Per chi non avesse ancora letto L'Angelo, avviso che ci sono degli spoiler del primo libro nella seguente recensione e nella trama.
Trama:
In una Londra vittoriana fosca e inquietante, e nel suo magico mondo nascosto, Tessa Gray crede di avere finalmente trovato tranquillità e sicurezza con gli Shadowhunters, i cacciatori di demoni, che proteggono lei e il suo terribile potere dalle mire del perfido Mortmain. Ma con lui e il suo esercito di automi ancora in azione, il Consiglio vuole spodestare Charlotte Fairchild, per affidare il comando a Benedict Lightwood, uomo senza scrupoli e affamato di potere. Nella speranza di salvare Charlotte, Will, Jem e Tessa decidono di svelare i segreti del passato di Mortmain e scoprono sconvolgenti legami fra gli Shadowhunters e la chiave del mistero dell'identità di Tessa. La ragazza, intrappolata nei sentimenti che prova per Will e Jem, si trova a dover compiere una scelta cruciale quando scopre in che modo gli Shadowhunters abbiano contribuito a fare di lei "un mostro". Sconvolta, Tessa è tentata di schierarsi con il fratello Nate dalla parte di Mortmain. Ma a chi è davvero fedele? E chi ama, nel profondo del suo cuore? Soltanto lei può scegliere se salvare gli Shadowhunters di Londra oppure distruggerli per sempre.
Valutazione: |:)||:)||:)||:)||:)|
Recensione:
L'ho già detto nella recensione di Shadowhunters Le Origini, L'Angelo e lo ribadisco ora che ho letto il secondo volume di questa saga: amo molto di più questo prequel ambientato nella Londra vittoriana (ora non riesco più a fare una lezione di letteratura inglese senza pensare a questo libro T.T), che la saga originale ambientata nella New York dei giorni nostri. Trovo che i personaggi siano molto più accurati e le descrizioni degli ambienti molto più dettagliate, tanto da poterti vedere mentre cammini per le strade della fuligginosa londra dell'Ottocento.
In questo secondo capitolo della saga Shadowhunters Le Origini, Tessa, dopo aver scoperto chi si nasconde dietro al Magister e che suo fratello Nate in realtà è un impostore che l'ha tradita per un po' di potere, vive ancora all'Istituto con gli Shadowhunters di Londra, ma la quiete non dura mai troppo a lungo. Charlotte, infatti, rischia di perdere la gestione dell'Istituto, così ognuno si mette alla ricerca di Mortmain per distruggere il suo esercito meccanico e salvare l'Istituto dal perfido Benedict Lightwood (fortunatamente sappiamo che i Lightwood miglioreranno col passare del tempo). Allo stesso tempo, ci troviamo di fronte ad un'altra ricerca: quella di Will e del suo demone che l'ha maledetto molti anni prima, impedendogli di avere dei veri affetti per cinque lunghi anni.
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Oltre ai protagonisti della storia, ci ritroviamo decine di personaggi secondari che riescono ad avvalersi ognuno di un ruolo fondamentale nella vicenda; nessuno cade nella banalità , nessuno è superfluo e ognuno è studiato negli atteggiamenti e nei modi di fare, tanto da renderli addirittura credibili.
Dicono che il tempo guarisca tutte le ferite, ma ciò presuppone che la causa del dolore sia circoscritta. Finita. Io ho una nuova ferita ogni giorno.L'intreccio del racconto è davvero ben riuscito, molto più che nella saga originale che vede protagonisti Jace e Clary, a mio parere. I colpi di scena ci sono fin dall'inizio, fino ad arrivare allo spannung finale che, come come in ogni libro della Clare, ti lascia una tale confusione in testa che non sai se ridere, piangere o dare la testa su per i muri. Cassandra è una sadica che si diverte un sacco a giocare con i cuori dei suoi lettori, tanto che, dopo tutto il panico provato durante la lettura di questo romanzo, ho davvero paura di iniziare l'ultimo, che, come tale, ci scommetto la mano destra che sarà il più straziante dei tre della saga.
[...] Allora Jem disse una cosa in una lingua che Tessa non capiva. Suonava come "Khalepa ta kala".Inoltre la Clare ha scritto in esclusiva una lettera di Will destinata ai suoi genitori; ciò è avvenuto in seguito alle proteste dei lettori italiani contro la Mondadori, la quale non voleva pubblicare il secondo libro, perché, a parer loro, non avrebbe avuto mercato in Italia.
Lei aggrottò la fonte. ― Non è latino?
― E' greco, e ha due significati. Significa che le cose che vale la pena avere - le cose buone, belle, onorevoli e nobili - sono difficili da ottenere. ― Jem si sporse in avanti, avvicinandosi a Tessa, la quale sentì il profumo della droga e l'odore della pelle sotto di esso. ― Ma significa anche qualcos'altro.
La ragazza deglutì. ― E sarebbe?
― La bellezza è dura.
Ecco la lettera:
Madre, padre, mia chwaer fach, oggi compio diciassette anni. So che scrivere a voi significa infrangere la Legge. So che con tutta probabilità strapperò questa lettera quando avrò finito di scriverla, come ho fatto a ogni compleanno, dal dodicesimo in poi. Ma scrivo comunque, per sottolineare l’occasione, come chi ogni anno fa un pellegrinaggio a una tomba per commemorare la morte di una persona amata. Chissà se vi ricordate che oggi, diciassette anni fa, avete avuto un figlio. Chissà se pensate a me e provate a immaginare la mia vita, qui all’Istituto, a Londra. Dubito che possiate immaginarvela davvero. Qui è tutto così diverso dalla nostra casa circondata dalle montagne, con quel cielo azzurro, immenso, e il verde a perdita d’occhio. Qui tutto è nero e grigio e marrone e i tramonti sono dipinti di sangue e fumo. Chissà se vi preoccupate del fatto che io sia solo o, come faceva sempre la mamma, che abbia freddo o esca senza cappello sotto la pioggia. Qui nessuno si preoccupa mai di questi dettagli. Il rischio di essere uccisi da un momento all’altro è così elevato che la possibilità di un raffreddore non ha la minima importanza. Chissà se sapevate che vi sentivo, il giorno in cui siete venuti a cercarmi, quando avevo dodici anni. Mi sono rifugiato sotto il letto per tenere lontano il suono delle vostre voci che gridavano il mio nome. Ma vi sentivo. Ho sentito la mamma che chiamava il suo fach, il suo “piccolo”. Mi sono morso le mani fino a farle sanguinare, ma non sono sceso. Mi domando spesso perchè abbiate lasciato i Nephilim. Se è perchè li considerate crudeli o freddi , devo dirvi che non è così. Charlotte, in particolare, è gentile con me, senza sapere quanto poco io meriti le sue attenzioni. Henry è matto come un cavallo ma è davvero una brava persona: Emma avrebbe riso molto con lui. C’è poco di buono da dire di Jessamine, ma è innocua. Al contrario c’è molto di buono da dire di Jem: lui è il fratello che secondo papà io avrei dovuto avere, sangue del mio sangue, benchè non siamo neppure parenti alla lontana. Per quanto possa aver perso tutto della mia vita, con la sua amicizia ci ho guadagnato. A proposito, c’è un nuovo arrivo in casa. Si chiama Tessa. Avete presente quando le nuvole dall’oceano si ammassavano sopra le montagne? Ecco, quel grigio è esattamente il colore dei suoi occhi.
Chiudo lasciandovi questa canzone trovata casualmente su youtube: la ragazza che canta l'ha scritta ispirandosi alle vicende di Shadowhunters Le Origini ed è dal punto di vista dei tre protagonisti. Io non riesco più ad ascoltarla dopo aver letto Il Principe, ma magari non siete deboli di cuore quanto me!
A.
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