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giovedì 28 gennaio 2021

La Corte di Rose e Spine - Sarah J. Maas

 

Buongiorno lettori! Oggi vi propongo la recensione di La Corte di Rose e Spine, che ormai avevano letto tutti tranne me. Vi premetto che son partita con tutte le più buone intenzioni nonostante Crescent City per me sia stato uno dei peggiori libri letti nel 2020. ACOTAR è andato indubbiamente meglio, ma ci sono ancora un sacco un sacco di cose che per me restano problematiche e oggi ve ne parlo.
Metto sempre il solito disclaimer: i gusti sono gusti, se a voi questa serie è piaciuta sono super contenta per voi 😉

Titolo: La Corte di Rose e Spine (ACOTAR #1)
Autore: Sarah J. Maas
Editore: Mondadori
Data di uscita: 19 Marzo 2019
Pagine: 408
Trama: "Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell'istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l'arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me." Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L'animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge "ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita". Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l'allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Quando poi un'ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo...
Valutazione

Recensione:
Erano settimane che volevo parlarvi di questa lettura, ma poi pian piano ho deciso di rimandare questo momento per riflettere e poterne parlare con altre bookstagrammer per avere altri punti di vista. Ho anche iniziato il secondo presa dalla curiosità e da questa necessità di farmi un'opinione sulla serie, ma ho capito che questa recensione la dovevo fare senza farmi influenzare da qualsiasi cosa accadrà dopo, e dunque eccomi qua, l'Anna ignorante che non sa una cippa di questo fenomeno mondiale e che vi dà la sua modesta opinione su questo primo discusso libro
Sì perché, come ahimè immaginavo, a me ACOTAR ha fatto storcere il naso in svariate occasioni. E probabilmente ve ne elencherò talmente tante, che alla fine penserete "e come ci è arrivato a 3 stelline con tutte queste critiche?" Beh, è un mistero che vi svelerò a fine pippone.

Da cosa iniziamo dunque? La trama! La prima metà per me non era male, a tratti era la fotocopia della Bella e La Bestia originale, ma vabbeh. La scrittura scorreva abbastanza bene, nonostante qualche errore di traduzione e un stile ancora decisamente acerbo, ma comunque ero decisa a proseguire e scoprire perché cavolo Tamlin non abbia staccato la testa a Feyre al terzo capitolo. Poi è scoppiato l'apoteosi del trash e infine ci sono state quelle 150 pagine di fuffa in cui bisogna risolvere i trucchetti (banali) di una regina cattiva che è un po' una macchietta. Il tutto poi si conclude con un finale, a mio parere, troppo semplice per Feyre e tutti a casa senza neanche troppi punti aperti con cui proseguire. Insomma, se non fosse stato per tutti quegli spiegoni e per le assurde scelte della protagonista che si cacciava in centinaia di situazioni da cui le avevano espressamente detto di stare alla larga, alla fine sarebbe stato un qualunque YA con qualche scena piccante. Ma purtroppo il titolo del libro poteva benissimo essere anche "Tutte le scelte stupide di Feyre" e forse ci saremmo già fatti un'idea di cosa aspettarci.

A tal proposito, direi che è proprio giunto il momento di parlare dei personaggi. Iniziamo ovviamente da Feyre che, come avrete già capito, vuole assomigliare a tutti i costi a Katniss Everdeen, ma in confronto risulta un po' scemarella, tanto che sviluppa una vera passione nel tuffarsi tra i pericoli come se fossero una jacuzzi. L'ho trovata badass in un modo abbastanza scontato (e stupido, e irreale, e poco credibile visto che poi le potevano fare qualunque cosa senza che lei fiatasse perché... era troppo stanca, bah), troppo perfetta e santarellina. La sua famiglia è un'appendice messa per farcela sembrare ancora di più una poveretta per cui dobbiamo provare compassione, ma non funziona così, Sarah. Decido io chi mi piace.
Tamlin a me inizialmente piaceva: scontroso, misterioso, con il peso del mondo sulle spalle. Mi è piaciuto che lui e Feyre avessero questo aspetto delle loro vite in comune, ma poi ad un certo punto (verso la metà trash) tutto è accaduto troppo in fretta tra loro due per poi alla fine regredire altrettanto velocemente, con Tamlin che ormai, poveraccio, aveva meno personalità dei muri di casa mia. Ora, non dico che la Maas l'abbia fatto apposta per il prossimo libro, però l'ha fatto. E, se devo essere onesta, non ho trovato Tamlin così possessivo in questo primo volume (fatta esclusione per il picco trash che mi viene sempre giustificato con le usanze Fae, su cui stendiamo un velo pietosissimo), anzi. 
Quello che invece ha urtato sensibilmente i miei nervi femministi è stato proprio Rhysand... Io lo so che nel prossimo libro avverrà il miracolo della redenzione del personaggio gnocco, lo so, ma qua raghe siamo obiettive: la umilia, la tratta come una battona d'alta classe e infine la droga ogni sera
WTF, Sarah? 
Dunque, io per ora salvo solo Lucien che è un patato, e Nesta perché in 3 capitoli in cui appare prende a male parole tutti ed è perennemente stufa delle loro stronzate (che mood 😍). C'è da dire però, che nonostante tutte le mie critiche e la qualità dubbia dell'opera, io una settimana dopo aver terminato il libro ero ancora curiosa di sapere come proseguisse! Dunque, una cosa a Sarah la devo concedere: si vede che ci tiene a questo mondo che ha creato e che, davvero, non trovo male come idea. Altra cosa che ho apprezzato sono i nomi che paiono davvero usciti da una seduta di D&D e sono fighissimi, li potrei quasi quasi usare per il mio personaggio.

Concludendo, ACOTAR non è un capolavoro, ma semplicemente il figlio nato dall'unione di Twilight e 50 sfumature, dunque perché mi sorprendo del successo che ha avuto? Fondamentalmente perché ancora non mi capacito nemmeno del successo degli altri due. 


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