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mercoledì 2 luglio 2014

Per Una Volta Nella Vita - Rainbow Rowell

16:43 0


Buongiorno lettori, oggi vi parlo di Per Una Volta Nella Vita, libro che ho scoperto dopo aver letto Fangirl sempre della stessa autrice. Il colmo è che stavo per acquistare questo libro in inglese non consapevole del fatto che fosse stato pubblicato in Italia. Ciò è accaduto un po' perché Piemme ha avuto la geniale (?) idea di cambiare la copertina (che era davvero carina) e il titolo (di certo migliore di questa pappardella), e un po' perché pensavo fosse un altro new adult (che non è!). Ma alla fine, dopo una rivelazione inaspettata, ho scoperto l'inganno e sono corsa in libreria ad ordinarlo.



Trama:
Eleanor è appena arrivata in città. La chioma riccia rosso fuoco e l'abbigliamento improbabile, ha lo sguardo basso di chi, in pasto al mondo, fa fatica a sopravvivere. Park ha tratti orientali che ha preso dalla madre coreana e veste sempre di nero. La musica è il suo rifugio per tenersi fuori dai guai. La loro storia inizia una mattina, sul bus che li porta a scuola. Park è immerso nella lettura dei suoi fumetti e perso tra le note degli Smiths, Eleanor si siede accanto a lui. Nessun altro le ha fatto posto, perché è nuova e parecchio strana. Il loro amore nasce dai silenzi, dagli sguardi lanciati appena l'altro è distratto. E li coglie alla sprovvista, perché nessuno dei due è abituato a essere il centro della vita di qualcuno. Tra insicurezze e paure, Eleanor e Park si scambiano il regalo più grande: amare quello che l'altro odia di sé, perché è esattamente ciò che lo rende speciale. Sarà la loro forza, perché anche se Eleanor non sopporta quegli sfigati di Romeo e Giulietta, anche il loro legame deve fare i conti con un bel po' di ostacoli, primo fra tutti la famiglia di lei, dove il patrigno tiranneggia incontrastato. Riusciranno, per una volta nella vita, ad avere ciò che desiderano?


Valutazione

Recensione:

"Mi ha ricordato cosa vuol dire essere giovani e innamorati. E cosa significa innamorarsi di un libro." E se John Green dà un giudizio del genere su un libro, posso io non leggerlo? Ovviamente no.
Questo romanzo ha confermato l'innata capacità della Rowell nel delineare i personaggi delle sue storie, rendendoli quasi vivi. Eleanor non è una ragazza normale; lei viene da una famiglia difficile e i suoi capelli rosso fuoco, la sua corporatura robusta e il suo bizzarro modo di vestirsi la rendono subito un facile bersaglio nella nuova scuola. Sul pulmino della scuola incontra Park, un ragazzo della sua età mezzo coreano che si veste sempre di nero. Tra i due non è decisamente amore a prima vista.

L'argomento di oggi era Romeo e Giulietta, ma nessuno aveva voglia di parlare.
"A quanto pare la loro morte non le fa né caldo né freddo, signorina Douglas."
"Come, scusi?" domandò lei, guardandolo con occhi stretti.
"Non lo trova triste?" chiese il professor Stessman. "Due giovani amanti morti. Mai storia fu più dolorosa. Non le trasmette niente?"
"Veramente no." rispose lei.
"E' così fredda? Così insensibile?" Il professore era in piedi accanto a lei e fingeva un tono supplichevole.
"No..." replicò lei. "Non la considero una tragedia, tutto qua."
"E' la tragedia per eccellenza" commentò il professor Stessman.
Lei alzò gli occhi al cielo. Aveva al collo un paio di vecchie collane di perle finte, come quelle che metteva la nonna di Park per andare in chiesa, e parlando le attorcigliava.
"In realtà si sta prendendo gioco di loro, è chiaro" proseguì lei.
"A chi si riferisce?"
"A Shakespeare."
"Continui..."
Alzò di nuovo gli occhi al cielo.Ormai aveva capito il gioco del professore.
"Giulietta e Romeo sono solo due ragazzi ricchi che hanno sempre ottenuto tutto quello che volevano. E adesso sono convinti di desiderarsi l'un l'altra."
"Sono innamorati..." disse il professore, portandosi le mani al petto.
"Ma se non si conoscono neanche!" obiettò lei.
"Tra loro è stato amore a prima vista."
"E' stato 'Oddio, quanto è carino' a prima vista. Se Shakespeare avesse voluto farci credere che si amavano, in una delle prime scene non ci avrebbe detto che Romeo aveva una cotta per Rosalina... E' Shakespeare che si prende gioco dell'amore." spiegò lei. (Park) 

Con l'avanzare della storia, però, i due si avvicinano sempre di più fino a trasformare l'indifferenza in un amore talmente forte da salvare una vita.

Amo Eleanor con le sue insicurezze, i suoi capelli rossi e i suoi sbalzi d'umore, così come amo Park e il modo che ha di amare Eleanor (c'è un sacco di amòòòre nell'aria). Entrambi non sono i tipici protagonisti di romanzi YA troppo belli per essere veri e troppo inconsapevoli di esserlo. Eleanor e Park sono adolescenti normali con i loro problemi, le loro insicurezze, le loro passioni e i loro sogni, ma non sono di certo re e reginetta della scuola ed è questo a renderli ancora più belli.
Trovo che molte adolescenti dovrebbero leggere questo libro perché fa capire che tutti quei modelli preconfezionati che ci mettono in testa non sono la vera bellezza. Come si dice, la bellezza sta negli occhi di chi guarda, e per Park Eleanor è meravigliosa.
Eleanor aveva ragione. Non era mai carina. Era un'opera d'arte, e l'arte non deve essere carina, deve trasmettere qualcosa. (Park)
E viceversa...
La faccia di Park era arte pura, invece. Non di quella eccentrica e scadente. Il suo era uno di quei visi da dipingere perché i posteri non li dimentichino. (Eleanor)
L'alternarsi in brevi capitoli dei due punti di vista ci permette di entrare nella mente dei protagonisti ed entrare in sintonia con loro, affezionandosi irrimediabilmente. 
Purtroppo il finale non è dei migliori per i due protagonisti, ma è comunque perfetto. Ho letto in giro per internet che molti ci sono rimasti male per il finale e che hanno sofferto un sacco. Personalmente non ho provato le stesse emozioni. E' vero che è un finale dolce-amaro, ma io ci ho visto un mare di speranza e di possibilità in quelle ultimissime righe (non mi riferisco alla prossima citazione).
Mi hai salvato la vita’ tentò di dirgli. ‘Non per sempre, non del tutto. Forse solo temporaneamente. Però mi hai salvato la vita, e adesso sono tua. La me stessa di adesso è tua. Tua per sempre.(Eleanor)
Se proprio devo fare una mini critica (minuscola) non ho apprezzato molto il fatto che la storia sia ambientata nel 1986... non capivo un tubo dei riferimenti musicali e cinematografici! Okay, Smiths, Led Zeppelin, Beatles e Guns n' Roses potevo ancora arrivarci, ma la mia cultura musicale degli anni '80 finisce lì... insomma, io sono nata quasi un decennio dopo!
Tenere la mano di Eleanor era come tenere una farfalla. O un cuore pulsante. Come tenere qualcosa di compiuto e di compiutamente vivo.
Appena la toccò si chiese come fosse riuscito a resistere tanto senza farlo. (Park)
Pur divisa in milioni di pezzi, Eleanor sentiva ancora che Park le teneva la mano. Che le esplorava il palmo con il pollice. Restò immobile perché non aveva altra scelta. Cercò di ricordare quali animali paralizzassero la preda prima di mangiarsela...(Eleanor) 
In conclusione consiglio questo libro a tutti coloro che amano gli YA e cercano qualcosa di diverso ed emozionante, ma soprattutto lo consiglio a tutte quelle ragazze che non si sentono abbastanza sicure del proprio aspetto. 
Per Una Volta Nella Vita è una storia toccante e dolce che sa far trasformare i vostri occhi in due grandi cuoricini.



mercoledì 14 maggio 2014

Fangirl - Rainbow Rowell

18:04 4
Ciao a tutti! ecco la recensione di Fangirl di Rainbow Rowell, scrittrice già conosciuta per Per Una Volta Nella Vita (mi prossima lettura!). Fangirl appartiene al genere YA ed è molto conosciuto ed apprezzato negli Stati Uniti (su Goodreads ha ben un punteggio di 4.2/5), purtroppo però, questo libro è ancora inedito in Italia. Incrociamo le dita e speriamo che lo pubblichino anche qui da noi, perché è davvero un libro bellissimo. Ma ora, è tempo di recensione!

Trama: 
Cath è una fan di Simon Snow. Okay, il mondo intero è fan di Simon Snow, ma per Cath, essere una fan è la sua vita - ed è davvero molto brava in questo. Lei e sua sorella gemella, Wren, si sono rifugiate nella serie di Simon Snow quando erano solamente delle ragazzine; è quello che le ha fatte andare avanti dopo la partenza della loro madre. Leggere. Rileggere. Visitare forum su Simon Snow, scrivere fan fiction su Simon Snow, vestirsi come i personaggi in ogni premiere dei film. La sorella di Cath si è in buona parte staccata dal fandom, ma Cath non può. Non vuole. Ora che stanno andanto al college, Wren ha detto a Cath che non vuole essere sua compagnia di stanza. Cath è da sola, completamente fuori dalla sua zona di conforto. Le è stata assegnata una compagna di stanza burbera con un fidanzato affascinante sempre intorno, una professoressa scrittrice di narrativa che pensa che le fan fiction siano la fine del mondo civilizzato, un compagno di classe carino che vuole solo parlare di parole... E lei non può fare a meno di preoccuparsi per suo padre, che è amabile e fragile e che non è rimasto mai davvero da solo. Per Cath, la domanda è: Riuscirà in ciò? Riuscirà a farlo senza Wren che le tiene la mano? E' pronta ad iniziare a vivere la sua vera vita? E vuole davvero andare avanti anche se questo significa lasciarsi alle spalle Simon Snow?


Valutazione


Recensione:


Cinque motivi per amare questo libro:
1) è realistico
2) parla di fanfiction
3) Cath
4) Levi
5) L'intero mondo di Simon è un chiaro riferimento ad Harry Potter

Non so davvero come esprimere tutto il mio amore per questo libro. Mi ci sono affezionata talmente tanto che probabilmente questa recensione farà schifo, perché sarà troppo emotiva e poco obiettiva, ma fa lo stesso!
Aveva deciso, che per essere un vero nerd, devi preferire i mondi immaginari a quello reale.
Cath è una vera e propria nerd: lei è appassionata (se non ossessionata) dalla saga di Simon Snow (di cui vi parlo dopo) e, non solo ha letto tutti i libri e ha una sfilza di gadget, ma scrive pure una fanfiction intitolata Carry On, Simon che ha talmente tanti fan da far morire d'invidia noi povere blogger. In un certo senso, la fanfiction di Cath è riuscita addirittura a superare l'originale.  Ma ora che Cath è al college, tutto sarà diverso.
Ve lo dico subito, il motivo principale per cui ho adorato questo libro è Cath: è stato come guardarsi allo specchio, come leggere un libro su me stessa (sì lo so, sono strana). Riuscivo a comprenderla a tal punto che stavo male con lei e gioivo con lei, mi sono addirittura commossa quando ho letto certi suoi discorsi esattamente identici a quelli che faccio io di solito. In tutta sincerità, non penso che questo sia un libro adatto a tutti e penso che chiunque sia alieno al mondo dei fandom non possa capirlo davvero. Anzi, probabilmente si annoierebbe e riterrebbe la protagonista una pazza svitata con problemi a socializzare, che in fondo è la verità, ma ognuno ha i suoi problemi.
Cavoli, scrivere una recensione su questo libro è un po' come recensire me stessa... capite quanto è dura?!


“Ci sono altre persone su Internet. È fantastico. Hai tutti i benefici di conoscere "altre persone" senza la puzza del sudore e il contatto visivo."

 Tutti i personaggi, dal primo all'ultimo, sono così realistici che non puoi non apprezzarli. Ognuno di esse è descritto e delineato nei minimi dettagli, ognuno di essi ha pregi, ma anche un sacco di difetti. Hanno le stesse emozioni, le stesse insicurezze e le stesse paure delle persone comuni. Per quanto possa sembrare strano, questo romanzo che racconta una storia inventata su una ragazza che scrive storie inventate, mi ha avvicinata alla realtà più di quanto si possa immaginare. 
"Lo vuoi baciare?" "Non voglio baciare uno sconosciuto," avrebbe risposto Cath. "Non m'interessano le labbra fuori dal contesto." Era vero solo in parte. Da quando abel aveva rotto con lei... Da quando Nick aveva iniziato a sedersi vicino a lei... Cath aveva iniziato a notare cose. Ragazzi. Ovunque. Davvero, ovunque.
E' vero, in fondo la trama non è qualcosa di avvincente e inimmaginabile, ma il bello di questo libro sta nel fatto che non ti annoi della quotidianità proprio grazie a questi personaggi incredibili.
E poi, una cosa che mi ha fatto urlare "sìììììììì!" quando ho finito il libro: tutti i personaggi sono stramaledettamente coerenti con sé stessi dall'inizio alla fine! Non è che Cath ad un certo punto rinsavisce e diventa un'adolescente normale, o Wren (la sorella gemella di Cath) si chiude in camera sua e diventa una santa. Non c'è un modello definito a fine libro che ti dice "devi diventare così se vuoi essere una persona equilibrata". No, alla fine ogni personaggio si tiene i suoi pregi e i suoi difetti e pian piano impara a conviverci, ma noi non leggeremo mai una maturazione completa, perché nella vita si cambia e lo si fa in modo lento e graduale, non di getto e all'improvviso.
"No," disse Cath, "seriamente. Guardati. Sei forte, non hai paura di nulla. Io ho paura di tutto. E sono pazza. Forse tu pensi che io sia un pochino pazza, ma io lascia vedere alle persone soltanto la punta del mio iceberg di pazzia. Sotto questa maschera di lieve pazzia e moderati problemi sociali, sono un completo disastro."
Levi... ah, Levi! Uno di quei ragazzi così dolci che se esistono noi siamo talmente sceme da chiuderci a riccio e rifiutarli. Lui fa di tutto per Cath, le sta dietro per mesi prendendosi cura di lei, per lei c'è sempre e rispetta le sue paure e le sue ossessioni. Le parti che mi sono piaciute di più sono quelle in cui lui le chiede di leggere a voce alta, perché è l'unico modo che ha per farla sentire in pace con se stessa.
"Mi piaci qui," disse lui, stringendola. "Con me." Lei sorrise, e i suoi occhi iniziarono ad andare alla deriva verso il basso. "Cather..." Tornò ai suoi occhi. "Lo sai che mi sto innamorando di te, vero?" 
Levi non è uno di quei figoni di Abercrombie: è altissimo e magro, pure un po' stempiato, ma potrebbe essere anche un orco e tu te ne innamoreresti lo stesso. Il fascino di questo personaggio sta nei suoi modi di fare, nel suo carattere solare e nei suoi sorrisi a trentadue denti che non possono non contagiarti.
Il sorriso di Levi si schiuse e divorò la sua intera faccia. Iniziò a divorare anche quella di lei.
E' vero, Levi è il contrario di Cath, ma è il solo che può iniziare a farle apprezzare anche il mondo reale, l'unico che la può coinvolgere e fare uscire dal suo guscio, mai del tutto, ma quel che basta per mostrarle che la vita reale non è poi così brutta.
Non aveva parole per descrivere Levi. Lui era un disegno in una caverna. Lui era Il Palloncino Rosso. "Sei magico" disse.
Inoltre la loro storia non è qualcosa che nasce all'improvviso e poi è amore e fuochi d'artificio. Ci sono dei tempi, delle domande da porsi, delle risposte da darsi, un'evoluzione idei loro sentimenti; una vera storia d'amore, insomma.
"Che cosa abbiamo in comune?" "Ci piacciamo," disse. "Che altro c'è? Insomma, in confronto al resto del mondo, abbiamo tutto in comune. Se gli alieni arrivassero sulla Terra, probabilmente non riuscirebbero nemmeno a distinguerci."
Passiamo a Regan. Regan è una creatura strana e così forte da farti sentire con una formica di fronte ad un gigante. Inoltre Regan è davvero bella, e, udite udite, non è una taglia 38!!! Pur essendo un personaggio secondario, riesce a ritagliarsi degli spazi di tutto rispetto. Di sicuro non la si dimentica facilmente. 
"Mi fai pena, e sarò tua amica."
"Non voglio essere tua amica," disse Cath con più freddezza possibile. "Mi piace non essere tua amica."

"Anche a me," disse Reagan. "Mi dispiace tu abbia rovinato questo idillio facendo pena."
Grazie alla struttura del libro - narrazione delle vicende di Cath, alternate a degli estratti dei libri di Simon Snow o della fanfiction di Cath - si può entrare nel mondo di questo personaggio immaginario, che è addirittura più famoso di Harry Potter! Ovviamente non esiste niente del genere nel mondo "reale" (non ci potrà mai essere mago più famoso di Harry Potter, ammettiamolo!), è semplicemente una saga che l'autrice si è inventata per dare spazio a questo fandom immaginario. Ma le similitudini tra il mondo di Simon e quello di Harry sono palesi e ogni volta che leggevo di Simon e Baz non potevo non pensare ad Harry e Draco [per inciso, nella fanfiction di Cath, Simon e Baz si amano, per la gioia di tutte quelle ragazze (o ragazzi) che scrivono fanfiction su Drarry]. 
Erano solo storie, ma le storie non sono niente. Simon non era solo.
In una delle scena finali, c'è Cath che attende trepidante l'uscita dell'ultimo libro di Simon Snow... è stato come rivivere il giorno in cui è uscito I Doni Della Morte. Oddio, mi manca da morire Harry Potter, se potessi cancellarmi la memoria e rilegge tutta la serie come se fosse la prima volta, lo farei. T.T
Cath si allontanò dalla cassa, tentando di uscire mentre stringeva il libro con entrambe le mani. Sulla copertina c'era un'illustrazione di Simon, mentre teneva in alto la Spada dei Maghi sotto un cielo stellato. "Stai bene?" sentì qualcuno - Levi? - chiederle. "Hei... stai piangendo?" Cath fece scorrere le sue dita sulla copertina, sopra la scritta dorata in rilievo. Poi qualcun altro corse da lei, buttandole un libro tra le braccia. Buttando due libri tra le sue braccia. Cath alzò lo sguardo proprio mentre Wren le stava cingendo con un braccio. "Stanno piangendo entrambe," Cath sentì dire a Regan. "Non posso nemmeno guardare." Catch liberò un braccio per abbracciare sua sorella. "Non posso crederci che sia realmente finita," sussurrò. Wren la strinse forte e scosse la testa. Stava davvero piangendo anche lei. "Non essere melodrammatica, Cath," Wren disse con voce roca. "Non finirà mai... è Simon."
Di citazioni ce ne sarebbero davvero troppe! Mi sono ritrovata come dopo aver letto Colpa Delle Stelle: con 3/4 del libro sottolineato. Quindi sappiate che quelle che leggete sono solo alcune delle bellissime citazioni che questo libro contiene, ma che ce ne sarebbero molte altre, e l'unico modo che avete di leggerle è leggere il libro! :P
"Perché scriviamo narrativa?" Perché scrivo? Per essere da qualche parte. Per essere liberi da noi stessi. Per smettere. Per smettere del tutto di essere qualcosa o da qualche parte. Per scomparire.
Insomma, Fangirl è un libro speciale che rimane nel cuore di chi lo legge, un po' per i suoi personaggi strepitosi, un po' per lo splendido stile con cui scrive Rainbow Rowell (ha pure un nome favoloso!). Lo consiglio a tutti, ma soprattutto a tutte quelle ragazze che hanno scelto di vivere nei libri piuttosto che nella vita reale, perché questo libro parla di voi.




Nanw.