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mercoledì 10 giugno 2020

Anteprima Città di Ottone - S.A. Chakraborty

Ecco a voi in anteprima la recensione di La Città di Ottone in uscita per Oscar Vault il prossimo 16 giugno. Il libro doveva uscire ieri, ma, come sta succedendo ad un sacco di altri titoli, l'uscita è stata posticipata.

Titolo: La Città di Ottone (Daevabad #1)
Autore: S. A. Chakraborty
Editore: OscarVault Mondadori

Data di uscita: 16 giugno 2020
Pagine: 528
Trama: EGITTO, XVIII SECOLO. Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un'abile guaritrice e di saper condurre l'antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori.
Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all'interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L'arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli.

Valutazione

Recensione:
nat 🌱 on Twitter: "i'm in the middle of finals but i love the city of brass too much to not join @SAChakrabooks #thecityofbrassfanart… "La Città di Ottone è il primo romanzo di una trilogia fantasy molto particolare. Infatti il libro è ambientato tra l'Egitto e l'India, e trae spunto dalle numerose leggende e miti di quei posti. Un esempio ne sono i jinn, creature magiche e immortali, finché non furono banditi in corpi umani da Solimano secoli prima.
L'ambientazione penso ce sia stata la parte che più mi è piaciuta e che più mi ha dato problemi, in tutta onestà. Ero davvero curiosa di immergermi in un mondo nuovo di cui non avevo mai letto nulla e, nonostante l'Italia non sia così lontana da queste terre, mi sono resa conto di saperne davvero poco di queste culture. E forse è stato questo un po' il mio problema iniziale: per 200 pagine c'è stata molta confusione perché molti termini mi risultavano nuovi e sconosciuti. Col proseguire della storia, però, inizi a prenderci la mano e la mitologia viene delineata meglio. Bisogna solo resistere a quelle prime 200 pagine di confusione.

Anche la narrazione ne risente abbastanza in queste prime 200 pagine, soprattutto nei capitoli narrati dal POV di Ali che mi sono risultati abbastanza lenti e pesanti, ma appena dopo la metà del libro il ritmo si velocizza molto e la questione si fa interessante. Ho apprezzato i colpi di scena finali, alcuni dei quali mi hanno davvero sorpresa e invogliata a proseguire la serie. Eh sì, perché se avete intenzione di leggere La Città di Ottone dovrete prepararvi ad un epilogo di quelli che ti fa appoggiare il libro e gridare "WHAAAT??"
Oltre a forti colpi di scena, durante tutta la narrazione possiamo notare numerosi spunti di riflessione che l'autrice vuole mostrarci: infatti la bellissima città di Daevabad è lo sfondo di lotte sanguinarie tra diverse tribù di jinn e tra jinn e shafit, persone nate dall'unione di uomini e jinn, e ritenute da quest'ultimi cittadini di seconda categoria, una vergogna per la razza dei jinn. Tuttavia il discorso è molto più complesso di così.

City of brassMa parliamo ora dei personaggi. Nahri è quella che ho apprezzato di più: è determinata, testarda e sa ciò che vuole. Inoltre ha quel pizzico di sarcasmo che sa farti ridere mentre leggi il suo POV. Affianco a lei troviamo spesso il daeva Dara, personaggio inizialmente un po' stereotipato, ma con una buona evoluzione man mano che si scopre di più della sua storia, tanto da farlo diventare uno di quei bei personaggi grigi che a me piacciono tanto.
L'altro POV all'interno del libro è quello di Ali, il figlio del re dei jinn. Non ho amato particolarmente Ali, devo essere onesta. Spesso lo trovavo troppo bigotto e un po' immaturo, soprattutto per le situazioni in cui si caccia. I suoi POV hanno iniziato a diventare un po' più interessanti verso la fine del libro, ma spero che ci sia un'evoluzione ulteriore del personaggio nei prossimi libri, perché per ora non mi ha convinta molto.

Come primo libro, La Città di Ottone ha soddisfatto le mie aspettative, quindi se volete immergervi in una lettura un po' alternativa e scoprire una mitologia nuova per i fantasy, allora penso che questo libro faccia per voi!
Intanto io ho già preordinato la versione cartacea edita da Oscar Vault perché sembra bellissima (i bordi colorati mi fanno impazzire!!) e, visto il super punteggio che ho dato a questo libro, di certo non può mancare nella mia libreria! 😉
Se siete curiosi di leggere La Città di Ottone, potete acquistarlo tramite il link qui sotto:



Nanw.


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