Buongiorno lettori, oggi vi parlo di Per Una Volta Nella Vita, libro che ho scoperto dopo aver letto Fangirl sempre della stessa autrice. Il colmo è che stavo per acquistare questo libro in inglese non consapevole del fatto che fosse stato pubblicato in Italia. Ciò è accaduto un po' perché Piemme ha avuto la geniale (?) idea di cambiare la copertina (che era davvero carina) e il titolo (di certo migliore di questa pappardella), e un po' perché pensavo fosse un altro new adult (che non è!). Ma alla fine, dopo una rivelazione inaspettata, ho scoperto l'inganno e sono corsa in libreria ad ordinarlo.
Trama:
Eleanor è appena arrivata in città . La chioma riccia rosso fuoco e l'abbigliamento improbabile, ha lo sguardo basso di chi, in pasto al mondo, fa fatica a sopravvivere. Park ha tratti orientali che ha preso dalla madre coreana e veste sempre di nero. La musica è il suo rifugio per tenersi fuori dai guai. La loro storia inizia una mattina, sul bus che li porta a scuola. Park è immerso nella lettura dei suoi fumetti e perso tra le note degli Smiths, Eleanor si siede accanto a lui. Nessun altro le ha fatto posto, perché è nuova e parecchio strana. Il loro amore nasce dai silenzi, dagli sguardi lanciati appena l'altro è distratto. E li coglie alla sprovvista, perché nessuno dei due è abituato a essere il centro della vita di qualcuno. Tra insicurezze e paure, Eleanor e Park si scambiano il regalo più grande: amare quello che l'altro odia di sé, perché è esattamente ciò che lo rende speciale. Sarà la loro forza, perché anche se Eleanor non sopporta quegli sfigati di Romeo e Giulietta, anche il loro legame deve fare i conti con un bel po' di ostacoli, primo fra tutti la famiglia di lei, dove il patrigno tiranneggia incontrastato. Riusciranno, per una volta nella vita, ad avere ciò che desiderano?
Valutazione |
Recensione:
"Mi ha ricordato cosa vuol dire essere giovani e innamorati. E cosa significa innamorarsi di un libro." E se John Green dà un giudizio del genere su un libro, posso io non leggerlo? Ovviamente no.
Questo romanzo ha confermato l'innata capacità della Rowell nel delineare i personaggi delle sue storie, rendendoli quasi vivi. Eleanor non è una ragazza normale; lei viene da una famiglia difficile e i suoi capelli rosso fuoco, la sua corporatura robusta e il suo bizzarro modo di vestirsi la rendono subito un facile bersaglio nella nuova scuola. Sul pulmino della scuola incontra Park, un ragazzo della sua età mezzo coreano che si veste sempre di nero. Tra i due non è decisamente amore a prima vista.
L'argomento di oggi era Romeo e Giulietta, ma nessuno aveva voglia di parlare."A quanto pare la loro morte non le fa né caldo né freddo, signorina Douglas.""Come, scusi?" domandò lei, guardandolo con occhi stretti."Non lo trova triste?" chiese il professor Stessman. "Due giovani amanti morti. Mai storia fu più dolorosa. Non le trasmette niente?""Veramente no." rispose lei."E' così fredda? Così insensibile?" Il professore era in piedi accanto a lei e fingeva un tono supplichevole."No..." replicò lei. "Non la considero una tragedia, tutto qua.""E' la tragedia per eccellenza" commentò il professor Stessman.Lei alzò gli occhi al cielo. Aveva al collo un paio di vecchie collane di perle finte, come quelle che metteva la nonna di Park per andare in chiesa, e parlando le attorcigliava."In realtà si sta prendendo gioco di loro, è chiaro" proseguì lei."A chi si riferisce?""A Shakespeare.""Continui..."Alzò di nuovo gli occhi al cielo.Ormai aveva capito il gioco del professore."Giulietta e Romeo sono solo due ragazzi ricchi che hanno sempre ottenuto tutto quello che volevano. E adesso sono convinti di desiderarsi l'un l'altra.""Sono innamorati..." disse il professore, portandosi le mani al petto."Ma se non si conoscono neanche!" obiettò lei."Tra loro è stato amore a prima vista.""E' stato 'Oddio, quanto è carino' a prima vista. Se Shakespeare avesse voluto farci credere che si amavano, in una delle prime scene non ci avrebbe detto che Romeo aveva una cotta per Rosalina... E' Shakespeare che si prende gioco dell'amore." spiegò lei. (Park)
Con l'avanzare della storia, però, i due si avvicinano sempre di più fino a trasformare l'indifferenza in un amore talmente forte da salvare una vita.
Amo Eleanor con le sue insicurezze, i suoi capelli rossi e i suoi sbalzi d'umore, così come amo Park e il modo che ha di amare Eleanor (c'è un sacco di amòòòre nell'aria). Entrambi non sono i tipici protagonisti di romanzi YA troppo belli per essere veri e troppo inconsapevoli di esserlo. Eleanor e Park sono adolescenti normali con i loro problemi, le loro insicurezze, le loro passioni e i loro sogni, ma non sono di certo re e reginetta della scuola ed è questo a renderli ancora più belli.
Trovo che molte adolescenti dovrebbero leggere questo libro perché fa capire che tutti quei modelli preconfezionati che ci mettono in testa non sono la vera bellezza. Come si dice, la bellezza sta negli occhi di chi guarda, e per Park Eleanor è meravigliosa.
Eleanor aveva ragione. Non era mai carina. Era un'opera d'arte, e l'arte non deve essere carina, deve trasmettere qualcosa. (Park)E viceversa...
La faccia di Park era arte pura, invece. Non di quella eccentrica e scadente. Il suo era uno di quei visi da dipingere perché i posteri non li dimentichino. (Eleanor)L'alternarsi in brevi capitoli dei due punti di vista ci permette di entrare nella mente dei protagonisti ed entrare in sintonia con loro, affezionandosi irrimediabilmente.
Purtroppo il finale non è dei migliori per i due protagonisti, ma è comunque perfetto. Ho letto in giro per internet che molti ci sono rimasti male per il finale e che hanno sofferto un sacco. Personalmente non ho provato le stesse emozioni. E' vero che è un finale dolce-amaro, ma io ci ho visto un mare di speranza e di possibilità in quelle ultimissime righe (non mi riferisco alla prossima citazione).
Mi hai salvato la vita’ tentò di dirgli. ‘Non per sempre, non del tutto. Forse solo temporaneamente. Però mi hai salvato la vita, e adesso sono tua. La me stessa di adesso è tua. Tua per sempre.(Eleanor)Se proprio devo fare una mini critica (minuscola) non ho apprezzato molto il fatto che la storia sia ambientata nel 1986... non capivo un tubo dei riferimenti musicali e cinematografici! Okay, Smiths, Led Zeppelin, Beatles e Guns n' Roses potevo ancora arrivarci, ma la mia cultura musicale degli anni '80 finisce lì... insomma, io sono nata quasi un decennio dopo!
Tenere la mano di Eleanor era come tenere una farfalla. O un cuore pulsante. Come tenere qualcosa di compiuto e di compiutamente vivo.Appena la toccò si chiese come fosse riuscito a resistere tanto senza farlo. (Park)
Pur divisa in milioni di pezzi, Eleanor sentiva ancora che Park le teneva la mano. Che le esplorava il palmo con il pollice. Restò immobile perché non aveva altra scelta. Cercò di ricordare quali animali paralizzassero la preda prima di mangiarsela...(Eleanor)In conclusione consiglio questo libro a tutti coloro che amano gli YA e cercano qualcosa di diverso ed emozionante, ma soprattutto lo consiglio a tutte quelle ragazze che non si sentono abbastanza sicure del proprio aspetto.
Per Una Volta Nella Vita è una storia toccante e dolce che sa far trasformare i vostri occhi in due grandi cuoricini.
Nessun commento:
Posta un commento