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venerdì 8 agosto 2014

The Trap - Andrew Fukuda

18:22 0
Che bello, posso finalmente scrivere una recensione! Sì, so che è passato un sacco di tempo dall'ultima che ho fatto, ma tra la connessione internet che continuava a saltare e le letture lasciate incompiute di qualche settimana fa, non ne ho mai avuto l'occasione. Oggi comunque vi parlo del capitolo conclusivo della trilogia di Andrew Fukuda, cominciata con The Hunt. Di che genere si tratta? Dopo aver letto quest'ultimo libro, proprio non ve lo so dire. Inizialmente lo avrei definito un distopico misto fantasy, ma ora come ora toglierei il distopico... Che sto blaterando?, vi chiederete. Beh, non posso dirvelo, altrimenti mi uccidereste per il gigamegasuper spoiler! ;)

ATTENZIONE! Se non hai letto i primi due libri della saga, la seguente recensione può contenere spoiler!

Titolo: The Trap (The Hunt #3)
Autore: Andrew Fukuda
Prezzo: € 15,90
Data di uscita: maggio 2014

Trama:
Nel mondo violento e spietato dei vampiri, Gene e Sissy hanno scoperto la chiave per uscire dall'orrore: un'arma in grado di ritrasformare quelle creature assetate di sangue in esseri umani. Ma non sanno ancora come usarla, e la sfida sembra impossibile: il treno su cui viaggiano punta dritto verso la metropoli e il Palazzo del Governante, e i rischi che finora hanno corso non sono nulla in confronto a ciò che li aspetta alla meta. Ora più che mai, una sola cosa è importante: Gene e Sissy devono restare uniti, costi quello che costi. Ma nella lotta per la sopravvivenza Gene dovrà fare i conti anche con Ashley June - il suo primo amore - e con i molti segreti che hanno segnato la sua vita e quella di suo padre. Quando la verità sarà finalmente svelata, Gene sarà pronto ad affrontarne le conseguenze?
 
Valutazione

Recensione:
E' la lealtà, la vera prova dell'amore.
Come ho già anticipato nelle varie rubriche del blog, The Trap mi ha assolutamente sconvolta. Se già inizialmente The Hunt e The Pray mi aveano conquistata con la loro dose di suspanse, The Trap è riuscito a tenermi col fiato sospeso fino all'ultima parola.
La prima cosa che voglio dire riguardo a questo libro e alla trilogia in generale è che se cercate qualcosa di diverso e che non avete mai letto prima, allora questa è la saga giusta per un milione di ragioni, tra cui il finale, di cui però parlerò più tardi.
In The Hunt avevamo incontrato un Gene chiuso e schivo che rifiutava categoricamente la sua natura umana; la riteneva inferiore, sporca, imperfetta. Solo con The Pray inizia a cambiare idea: Sissy, Jacob, David ed Epap gli fanno capire cosa significhi essere umani e provare dei sentimenti per le persone a cui vuoi bene. In The Trap la sua idea originale torna a turbarlo in seguito ad una serie di avvenimenti. Gene spesso non mi è piaciuto caratterialmente, è sempre stato un po' doppiogiochista e calcolatore, e anche in questo terzo libro non cambia, anzi, spesso lo avrei preso a schiaffi. Tuttavia, nonostante l'antipatia che provo nei suoi confronti, il suo carattere è perfettamente in linea con il suo trascorso: ci sta che si comporti così, e penso che Andrew Fukuda sia stato un vero genio a calcolare fin nel minimo dettaglio le reazioni di Gene.
L'altro personaggio principale è Sissy, l'Eminide che ha vissuto nella Cupola fino al giorno della Caccia, ma che grazie alla sua forza d'animo e alla sua determinazione è riuscita a sopravvivere a tutto. Amo Sissy, lei rappresenta la parte buona dell'umanità, quella per cui ti senti orgoglioso di essere un essere umano. 
E' questo che mi attrae di più in Sissy. Non tanto la sua bellezza o la sua forza innata. Neppure la sua lealtà nei confronti di chi ama. E' il suo candore assoluto. Quella trasparenza... è qualcosa che ho soffocato ed evitato per anni.
Due cose in questo libro mi hanno fatto storcere il naso: spesso e volentieri Gene e Sissy si ritrovano in situazioni impensabili e senza vie di fuga, ma comunque l'autore s'inventa qualcosa di altrettanto impossibile per farli fuggire e salvarli... insomma, una volta ci sta, due ancora ancora (avranno un sacco di culo fortuna), ma dopo tre, quattro, cinque volte mi è sembrato un tantino forzato. Altra cosa che non sopporto sono gli omicidi di massa, le stragi inutili e pretenziose solo per far scena. Già nella saga della Roth avevo espresso questo mio parere, e mi tocca ribadirlo anche qui: le morti hanno senso quando sono funzionali alla trama, buttarmi milioni e milioni di vampiri sotto il sole cocente solo per descrivermi come si liquefano non lo è, non mi fa né freddo né caldo, al massimo un po' schifo.
A volte la verità non ti rende libero. A volte ti perseguita. A volte vorresti non averla mai scoperta.
Ma adesso passiamo al punto cruciale. Avete presente quel momento in cui leggete o vedete in tv un finale talmente epico da farvi dimenticare tutto ciò che c'è stato prima? Quei finali a bomba che per quanto possa essere brutta il resto della trama (non è questo il caso), andate comunque a dire in giro a tutti che quel libro/film è un capolavoro e tutti dovrebbero leggerlo/guardarlo? Ecco, il finale di The Trap mi ha lasciato esattamente questa sensazione di compiutezza e onnipotenza che solo quei finali ti sanno lasciare. Negli ultimi capitoli del libro, l'autore è riuscito a tirare le somme e rispondere a TUTTI  i quesiti che mi ero posta. Ogni risposta è stata affrontata in modo per niente banale o scontato, tutto è tornato al proprio posto, ogni tessera del puzzle ha combaciato alla perfezione.
E' questo che siamo. [...] Siamo umani. Viviamo la vita fino in fondo. Ridiamo, sorridiamo, amiamo, soffriamo. Non nascondiamo niente. Viviamo vite splendide, Sissy. Gli uni per gli altri. Se queste sono aberrazioni, mutazioni... be' così sia. Le preferisco alla "normalità". Le preferisco all'esistenza stantia, incolore ed egoista che vivono Loro.
Consiglio questo libro a tutti gli appassionati del fantasy, a coloro che cercano qualcosa di originali e a quelli a cui mancano i vecchi vampiri cattivi e per niente sberluccicosi in stile Dracula. La serie di The Hunt è stata una delle più sorprendenti da quando ho iniziato a buttarmi nel fantasy, vale davvero la pena di essere letta.

Nanw.

domenica 20 ottobre 2013

The Hunt - Andrew Fukuda

16:19 0
Che tristezza, domani è lunedì... ci penso io a tirarvi su di morale con una nuova recensione! Che magra consolazione, eh?
Oggi vi parlo dei cattivissimi vampiri di Andrew Fukuda, scrittore della trilogia distopico-vampiresca The Hunt.





Trama:
Non sudare. Non ridere. Non attirare l’attenzione. E soprattutto, qualunque cosa succeda, non innamorarti di una di Loro. Gene è diverso da tutti quelli che lo circondano. Non è in grado di correre come un fulmine, la luce del sole non lo ferisce, non ha un insaziabile desiderio di sangue. Gene è umano, e conosce le regole. La verità deve rimanere segreta. E’ l’unico modo per rimanere vivi in un mondo notturno – un mondo in cui gli umani sono considerati una prelibatezza e vengono cacciati senza tregua. Quando Gene è fra i prescelti che parteciperanno alla grande Caccia degli ultimi umani sopravvissuti, la sua vita di regole comincia a sgretolarsi – preso fra una ragazza che gli fa sentire cose che non aveva mai provato prima e uno spietato manipolo di cacciatori che sospettano sempre di più la verità sul suo conto. Ora che Gene ha finalmente trovato qualcosa per cui combattere, il suo desiderio di sopravvivere è più forte che mai. Quale tributo sarà costretto a pagare?

Valutazione:     |:)| |:)| |:)| |:)|

Recensione:

Come in ogni buon distopico, la Terra è caduta nella più completa devastazione e a comando dei pochi sopravvissuti ci sono i vampiri. Le creature della notte hanno ormai invaso la terra e i pochi umani che esistono, chiamati Eminidi, vivono nascosti tra loro. Uno di questi è Gene, un diciassettenne che, grazie alle sue meticolose regole di sopravvivenza, è riuscito a mimetizzarsi tra i vampiri e celare la sua vera natura. Almeno fino a quando non viene scelto per la caccia agli Eminidi. Gene dovrà escogitare un modo per non farsi beccare durante i quattro giorni di preparazione prima della caccia.


L'umanità è prossima all'estinzione.

Una nuova specie governa la Terra.
Feroce. Fredda. Spietata.
I sopravvisuti devono adattarsi...
o morire.

Ma i problemi non sono finiti qui. Quando la caccia avrà inizio, non solo Gene dovrà uccidere degli umani come lui, ma anche gli altri concorrenti alla caccia, tra cui la ragazza di cui è innamorato: Ashley June.
Se avete letto le mie recensioni precedenti sarete sicuramente al corrente della mia leggera antipatia nei confronti dei vampiri melensi che non sanno far male nemmeno ad un coniglio. Fortunatamente (o sfortunatamente, dipende dai punti di vista) questo non è il caso; anzi, a volte le descrizioni di Fukuda sono degne di un film horror. Insomma, una boccata d'aria fresca per gli amanti dei veri vampiri cattivi, violenti e senza scrupoli.
Vi avviso: se siete in cerca di un romanzo romantico, questo non è il vostro genere. Sì, ci sono scene amorose, ma sono davvero ridotte all'osso allo scopo di dare più spazio ai problemi più concreti del protagonista.
Leggendo la trama e i commenti mi aspettavo un romanzo in stile Hunger Games, in cui la caccia agli Eminidi è il fulcro della vicenda; ma non è stato così, e forse la cosa non mi è dispiaciuta troppo, perché in questo modo The Hunt è stato in grado di distinguersi da Hunger Games, dal quale Fukuda ha sicuramente preso spunto. 
La scrittura dell'autore è scorrevole, divertente capace di tenerti attaccato al libro, soprattutto dopo la seconda metà, a quel punto non ho potuto smettere di leggere neanche per andare in bagno! Avevo una tale ansia addosso che fin quando non sono arrivata alla fine e ho letto le ultime righe (quest'ultime sono davvero una mazzata, ve lo assicuro!). Quello che non ho apprezzato è stata la lunghezza dei capitoli, i quali erano lunghi quanto un'intera giornata nella narrazione. Questo a volte rende la narrazione meno veloce e un po' più pesante, soprattutto per le persone come me che non sopportano di mollare il libro finché non arrivano a fine capitolo.
In conclusione, vi consiglio questo libro, soprattutto se siete in cerca di una storia adrenalinica, ricca di colpi di scena e per niente sdolcinata.

A.