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venerdì 14 maggio 2021

King of Scars e Rule of Wolves: ne potevamo fare a meno?


 

Raghi, è giunto il momento di parlarne. 

Mettiamo subito in chiaro che questa non sarà una vera e propria recensione, ma una serie di considerazioni su questa duologia, che per me poteva benissimo non esistere. Sì, sarò cattiva, farò spoiler, dunque se non avete letto ENTRAMBI questi due libri, scappate di qua, perché farò dei grossi grossissimi SPOILER.


Allora, parto col dire che io ero letteralmente entusiasta all'idea di iniziare questa duologia. Ho amato la Bardugo non solo in Sei di Corvi, ma anche nella prima trilogia di Tenebre e Ossa, come avrete notato se ci avete seguito durante i review party. Dunque, potrete capire la mia delusione quando tutto ciò che non ti piace ti viene rifilato proprio da una delle tue autrici preferite


Sarò onesta, per me KoS e RoW stanno al GrishaVerse come la settima e l'ottava stagione di Game of Thrones stanno all'intera serie tv. Una delusione. Una delusione perché non solo mi hai sfanculato il sistema magico, mi hai reso i tuoi personaggi preferiti OP e hai pure rovinato la loro caratterizzazione, ma in più hai scritto 1200 pagine di libri per inculcarmi in testa che mi devono piacere certi personaggi ed altri no. Ora, io queste cose me le aspetto dalla Maas, ed è il motivo principale per cui non riesco ad apprezzare i suoi libri. Che la cosa mi sia stata riproposta anche dalla Bardugo... grazie e arrivederci, a mai più. Ma una cosa alla volta.


Partiamo dal sistema magico, perché obiettivamente, al di là delle simpatie per i personaggi, qui c'è una falla che è palese e obiettiva. La trilogia di Shadow and Bone è stata una pappardella di "non essere troppo avaro, altrimenti i tuoi poteri grisha ti si rivoltano contro". Il Darkling l'ha pagata cara, Alina pure. C'è una libro sui Santi in cui ogni poveraccio che usava troppo potere in modo smisurato veniva lapidato! Qui no invece. Qui ci viene detto che le divisioni tra le varie classi di Grisha stanno solo nella loro testa e che tutti possono improvvisamente fare tutto, che i Santi erano dei Grisha super potenti in grado di fare ogni cosa e che con la giusta padronanza e motivazione anche Zoya può fare tutto, yay! Eh sì, perché il Darkling che crea mostri dalla sua ombra è brutto e cattivo e sbilancia il "the making at the heart of the world" (non chiedetemi cosa sia, Leigh non si è mai presa il disturbo di spiegarcelo), Zoya che si TRASFORMA IN UN FOTTUTISSIMO DRAGO E CONTROLLA ACQUA, FUOCO, ARIA, FULMINI E TUTTO INVECE VA BENE. 

Scusate, mi altero facilmente.


No, ma seri. E qui arriviamo ai personaggi overpower in modo assurdo, ovvero Zoya. Avete presente quando questa duologia veniva presentata come la duologia di Nikolai? Beh, fesserie. Questo è un altare alla gloria per Zoya. Zoya che ormai è alla stregua di Arya Stark nell'ottava stagione di GoT (questo paragone tornerà spesso): sa fare tutto, sa ammazzare tutti, appare dal nulla e risolve qualunque situazione. Ah Zoya in più diventa anche regina. E la Leigh ha ancora il coraggio di dirmi che è la duologia di Nikolai, vabbeh.

Sì perché a proposito di Nikolai, ovvero lo stesso che va in giro da sette libri a cercare di fare il bene per la sua nazione e risollevarla dalla recessione, lui che si è messo a combattere in prima linea, a sacrificare tutto per il suo regno, avete presente, no? Ecco, lui negli ultimi 5 capitoli inizia a pensare che forse gli sta bene fare il pirata per il resto dei suoi giorni. Ma seria??? 

E Nikolai non è l'unico che piglia un colpo in testa e cambia personalità: c'è anche Nina! Dopo un inizio straziante in King of Scars in cui Nina piange la morte di Matthias (e ho adorato tutto), finito questo, il nulla. In KoS i POV di Nina sono stati assolutamente noiosi. In RoW un po' si riprende, ma quella specie di love story con Hanne (che è Matthias femmina ma più piatto, stereotipato e senza carattere... sì in pratica è semplicemente una Fjerdiana) non si può vedere. E la cosa più assurda non è che Nina si dimentichi completamente di Matthias per una Fjerdiana senza personalità, ma che per questa tizia Nina diventa regina di Fjerda. E va a vivere a Fjerda. LOL. Nina?


Ma arriviamo ora al tasto che per me è il più dolente di tutti, ovvero la scelta di far risorgere il Darkling. Raghi, ormai lo sapete, per me è amore, e sono assolutamente la prima a dire che questo personaggio aveva un'infinità di potenziale ma è stato decisamente sprecato nella prima trilogia. Dunque, alla fine di KoS, quando il mio amato risorge, ammetto che ci speravo in un arco narrativo con i controc***i, qualcosa che ci facesse capire meglio questo personaggio come lo è stato in The Demon in the Wood. E cosa ho ottenuto? Il nulla, o anzi peggio. Sì, ho avuto i miei 5 capitoli con il suo POV, ma non sono serviti a niente (fermo restando che sono stati comunque tra i miei preferiti ahah). La sua resurrezione non è servita assolutamente a niente, se non alla fine per sacrificarlo in immani sofferenze perché è riapparsa randomissima una specie di piaga come conseguenza della Shadow Fold. In più metteteci Alina che si è dimenticata di essere Alina e di cosa ha condiviso con il Darkling, un pigiama party finale tra lei, Zoya e Genya e il piano finale di ammazzarlo finalmente cercando una stramaledetta reliquia da mettere al suo posto. Cosa scusa? E non potevamo mettercela da subito? Non potevamo lasciare il Darkling morto, non rovinare tutta la prima trilogia e semplicemente mettere questa fesseria in fondo al libro tanto per scrivere Six of Crows 3? Capite perché io mi senta presa per il culo? E dillo che questa è la tua personale vendetta per dire al tuo fandom chi deve piacere e chi no.


Lasciamo stare infine tutto il fan service con i corvi e la storyline di Shu Han, che è stata totalmente inutile. Il punto è che, se anche KoS poteva avere il beneficio del dubbio perché almeno avrebbe avuto un seguito con possibilità di migliorameneto, RoW è stato esattamente il seguito che non ci doveva essere. Troppe cose in troppe poche pagine, confusione, storyline tirate fuori dal cappello, altre per niente sviluppate, personaggi che prendevano decisioni completamente out of character ma a beneficio della trama. Insomma, se dovessi descrivere questa duologia in due parole sarebbero "da dimenticare". E io penso proprio che proverò a dimenticarla. Sì, SoC 3 sicuramente lo leggerò, ma questa volta non farò l'errore di alzare le aspettative. 


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