Paul Yoon è nato a New York. I suoi libri hanno ricevuto numerosi riconoscimenti prestigiosi e LA RIVA DEL SILENZIO è segnalato tra i migliori libri dell'estate 2013 da Publishers Weekly e dal New Yorker.
Trama:
Un
giovane prigioniero di guerra nordcoreano, ribattezzato Yohan dagli
americani, viene mandato via nave in Brasile perché si ricostruisca
una vita dopo gli orrori di un conflitto che ha finora poco
interessato la letteratura. Grazie all’abilità manuale di cui ha
dato prova al campo, viene assegnato come aiutante alla bottega di un
sarto giapponese, a sua volta emigrato, a sua volta spaesato. Unico
legame con l’altro capo del mondo, uno dei marinai sudcoreani della
nave che fa scalo a intervalli regolari nel porto. E unico
interlocutore l’uomo di mezza età che taglia e cuce pazientemente
nella piccola, spartana bottega. Interlocutore silenzioso, e non solo
per problemi linguistici, il sarto trasmette a Yohan, insieme alla
sua arte, anche la malinconica serenità raggiunta negli anni. I due
tacciono su un passato drammatico: il lettore viene a conoscere
quello del ragazzo tramite una serie di flashback che rivelano con
parole scarne gli orrori della guerra, dello sradicamento e della
prigionia, mitigata solo dalla compagnia di un amico più sfortunato.
Nelle sue pagine Paul Yoon comunica la sensazione che tutto, anche il
dolore estremo, anche la solitudine, si possa raccontare senza toni
eccessivi, addirittura con leggerezza. Ed è grazie al silenzio
leggero, colmo di gentilezza, saggezza ed empatia, del sarto, e
all’incontro con due straordinari ragazzi di strada brasiliani, che
Yohan a poco a poco comincia a rinascere, a creare legami di affetto,
e perfino a sognare. L’atmosfera magica della storia, evocativa di
quelle dei grandi romanzieri sudamericani, ma del tutto originale,
non toglie nulla al realismo crudo della situazione dei due uomini, o
dei due bambini, ma la inserisce in un percorso di speranza che
porterà il romanzo a una conclusione felice.
"Nei primi trentadue mesi e undici giorni di prigionia, eravamo in quattro. Poi, improvvisamente, senza che nulla lo lasciasse presagire, ci siamo ritrovate in tre. Da mesi ormai la quarta non emetteva alcun suono, ma dopo la sua scomparsa il silenzio si è rivelato ancora più terribile. Per molto tempo, da allora, siamo rimaste mute, chiedendoci nel buio chi sarebbe stata la prossima a finire nella cassa."
Trama:
Dopo
la liberazione doveva essere tutto finito. Ma non è stato così.
Sono passati dieci anni da quando Sarah è fuggita da quello
scantinato, il teatro delle torture fisiche e psicologiche che Jack
Derber le ha inferto per oltre mille giorni. Ma per Sarah non esiste
ancora un «dopo»: vittima delle proprie fobie, vive rinchiusa nel
suo appartamento di Manhattan. Fino a quando l’FBI non la informa
che Jack Derber, accusato e imprigionato per rapimento, sta per
essere rilasciato. Sarah non può consentirlo, perché lei sa. Sa che
Derber non è soltanto un rapitore. È un assassino. Lo sa perché
lei non era da sola, in quello scantinato. Con lei c’erano altre
due ragazze, Christine e Tracy, e per i primi mesi di reclusione ce
n’era stata anche una terza: Jennifer, la sua migliore amica. E
Sarah sa, con certezza, che Jennifer è morta per mano di Derber. C’è
una sola speranza, per tenere Derber in prigione: ritrovare il corpo
di Jennifer. Per questo, Sarah deve trovare la forza di riallacciare
i contatti con le altre sopravvissute, nonostante l’odio che loro
provano per lei e nonostante i segreti che le dividono. Perché quel
capitolo della loro vita non si è mai veramente chiuso. Perché
quello che succede dopo è ancora più terribile. Dopo non parla
della follia degli uomini, ma della forza delle donne decise a fare
giustizia. E del coraggio di andare fino in fondo, mettendo in gioco
tutto.
Terzo libro, commentato così da Care Santos (autrice de "Il colore della memoria"): "Una delle rare volte in cui si può a buon diritto utilizzare la parola best seller. Bellissimo il libro, ottime le vendite."
Vincente Gramaje nel suo libro ha voluto rappresentare, attraverso una struggente storia d'amore, un episodio del passato a pochi conosciuto: il conflitto tra Spagna e Marocco. Si tratta del libro QUANDO LEGGERAI QUESTA LETTERA, vincitore del premio Circulo De Lectores del 2011.
Trama:
VÃctor
è un uomo a pezzi. È un medico, ma non è riuscito a diagnosticare
in tempo il male della donna che amava: per questo, decide di
prendersi un anno di pausa, alla ricerca della serenità perduta. La
scelta cade sul Nord Africa seguendo tracce dimenticate dalla storia.
In queste terre, infatti, nel 1921, la Spagna ha perso una guerra
feroce nel tentativo di mantenere l'ultimo protettorato, in Marocco.
Qui, VÃctor assiste a una strana scoperta: in un cantiere viene alla
luce una fossa colma di ossa. Sono i resti di soldati morti proprio
nella disfatta di Annual, e tra quelle ossa Victor trova qualcosa che
gli cambierà la vita. È una bottiglia che contiene una lettera: le
ultime parole del capitano Gimeno, ormai certo di morire, rivolte a
una certa Noelia. VÃctor sente dentro che deve consegnare quel
messaggio riemerso dal passato. Inizia così un viaggio nella storia
recente di Spagna, sulle tracce di vite sconosciute. Un viaggio che
lo porterà a far pace anche con i suoi fantasmi.
Kala.
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