravissimi in quel che fanno, semplicemente la gente in accademia non li comprendeva. Meh. 
La realtà è che non so bene che problemi io abbia con i personaggi di Jay Kristoff, ma, come in Nevernight (recensione a breve), semplicemente non riesco minimamente ad empatizzare con loro. Anzi, alcuni proprio non li sopportavo *cof*Cat*cof*Scalet*Cof*, o mi erano del tutto indifferenti (praticamente tutti gli altri). Insomma, per me il problema principale è stato una mancata caratterizzazione dei personaggi, che risultano essere fastidiosamente stereotipati invece che interessanti e socialmente disadattati come ci vengono presentati. 
E da qui ne deriva anche la mia più totale assenza di ship. Ragazzi, non c'è n'era una che mi attirasse e mi facesse battere il cuore. No, una più insopportabile dell'altra, a partire dal dramma Cat e Tyler, che già dopo due capitoli aveva ampiamente stufato (tralasciamo poi il buco di trama enorme che hanno creato per tirarsi fuori da una di quelle "situations", che non vi sto a dire perché se no faccio spoiler). E poi ci sono Aurora e Kal e l'instalove che mi fa venire sempre un po' i brividi, perché io scapperei a gambe levate al posto delle protagoniste. La terza "ship" (se così si può chiamare) invece ve la risparmio, sarebbe spoiler anche questa da quanto è assurda. 
A tutto questo casino con i personaggi, aggiungiamoci anche la narrazione da 7 POV diversi, che di certo non aiuta affatto questo aspetto.

La trama non era malaccio, ci sono delle buone premesse, e ora che mi sono spoilerata Aurora Burning per verificare una mia teoria (sì, era giusta e forse prendere spunto da Star Wars non è un'idea geniale per una storia originale) forse andrò avanti visto che sembra un po' discostarsi da quello che accade nel primo volume. 
Mi spiace essere rimasta così delusa da questo libro, ed è davvero un peccato, perché le premesse c'erano tutte. Però dei bei personaggi sono un aspetto fondamentale in una storia e spero con tutta me stessa che migliorino in Aurora Burning, altrimenti non mi farò tante remore a lasciarlo lì. 
Qualcuno di voi lo ha letto? Come lo avete trovato? 


P.S. Comunque, qui lo dico e qui lo nego, gli autori hanno giocato a The Sims 4 prima di scrivere questo libro. Nello specifico allo scenario di Stangeville. 😏

Nanw.

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