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giovedì 10 aprile 2014

Delirium - Lauren Oliver

Siamo arrivati al centesimo post della pagina!! In occasione di questo evento speciale, ho voluto fare la recensione di un libro che adoro; l'ho letto prima di aprire la pagina e per questo motivo non l'ho mai recensito. Tuttavia trovo che sia un libro davvero bello, che in pochi conoscono, ma che può benissimo competere con romanzi distopici come Hunger Games e Divergent.
Vi sto parlando di Delirium, primo romanzo della saga omonima, scritta da Lauren Oliver. Poco tempo fa avevo pubblicato la recensione del terzo e ultimo libro (qui) in occasione dell'uscita di questo. Ora farò un piccolo rewind e vi parlerò del primo libro della saga, quello da cui tutto è iniziato.

Trama:
Nel futuro in cui vive Lena, l’amore è una malattia, causa presunta di guerre, follia e ribellione. È per questo che gli scienziati sottopongono tutti coloro che compiono diciotto anni a un’operazione che li priva della possibilità di innamorarsi.
Lena non vede l’ora di essere “curata”, smettendo così di temere di ammalarsi e cominciare la vita serena che è stata decisa per lei. Ma mancano novantacinque giorni all’operazione e, mentre viene sottoposta a tutti gli esami necessari a Lena capita l’impensabile. Si infetta: si innamora di Alex. E questo sentimento è come ritornare a vivere, in una società di automi che non conosce passione, ma nemmeno affetto e comprensione, Lena scoprirà l’importanza di scegliere chi si vuole diventare e con chi si vuole passare il resto della propria vita...



Valutazione

Recensione: 

Le malattie più pericolose sono quelle che ci fanno credere di star bene.
(Quarantaduesimo proverbio del libro di Ssh)

 Lena vive in un mondo in cui i sentimenti sono considerati il male, e l'amore, prima di tutti, è ciò che più va debellato, tanto che viene addirittura considerato una malattia. 
Gli esseri umani, nella loro condizione naturale, sono imprevedibili, capricciosi e infelici. Soltanto quando i loro istinti animali vengono posti sotto controllo possono diventare responsabili, affidabili e soddisfatti.

(Dal libro di Ssh)
Inizialmente Lena è tra le più accanite sostenitrici della cura, un'operazione chirurgica che viene effettuata all'età di diciotto anni e ha la funzione di estirpare tutte le emozioni e i sentimenti dalla mente umana.
Il mondo in cui è ambientato il romanzo è alquanto inquietante. Non sono una romanticona, ma ritrovarsi in una società così asettica e priva di emozioni mi ha fatta sentire a disagio. Si sentiva la mancanza delle relazioni umane, della vita.
Lauren Oliver ha un indiscutibile talento nel descrivere i paesaggi: in ogni pagina di questo libro, la città di Portland era fondamentale e tu potevi immaginarti mentre percorrevi le strade o andavi a vedere il tramonto sul mare.
Al di fuori dei recinti che circondano la città, però, ci sono le Terre Selvagge, uno spazio incontaminato e pericoloso, dove si nascondono animali feroci e, soprattutto, gli Invalidi. 
Gli Invalidi sono le persone che vivono nascondendosi oltre la recinzione; loro hanno rifiutato la cura, vogliono la libertà, vogliono la loro umanità. Nel bene e nel male.
Sai che non puoi essere felice senza essere infelice ogni tanto, giusto?
Lena, la protagonista del romanzo, è un personaggio piuttosto particolare. All'inizio del libro è insicura, chiusa, impaurita da tutto e tutti, sempre vige alle regole e impaziente di essere curata. Nel corso del romanzo subisce una completa metamorfosi: imparerà a vedersi in modo diverso, a credere in qualcosa, a vivere, e soprattutto si ammalerà della più mortale delle malattie. L'amore.
L'amore,la più mortale tra le cose mortali: ti uccide sia quando ce l'hai che quando non ce l'hai. 
Ma non è esattamente così. 
E' colui che condanna e il condannato; il giustiziere; la lama; la sospensione di pena all'ultimo momento; il respiro affannoso; il cielo infinito sopra di te e il "Grazie, grazie, grazie, Dio".
L'amore: ti ucciderà e ti salverà.
Con Lena c'è sempre la sua migliore amica, Hana, che è l'esatto opposto dell'amica. Hana è alta, bionda, carismatica e poco incline ad obbedire alle regole. Sarà proprio lei a portare Lena alle feste clandestine dove si riuniscono di nascosto tutti i ragazzi e le ragazze non ancora curate, dove si rischia la vita pur di avere un momento di libertà. Il rapporto tra Hana e Lena mi è piaciuto molto, sono come sorelle (per quanto sia possibile in una società dove non puoi voler bene nemmeno ai tuoi genitori) e sono consapevoli che in pochi mesi diventeranno perfette sconosciute a causa della cura. La loro amicizia è reale e fondamentale in questa storia (si capirà meglio leggendo la novella dal punto di vista di Hana). 
Una delle cose più strane a proposito della vita è che continua ad andare avanti, cieca e inconsapevole, anche mentre il tuo mondo personale, la piccola sfera privata che ti sei ritagliato, si sta distorcendo e trasformando, disintegrando addirittura.
Il mondo di Lena cambierà quando incontrerà Alex. Su di lui non voglio dirvi troppo, altrimenti vi rovino un paio di cosucce e sarebbe un peccato, tuttavia caratterialmente mi piace un sacco questo personaggio. Alex vi catturerà pagina dopo pagina e vi farà innamorare come ha fatto con Lena. Saprà mettere in discussione l'intera esistenza di Lena, le farà aprire gli occhi e capire quali segreti e quali orrori si nascondono dietro la società in cui lei vive. Grazie ad Alex, Lena conoscerà veramente sé stessa.
Preferirei morire a modo mio che vivere a modo loro.
Preferirei morire amando Alex che vivere senza di lui.
Ragazzi, questo non è un libro per deboli di cuore, sappiatelo. I colpi di scena si susseguono senza darti tregua e la cosa peggiore/migliore è che molti non te li aspetti veramente! Il ritmo e la trama tengono sempre l'attenzione al massimo e non ti permettono di mettere giù il libro nemmeno per andare a fare pipì (è la verità). Ma il colpo di scena peggiore di tutti, quello che ti strappa il cuore e te lo smaciulla in migliaia di pezzettini, è scritto nelle ultimissime righe del romanzo. Non voglio dirvi niente, ma quando le ho lette ero fuori di testa. Penso che se avessi avuto la versione cartacea di questo romanzo, le avrei dato fuoco. So che è un'eresia da dire, ma Delirium è uno di quei libri che adori e odi con tutto te stesso nello stesso identico momento. E porca puzzola, i libri della Oliver finiscono sempre in modo scioccante e io ci casco tutte le sante volte. Visto? Sarà passato più di un anno da quando l'ho letto e ancora mi altero se penso a quel finale!
Va be', non volevo spaventarvi, ma farvi comprendere che questo libro sa emozionare in un modo in cui pochi altri sanno fare. Spero di avervi convinti a leggerlo e vivere questa storia spettacolare.
Potete costruire muri, su su fino al cielo e io troverò il modo per superarli. Potete cercare di tenermi ferma con centomila braccia, ma troverò il modo di resistere. E siamo in molti là fuori, più di quanti pensiate. Gente che si rifiuta di  smettere di credere. Gente che si rifiuta di scendere dalle nuvole. Gente che ama in un mondo senza muri, gente che ama fino ad odiare, fino a rifiutare, contro ogni speranza e senza paura. 
Ti amo. Ricordatelo. Questo non possono portarcelo via.

Saga di Delirium:

#0.5 Annabel (novella disponibile solo in inglese)
#1 Delirium
#1.5 Hana - Il Veleno Sulle Labbra (novella disponibile anche in italiano in versione ebook)
#2 Chaos (in inglese s'intitola Pandemonium)
#2.5 Raven (novella disponibile solo in inglese)
#3 Requiem
#3.5 Alex (novella disponibile solo in inglese, ma io ve la sto traducendo!)


Nanw.

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