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lunedì 30 dicembre 2013

Percy Jackson e Gli Dei Dell'Olimpo, Il Ladro Di Fulmini - Rick Riordan

La mia ultima recensione dell'anno!!! Prima di tutto, grazie a tutti coloro che ci seguono e che leggono le nostre recensioni!
Eh già, ero tra le poche persone che non hanno mai letto Percy Jackson... In seguito a tutti i bei commenti in pagina, mi sono decisa e l'ho letto. Se siete curiosi di sapere se mi sia piaciuto, allora buona lettura! Vi auguro buon anno nuovo!


Trama:
Percy Jackson non sapeva di essere destinato a grandi imprese prima di vedere la professoressa di matematica trasformarsi in una Furia per tentare di ucciderlo. Le creature della mitologia greca e gli dei dell'Olimpo, in realtà, non sono scomparsi ma si sono semplicemente trasferiti a New York, più vivi e litigiosi di prima. Tanto che l'ultimo dei loro bisticci rischia di trascinare il mondo nel caos: qualcuno ha rubato la Folgore di Zeus, e qualcuno dovrà ritrovarla entro dieci giorni. Sarà proprio Percy a dover indagare sull'innocenza di Poseidone, dio del mare e padre perduto, che l'ha generato con una donna mortale facendo di lui un semidio. Nuove gesta e antichi nemici lo aspettano, e non saranno solo lo sguardo di Medusa e i capricci degli dei ad ostacolare la ricerca della preziosa refurtiva, ma le parole dell'Oracolo e il suo oscuro verdetto: un amico tradirà, e il suo gesto potrebbe essere fatale... 

Valutazione: |:)| |:)| |:)| |:)|

Recensione:
Ebbene sì, non ho dato punteggio pieno a questo libro per motivi che spiegherò più avanti, però devo dire che mi è piaciuto e che mi avete consigliato bene.
L'idea di Riordan di riprendere i miti greci è davvero geniale; una ventata d'aria fresca rispetto alla mitologia anglosassone in voga di questi tempi. Tuttavia c'è un "ma" grande come una casa: a me non va giù il fatto che l'Olimpo sia sopra l'Empire State Building, gli Inferi a Los Angeles ecc... oltre al fatto che gli dei sono abbastanza ridicoli... Poseidone è vestito da pescatore, all'Olimpo!!! In quanto appassionata di miti greci e romani (ho avuto una brutta fissa per un certo periodo, andavo a leggermi le "fabule" il latino!) questa cosa mi ha dato un po' fastidio. Inoltre non sono esattamente filo-americana, quindi la spiegazione degli Stati Uniti padroni del mondo mi è andata un po' su per il naso, ma questo è un parere strettamente personale e non ha influenzato troppo il mio giudizio.


E' bello sapere che là fuori esistono gli dei dell'antica Grecia, perchè hai qualcuno da incolpare quando le cose vanno storte. Per esempio, quando ti capita di fuggire da un autobus che è stato prima attaccato da mostruose megere e poi fatto esplodere da un fulmine, e per giunta si mette a piovere. Molti penserebbero che si tratti solo di sfortuna ma quando sei un mezzosangue, invece, capisci che una forza divina sta cercando di rovinarti la giornata.

Per quanto riguarda i personaggi, ho letto in giro che il trio di semidei è stato spesso paragonato a quello dei maghetti. In realtà io trovo che siano abbastanza differenti, Percy soprattutto. Forse la somiglianza più palese tra le due saghe sono le figure femminili di Annabeth ed Hermione, ma finisce qui. Percy mi è piaciuto molto; il libro è narrato dal suo punto di vista, quindi abbiamo modo di conoscerlo nel profondo. La sua ironia, il suo caratteraccio e soprattutto il suo sarcasmo lo hanno reso un personaggio credibile e in cui ci si può immedesimare. Ho apprezzato di meno il fatto che sia un dodicenne di prima media: io in prima media non sarei mai riuscita ad andare da New York a Los Angeles in pullman. Non riuscivo proprio ad immaginarmi questi tre ragazzini come dei dodicenni; un po' perché da come Riordan fa parlare Percy mi sembra un ragazzo più grande, e un po' perché hanno affrontato delle situazioni in cui nessun ragazzino di 12 anni ne sarebbe uscito indenne. Ad esempio, penso che se un qualsiasi adulto veda per strada tre ragazzini da soli (tra cui uno ricercato), qualche domanda se la fa e chiama la polizia... 


Ti ho condannato al destino di un eroe, e il destino di un eroe non è mai facile. E' sempre e soltanto un destino tragico.

La trama non l'ho trovata scontata, anzi trovo che, se non avessi fatto l'errore di guardare prima il film, i colpi di scena mi avrebbero davvero sorpresa. Infatti quelli che non sono stati ripresi nel film (per niente all'altezza del libro, se devo essere sincera), non sono stati scontati o banali.
Inoltre ho scoperto di essere una figlia di Atena, visto che vengo perseguitata dai ragni praticamente da sempre!
La scrittura è davvero scorrevole, semplice e ti tiene incollato alle pagine. I colpi di scena sono piazzati nei punti giusti e il finale t'invoglia ad andare avanti con la serie (cosa che farò al più presto!).
Un libro consigliato a tutti, ma soprattutto ai più giovani e a tutti gli appassionati di fantasy.

A.

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