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sabato 26 aprile 2014

Mai Giudicare Un Libro Dalla Copertina # 28

15:42 0
Buongiorno! Ieri mi sono dimenticata di pubblicare le copertine, ma a causa delle vacanze pasquali ho perso il conto dei giorni... vivo in un limbo senza tempo da almeno una decina di giorni!
Comunque rimedio subito mostrandovi ora le tre cover di questa settimana. Sta volta non c'è un tema in particolare, ne approfitto semplicemente per presentarvi alcuni libri.



Ho scoperto per caso questo romanzo qualche giorno fa perché presto diventerà un film (qui il trailer). Devo dire che la trama m'ispira molto anche se è piuttosto triste.
IF I STAY mi ha colpita molto anche per la sua cover (questa è quella americana), che è davvero bella a parte per quella scritta rossa che, a mio parere, rovina un po' la sensazione di freddo creata dagli altri elementi.
 
 Trama:
Non ti aspetteresti di sentire anche dopo. Eppure la musica continua a uscire dall'autoradio, attraverso le lamiere fumanti. E Mia continua a sentirla, mentre vede se stessa sul ciglio della strada e i genitori poco più in là, uccisi dall'impatto con il camion. Mia è in coma, ma la sua mente vede, soffre, ragiona e, soprattutto, ricorda. La passione per il violoncello e il sogno di diventare una grande musicista, l'ironia implacabile di Kim e la scazzottata che ha inaugurato la loro amicizia, l'amore di un ragazzo che sta per diventare una rockstar e la prima volta che, tra le sue mani, si è sentita vibrare come un delicato strumento. Ma ricorda anche quello che non troverà al suo risveglio: la tenerezza arruffata di suo padre, la grinta di sua madre, la vivacità del piccolo Teddy, l'emozione di vivere ogni giorno in una famiglia di ex batteristi punk e indomabili femministe. A tanta vita non si può rinunciare. Ma cosa rimane di lei, adesso, per cui valga la pena restare anche domani?  



La seconda cover è di BLIND SPOT di Laura Ellen. Bisogna dire che la copertina è piuttosto azzeccata per questo libro, in cui la protagonista soffre di degenerazione maculare (malattia che porta alla progressiva perdita della visione centrale)...
Questo libro è inedito in Italia.


Trama (tradotta da me):
Il copro della diciassettenne Tricia Farni galleggiava sulla superficie del fiume Birch, in Alaska, sei mesi dopo la sua scomparsa. La notte in cui ha litigato con Roz Hart. La notte che Roz non riesce a ricordare. Roz, la quale soffre di degenerazione maculare, è abituata ad assemblare i frammenti per dare senso al mondo che la circonda. Ma sta volta è la sua memoria che ha bisogno di essere riassemblata - per ripulire il suo nome... per trovare un assassino.



Ieri era San Marco, e chi ha letto il primo libro di questa serie sa cosa significa (qui la mia recensione). In occasione di questa ricorrenza è stata rivelata la copertina del terzo libro della serie The Raven Boys Cycle, BLUE LILY, LILY BLUE di Maggie Stiefvater.
Purtroppo da noi ci sarà da attendere visto che non c'è nemmeno una data di pubblicazione del secondo libro della serie. Il primo libro mi era piaciuto molto, quindi non vedo l'ora di proseguire la lettura, sperando che le pubblicazioni non vadano troppo a rilento!

Trama del primo libro per evitare spoiler:
È la vigilia di San Marco, la notte in cui le anime dei futuri morti si mostrano alle veggenti di Henrietta, Virginia. Blue, nata e cresciuta in una famiglia di sensitive, vede per la prima volta uno spirito e capisce che la profezia sta per compiersi: è lui il ragazzo di cui s'innamorerà e che è destinata a uccidere. Il suo nome è Gansey ed è uno dei ricchi studenti della Aglionby, prestigiosa scuola privata di Henrietta i cui studenti sono conosciuti come Raven Boys, i Ragazzi Corvo, per via dello stemma della scuola, e noti per essere portatori di guai. Blue si è sempre tenuta alla larga da loro, ma quando Gansey si presenta alla sua porta in cerca di aiuto, pur riconoscendolo come il ragazzo del destino non può voltargli le spalle. Insieme ad alcuni compagni, Gansey è da molto tempo sulle tracce della salma di Glendower, mitico re gallese il cui corpo è stato trafugato oltreoceano secoli prima e sepolto lungo la "linea di prateria" che attraversa Henrietta. La missione di Gansey non riguarda solo un'antica leggenda, ma è misteriosamente legata alla sua stessa vita. Blue decide di aiutare Gansey nella sua ricerca, lasciandosi coinvolgere in un'avventura che la porterà molto più lontano del previsto.

 Nanw.

mercoledì 23 aprile 2014

Terrestre - Jean-Claude Mourlevat

16:21 2
Salve a tutti, cari lettori. È tempo di parlarvi di uno dei libri che qualche tempo fa ho inserito nella rubrica Mai Giudicare Un Libro Dalla Copertina proprio grazie alla sua cover misteriosa e magnetica. Questo non è il primo libro di Jean-Claude Mourlevat che recensiamo sul blog; infatti qualche mese fa Kala ha recensito La Battaglia D'Inverno, altro successo letterario dell'autore francese.
Terrestre fa parte del genere fantasy, ma è diverso da qualsiasi altra cosa io abbia mai letto.

Trama: 
Autunno. Campagna. Mattina. Piove. Quando Anne imbocca una strada in mezzo al nulla non può certo immaginare che cosa l'aspetta. Ha per compagno uno scarabeo e nella testa un solo pensiero: ritrovare la sorella Gabrielle, scomparsa da quelle parti un anno prima. Di certo non sa che sta varcando i confini di un mondo rarefatto, dove le auto volano, i palazzi sono di vetro, la gente non respira e non sa cos'è l'amore. In quella realtà asettica e brutale Anne rischia la vita. Ma nell'ombra esiste forse qualcuno disposto ad aiutarla: persone che sognano un luogo chiamato Terra, in cui il vento scuote gli alberi e gli odori aleggiano nell'aria...



Valutazione

Recensione: 
Qualcuno di voi ha mai visto il cartone giapponese La Città Incantata? Beh io l'ho adorato, e in svariate parti ho trovato una somiglianza incredibile tra il film di animazione e questo libro, e forse è per questo motivo che l'ho apprezzato molto.
Terrestre è un misto tra una distopia e un romanzo fantascientifico, adatto a tutte le età. Ci si ritrova catapultati in un mondo parallelo dove tutto è diverso, dove ci si può rendere conto che anche le più piccole e superflue cose del nostro mondo sono importanti. Sono le piccole cose, quelle di tutti i giorni, che mancheranno ad Anne quando entrerà nel mondo parallelo di Campagne.
Anne vuole ritrovare sua sorella Gabrielle, scomparsa un anno prima, dopo essersi sposata con lo strano ma affascinante Jens.
Ma a Campagne le cose sono diverse. A Campagne nessuno respira, piange, ride o si ammala. Le persone sono più dei robot, ogni nascita è programmata, ogni persona ha il proprio ruolo. Anne dovrà inoltrarsi in questo mondo così diverso per trovare sua sorella, ma senza farsi scoprire: a Campagne gli esseri umani sono delle creature immaginarie, delle storielle da raccontare ai bambini. Pochi sanno che esistono veramente e che tra i politici di alto livello, c'è l'usanza di rapire le donne più belle per averle come amanti.
"Mi dica, signora Stormiwell, come mai sa tutte queste cose su di noi?"
"Le ho lette. Sono appassionanti."
"Nei libri?"
"Certo. Libri elettronici. Non libri di... come la chiamate?"
"Carta?"
"Ecco, sì. Non abbiamo la carta. E' sporca."
"E cosa dicono i libri elettronici su di noi?"
"Parlano di voi, raccontano storie su di voi, ma precisano che voi non esistete."
Ho pensato alle fiabe che avevo letto, da bambina, a tutti i romanzi letti più tardi, a tutte quelle opere di fantascienza, come quelle che scriveva il vecchio che mi aveva dato un passaggio. Ci si trovano fate, giganti, orchi, fantasmi, ma gli autori non ci credono e nemmeno i lettori, ovviamente. Li si inventa solo per sentirsi meno soli nel nostro universo. Ed ecco che in quest'altro mondo, ero diventata anch'io una di quelle creature.
Anne mi piace molto come personaggio, soprattutto all'inizio del libro, quando parla con Etienne Virgil, uno scrittore di romanzi fantascientifici che l'aiuta nel suo viaggio. Anne è coraggiosa, caparbia e intelligente. Ama sua sorella e farebbe qualsiasi cosa per riprendersela. Ad aiutarla nel suo viaggio c'è un ragazzo, Ashelbi. Lui vive nel mondo parallelo ma non è come tutti gli altri abitanti: lui può respirare, può mangiare cibo umano senza vomitarlo, può provare tutti quei sentimenti e quelle emozioni che gli abitanti di quel mondo parallelo non possono provare; lui è un ibrido.
Nel corso della storia si susseguono molti personaggi secondari, tutti ben delineati e realistici. Ognuno di questi personaggi ti resta dentro e ti conquista con i suoi atteggiamenti unici.
"Mancano gli ostacoli" mi sussurra il signor Virgil mentre camminiamo.
Ed è proprio così: verrebbe voglia di aggirare, essere intralciati, urtare, e invece no, dappertutto qui si procede in linea retta e verrebbe da credere che anche i pensieri possano seguire solo una linea retta.
La trama del romanzo è ben strutturata e i molteplici colpi di scena tengono alta l'attenzione. Fino alla fine non sai cosa aspettarti, non riesci a prevedere che piega prenderanno gli eventi e più di una volta sono rimasta in preda allo shock fissando la pagina per 10 minuti.
"... qualcosa di inaspettato, qualcosa che nessuno avrebbe potuto prevedere: né i protagonisti, né il lettore, e nemmeno l'autore. Nessuno."
Il romanzo è suddiviso in tre parti principali, mentre i capitoli alternano i punti di vista dei vari protagonisti. Nella prima parte abbiamo modo di conoscere il mondo alieno in cui si ritrova Anne. Nella seconda parte, la narrazione prende una svolta aumentando il ritmo ed entrando nel pieno della vicenda. E' in questa seconda parte che compariranno molti personaggi nuovi come Ashelbi (solo accennato nella prima parte) o il suo amico Thorkensen, anch'egli ibrido, ma inconsapevolmente umanissimo.
La terza e ultima parte è ambientata ad Estrellas, la città della morte.  Ma Estrellas in realtà è più un campo di concentramento nazista che una città.
"Ma voi di cosa morite qui, se resistete ad ogni incidente e malattia?"
"Moriamo di un altro male."
"Che genere di male?"
[...] "Ebbene, quando arriviamo ai cinquanta, più o meno, un bel giorno ci sediamo per terra, in un posto qualsiasi, dove ci troviamo. Può essere a casa, un mattino in cucina, o nell'ascensore, o nei bagni di un ristorante, su una piazza o in mezzo alla strada che stiamo attraversando, e non ci muoviamo più. Non c'è più niente da fare."
[...] "E cosa ve ne fate delle persone che... che si siedono?"
"La squadra sanitaria viene a prenderle e le porta via."
"E dove le porta?"
"In un'altra città, si chiama Estrellas."
Estrellas... stelle... è un bel nome, ma non ricordo di averlo letto sul tabellone delle partenze.
"E che ne è di loro, lì?
"Vengono sottoposte a un'iniezione letale e poi incenerite."
"E non si oppongono?"
"No. Non hanno più voglia di niente."
L'unica cosa che non mi è piaciuta? Il finale. Ma purtroppo non posso parlarvene senza raccontarvelo, quindi dovrete leggerlo e tirare le somme da soli. Diciamo solo che è stato un po' lento e loro erano un po' troppo giovani per i miei gusti...
Detto questo, vi consiglio a tutti, grandi e piccini, di leggere questo libro molto originale e ben scritto, pieno di saggezza, poesia e azione.

Nanw.

lunedì 21 aprile 2014

Alex, novella tratta da Delirium di Lauren Oliver

17:53 12
Cari lettori, ho tradotto per voi questa breve novella tratta dalla serie Delirium di Lauren Oliver. Oltre ai tre romanzi principali (Delirium, Chaos e Requiem) ci sono anche varie brevi novelle, ovvero Hana - Il veleno Sulle Labbra, Raven (non tradotta in italiano), Annabel (non tradotta in italiano) e Alex (non tradotta in italiano).
Visto che quest'ultima novella è piuttosto breve, ho pensato di tradurla per voi. Non voglio annoiarvi troppo con le mie chiacchiere, ma ci tengo a sottolineare che questa è una delle mie saghe preferite e Alex, in particolar modo, è uno dei migliori personaggi di cui io abbia mai letto. Fondamentalmente è per questo che ho deciso di assumermi l'impegno di tradurre questa storia breve. Non sempre è stato facile e la stesura è andata un po' a rilento a causa degli impegni scolastici, ma devo dire di essere soddisfatta ed orgogliosa del risultato. 
Ho dovuto cambiare un paio di frasi, poiché in italiano erano intraducibili e ho messo mano ad alcuni accorgimenti sintattici perché suonavano troppo male, ma nel complesso ho cercato di rimanere più fedele possibile al testo originale. 
Spero che vi piaccia, fatemelo sapere commentando qui sotto, su facebook o twitter. ;)
 
 Nanw.



ATTENZIONE: questa è una traduzione amatoriale non a scopo di lucro. Nel caso i diritti venissero acquistati, il file verrebbe rimosso.


http://www.mediafire.com/view/3mz2qfmk3y7vx52/ALEX.odt

 

domenica 20 aprile 2014

Il Confine Di Un Attimo - J. A. Redmerski

14:18 0
Ragazzi! Finalmente ritorno ad essere attiva anch'io su questo blog! Scusate ma sono sempre molto impegnata con lo studio e il tempo che mi rimane per fare recensioni è davvero moooolto poco purtroppo! 
Oggi spero di deliziarvi con la recensione di un romanzo che è stato pubblicato in rete e che ha avuto un enorme successo su scala mondiale. Sto parlando di IL CONFINE DI UN ATTIMO, che grazie al successo che ha avuto tra i lettori accaniti di Young Adult, ha un seguito che è stato scritto dall'autrice proprio su richiesta dei fan, IL CONFINE DELL' ETERNITA', di cui farò la recensione appena possibile. 


Trama:

Camryn Bennett, vent'anni, non è certo il tipo da restare ingabbiata in una vita ripetitiva sempre uguale a se stessa. Ma da quando il suo ragazzo è morto in un terribile incidente, niente sembra più importarle davvero... Dopo che anche la sua migliore amica le volta le spalle, Camryn salta su un autobus, con solo un telefono cellulare e una piccola borsa, decisa a fuggire da tutti coloro che la vogliono incasellare in una vita che non le appartiene. Nel viaggio incontra un ragazzo di nome Andrew Parrish, un tipo non molto diverso da lei, da cui si sente irresistibilmente attratta. Andrew vive la vita come se non ci fosse domani: la provoca, la diverte, la protegge, la seduce, le insegna ad assaporare ogni singolo momento e ad ascoltare le sue emozioni più profonde, i suoi desideri più veri e inconfessati. Ben presto diventa il centro della sua vita. Ma Camryn ha giurato di non lasciarsi andare mai più, di non innamorarsi mai più... E il segreto che Andrew nasconde li spingerà irrimediabilmente insieme o li distruggerà per sempre?



Valutazione: |:)| |:)| |:)| |:)|  

Recensione: 

Devo dire che all'inizio ero un po' scettica nell'iniziare a leggere questo libro, forse perché si presentava come uno dei “soliti” young adult che stavo leggendo nell'ultimo periodo, o forse perché avevo bisogno di cambiare genere almeno per un po'. Sta di fatto che ho letto questo libro in un batter d'occhio nonostante all'inizio era un po' noioso..
Camryn devo dire che è proprio una tipa tosta, che nonostante tutte le sfortune che hanno sempre accompagnato la sua vita, ha sempre le palle (passatemi il termine!) di andare avanti e fare della sua vita quello che ritiene giusto debba essere fatto all'età di vent'anni.

Okay, forse ha ragione. Natalie e io siamo migliori amiche, ma con noi funziona la regola degli opposti che si attraggono. Lei è un po' alternativa e ha una cotta per Jared Leto da quando ha visto Fight Club. Io sono più tranquilla e di rado indosso colori scuri, a meno che non debba andare a un funerale. Non che Natalie si vesta sempre di nero o che abbia una di quelle acconciature in stile emo, ma di sicuro non impazzisce per le cose che trova nel mio armadio; dice che sono insignificanti. So come vestirmi, e i ragazzi – quando ancora stavo attenta al modo in cui mi guardavano il sedere se mettevo i miei jeans preferiti – non hanno mai avuto niente da ridire sul mio abbigliamento.

Nonostante questo suo carattere deciso però, prima di incontrare e conoscere più a fondo il protagonista maschile di questa vicenda, Camryn risulta essere sempre un po' bloccata e titubante rispetto alle decisioni che decide di prendere in modo molto avventato. Appena incontra Andrew però scatterà in lei quella voglia di vivere che non ha mai avuto prima, quando infatti si rifiutava perfino di andare alle feste e lasciarsi travolgere da qualche piccola trasgressione. Il belloccio Andrew infatti sembra essere nato per una vita spericolata, lontana da regole e dalla abitudini che rischiano di rendere tutto sempre monotono.

Non ho capito bene cosa sia successo, ma non mi sento come se avessi fatto una cosa di cui potrei pentirmi. Non credo ci sia niente di male ad avere un “amico” per il viaggio. Poteva andarmi molto peggio. Andrew sembra inoffensivo e ammetto che mi piace parlare con lui. Non è una di quelle vecchie signore che ti raccontano di quando erano giovani, o un anziano convinto di essere fico come quando aveva diciassette anni e sicuro che io lo veda ancora com'era un tempo. No, Andrew è proprio perfetto. Be', per un sacco di motivi sarebbe meglio che fosse una ragazza, ma almeno ha quasi la mia età e non è affatto brutto. Anzi, Andrew Parrish è tutt'altro che uno scherzo della natura.

Di questo libro mi piace molto il viaggio “on the road” che i due ragazzi intraprendono e il carattere di entrambi che, guadagnandosi poco a poco la fiducia l'uno dell'altra, sperimentano emozioni che li porteranno alla scoperta di loro stessi nel profondo. Questo romanzo valorizza molto l'importanza della musica e spesso nel libro vengono citate molte canzoni le quali sono diventate la playlist del romanzo:

1)Alice in Chains – Would?
2)Aerosmith - Dream On 
3)Bad Company - Feel Like Making Love 
4)Raisins in my toast 
5)Kansas - Carry On Wayward Son 
6)Laugh I Nearly Died - Rolling Stones 
7)The Civil Wars - Barton Hollow 
8)Poison & Wine - The Civil Wars
9)Bad Company - Ready For Love 
10)Kansas – Dust In The Wind 1977 
Canto così a lungo insieme a lui che alla fine mi fa male la gola. Naturalmente il repertorio comprende solo rock classico e di tanto in tanto qualcosa dei primi anni Novanta, soprattutto Aerosmith e Alice in Chains, ma nessun disco mi ha dato fastidio, nemmeno un po'. Anzi, devo ammettere che mi sono piaciuti tutti e che mi hanno lasciato nella mente un ricordo piacevole. Quello di Andrew.

Attenzione però, perché come ben sappiamo tutte le storie d'amore nascondono molte sofferenze e questo libro non è certo l'eccezione..

Dopo aver finito di leggere questo libro (il cui finale, devo dirvi la verità, l'ho trovato troppo scontato e in parte anche assolutamente .. come dire.. strano dal punto di vista scientifico!) ho avuto una voglia pazzesca di prendere la macchina (che non ho!) e sfrecciare su strade che non ho mai percorso prima alla ricerca di un “mio” Andrew che mi faccia provare le stesse emozioni (ecco, magari non proprio tutte!) che ha provato Camryn in un viaggio alla scoperta dell'amore, di me stessa e di quello che voglio dalla vita.

Il cuore vince sempre sulla mente. Il cuore, anche se incauto, suicida o masochista, ha sempre l'ultima parola. La mente sa cos'è giusto e cosa no, ma io non l'ascolto più. Per adesso voglio vivere nel presente.

Consiglio questo libro (che, vi avverto, contiene moltissime parti “hot”) a chi desidera staccarsi per un po' da una vita fatta di monotonia e ha invece tanta voglia di vivere un viaggio (anche se solo con l'immaginazione) “on the road” attraverso gli Stati Uniti e il loro incantevole paesaggio.

Kala.

venerdì 18 aprile 2014

Mai Giudicare Un Libro Dalla Copertina # 27

16:57 0
 Buon venerdì! Oggi vi presento tre copertine a tema "stellare". In realtà le stelle non sono esattamente l'elemento centrale di queste tre cover, ma fanno filo conduttore. Se ne stanno sullo sfondo e ci ricordano che qualsiasi cosa accada, loro sono sempre lì, sopra di noi.



La prima cover è di LOVE LETTERS TO THE DEAD di Ava Dellaira. Non appena ho visto questa copertina, me ne sono innamorata. Questa è in assoluto una delle copertine che preferisco. Le gradazioni dei colori del cielo sullo sfondo, le lettere del titolo così grandi ma per niente ingombranti, e anche la tipa là in mezzo non ci sta male.
Questo libro non è ancora uscito in italiano (è uscito in inglese il 1 Aprile), ma non disperate, uscirà a giugno (probabilmente) per Sperling & Kupfer con il titolo Noi Siamo Grandi Come La Vita. Non vedo l'ora di leggerlo!


Trama (tradotta da me):
E' iniziato tutto come un compito d'inglese: scrivi una lettera ad una persona morta. Laurel sceglie di scrivere a Kurt Cobain perché sua sorella, May, lo amava. E poi morì giovane, proprio come May. Presto, Laurel si ritrova un quaderno pieno di lettere a persone morte, come Janis Joplin, Amy Winehouse, Amelia Earhart, Heath Ledger, e altri; pensando di non darne nemmeno una alla sua insegnante. Scrive dell'inizio del liceo, del frequentare nuove amicizie, dell'innamorarsi per la prima volta, dell'imparare a vivere con la sua famiglia a pezzi. E finalmente dell'abuso che ha subito quando May avrebbe dovuto badare a lei. Solo dopo che Laurel avrà scritto la verità su cosa le è accaduto, potrà accettare cosa è accaduto a May. E solo quando Laurel inizierà a vedere sua sorella come la persona che è davvero; amorevole e straordinaria e profondamente imperfetta; solo allora potrà iniziare a scoprire il suo personale cammino.



La seconda cover è di FOR DARKNESS SHOWS THE STARS di Diana Peterfreund. Non ho ancora capito perché la protagonista abbia un nome maschile, ma questo libro sembra abbastanza intrigante. Putroppo è inedito in Italia, quindi è disponibile solo in lingua inglese.



Trama:
Sono passate alcune generazioni da quando un esperimento genetico finito male ha causato la Riduzione, decimando l'umanità e dando avvio all'ascesa della nobiltà Luddista che ha dichiarato fuori legge la maggior parte della tecnologia.

Elliot North ha sempre conosciuto il suo posto nel mondo. Quattro anni fa, Elliot ha rifiutato di fuggire via con il suo primo innamorato, il servo Kai, scegliendo il dovere all'interno della tenuta di famiglia al posto dell'amore. Da allora il mondo è cambiato: una nuova classe di Post-Riduzionisti sta spingendo la ruota del progresso, e la tenuta di Elliot sta andando in rovina, costringendola ad affittare la terra al misterioso Cloud Fleet, un gruppo di costruttori navali che include il rinomato Capitano Malakai Wentforth - un quasi irriconoscibile Kai.
E mentre Elliot si domanda se questa non potrebbe essere la loro seconda chance, Kai sembra determinato a mostrarle esattamente a che cosa ha rinunciato, quando lo ha lasciato andare.
Ma presto Elliott scopre che il suo vecchio amico serba un segreto - uno che potrebbe cambiare la loro società... o gettarla in ginocchio.
E di nuovo, sarà posta di fronte a una scelta...



Della terza e ultima copertina non penso di dovervi dire molto. Ormai sarò diventata morbosa, ma è tutto un piano malefico per convincervi a leggere questa saga. Questa è la copertina originale dell'ultimo libro della saga di Delirium, REQUIEM. Queste cover sono decisamente più belle di quelle con il faccione della tipa! Comunque qui trovate la recensione del primo romanzo e qui quella del terzo; il secondo non c'è perché l'ordine non è il mio forte... :D



Trama del primo libro per evitare spoiler:

Nel futuro in cui vive Lena, l’amore è una malattia, causa presunta di guerre, follia e ribellione. È per questo che gli scienziati sottopongono tutti coloro che compiono diciotto anni a un’operazione che li priva della possibilità di innamorarsi.

Lena non vede l’ora di essere “curata”, smettendo così di temere di ammalarsi e cominciare la vita serena che è stata decisa per lei. Ma mancano novantacinque giorni all’operazione e, mentre viene sottoposta a tutti gli esami necessari a Lena capita l’impensabile. Si infetta: si innamora di Alex. E questo sentimento è come ritornare a vivere, in una società di automi che non conosce passione, ma nemmeno affetto e comprensione, Lena scoprirà l’importanza di scegliere chi si vuole diventare e con chi si vuole passare il resto della propria vita...

Nanw.

La Dichiarazione - Gemma Malley

15:31 0
Buon giorno lettori! Ho appena finito un libro davvero carino. E' il romanzo distopico e fantascientifico La Dichiarazione, dell'autrice inglese Gemma Malley. A me è piaciuto, ora giudicate voi..

Trama :
 Nell'anno 2140 alcuni medici hanno ideato un cocktail di medicinali (chiamato "Longevità") in grado di fermare l'invecchiamento delle persone, rendendole così immortali. Non essendoci più morti, il problema del sovrappopolamento a causa dei nuovi nati diviene evidente al punto che, nel 2080, i governi della Terra creano insieme un documento chiamato "Dichiarazione": in base ad esso, chi si cura con la "Longevità" si impegna automaticamente a non avere figli.
Naturalmente ci sono persone che non rispettano la "Dichiarazione" e mettono al mondo dei figli: questi ultimi vengono offensivamente definiti "Eccedenze" (in contrapposizione alle persone che hanno il diritto di essere in vita, chiamate "Legali"). In alcuni Paesi le "Eccedenze" vengono soppresse alla nascita, mentre nella civilizzata Inghilterra vengono semplicemente portate via ai genitori e rinchiuse in speciali strutture educative che ricordano delle prigioni. Qui viene loro inculcata l'idea che la loro stessa esistenza è un crimine contro natura. Alle "Eccedenze" vengono inoltre insegnati i più svariati tipi di lavoro in modo che, raggiunta una certa età, possano andare a lavorare come domestici od operai, rendendosi in qualche modo utili per la società.
Anna Covey è un'"Eccedenza" di 15 anni che vive a Grange Hall, uno dei più grandi istituti in cui vengono rinchiusi questi bambini indesiderati. È stata strappata alla sua famiglia quando aveva poco più di due anni e ora, nel 2140, odia i suoi genitori per averla messa al mondo costringendola così a quel tipo di vita.
Un giorno arriva a Grange Hall una nuova "Eccedenza", Peter. Da quel momento il mondo di Anna viene stravolto: Peter non pensa affatto che le "Eccedenze" siano esseri inutili che sprecano risorse destinate ai "Legali". Inoltre, Peter riferisce ad Anna di conoscere i suoi genitori e di essere lì a Grange Hall per aiutarla a fuggire e a ricongiungersi con la sua famiglia.

Recensione: 

Iniziamo parlando dell'ambientazione e del tempo. E' molto intrigante che si abbia un'indicazione precisa del tempo e del luogo, perchè così si può immaginare una Londra totalmente diversa! E' la Londra del 2140, controllata da un potere assoluto, che fa scegliere (attraverso la firma sul documento la Dichiarazione) a tutti di prendere la pozione magica dell'eternità. Se si nega tale imposizione si rinuncia a questo dono e sceglie di rinunciare, sia  all'eternità sia alla vita, poiché si ha la possibiltà di morire. Questo documento sancisce anche l'ordine di non poter avere figli, poichè se ciò accadesse, il mondo sarebbe popolato da troppi individui. Perciò i bambini nati dopo tale documento, sono illegali(vengono chiamati Eccedenze) e se scoperti, vengono catturati e rinchiusi in case costruite per loro.
 Anna si era limitata ad annuire,anche se non aveva capito bene di cosa stesse parlando. Ma qualche giorno più tardi la signora Shape l'aveva chiamata in bagno perchè aveva bisogno dell'asciugamano. Quando Anna era entrata e l'aveva vista nuda, non aveva sussultato soltanto grazie agli anni di addestramento. In realtà Anna non aveva mai visto un corpo come quello. Vestita la signora Shape era così bella e perfetta, ma ora la pelle pendeva dalle ossa. 
Tra queste eccedenze c'è Anna, una ragazza cresciuta sulle ideologie-lavaggio del cervello del Grange Hall, una delle case per le Eccedenze,molto indipendente e matura per la sua età. Tuttavia segue troppo le regole,anche se in realtà le servono per sopravvivere. Un' altra eccedenza che svolge un ruolo chiave nel romanzo è Peter, il mio personaggio preferito. E' un ragazzo scontroso, un po' arrogante ma con un'indole dolce e premurosa. E' un ragazzo molto coraggioso, con un passato molto difficile e del tutto inaspettato ( nelle parti in cui si parla della sua vita passata ci sono tantissimi colpi di scena sconvolgenti!). Un altro personaggio fondamentale per la storia è la perfida istruttrice di Grange Hall. E' una donna semlicemnte malvagia, che punisce e picchia le povere eccedenze.Tuttavia fa tutto ciò per un motivo ben preciso, ance se questo certamente non la giustifica.
 E ora eccola lì, dove tutto era iniziato. Se le era sembrato squallido quando avevatre anni,ora lo sembrava molto peggio.
Un'altra cosa di cui mi sono dimenticata di parlare è la copertina. Mi piace davvero un sacco!Prima di tutto è bella la farfalla che c'è sopra il titolo, che rappresenta un simbolo per la protagonista. Poi c'è il filo spinato che rappresenta Grange Hall, la prigione, il luogo che delimita la libertà delle eccedenze.
L'ultima cosa di cui è bene parlare è il finale. Il libro sembra autoconclusivo (fantatico!!), ma in realtà non lo è. Infatti è il primo di una serie di romanzi (hanno le copertine spettacolari!), che, ovviamente, non sono stati tradotti in italiano.. uff!
Tuttavia questo romanzo non mi ha presa come avrei sperato. Nonostante sia davvero carino e originale, non mi ha impressionata molto e non so il motivo! Forse perché ho sentito la protagonista molto lontana da me; il fatto che abbia 15 anni mi ha rovinato un po' il giudizio, ma sono consapevole che di per sé è giusta come età, visto il pubblico a cui è destinato il romanzo.
Provate ad immaginarlo: esistono medicine che fermano l'invecchiamento e nel mondo non c'è più posto per i nuovi esseri umani. Niente più ciclo della vita: niente nascita, niente morte, niente infanzia nè vecchiaia. Questo è il mondo in cui vive Anna Covey.
Per concludere, La Dichiarazione è un romanzo carino, che vi proietterà in un universo tutto nuovo e diverso.

Ronnie.

mercoledì 16 aprile 2014

Never Sky - Veronica Rossi

06:30 0
Rieccomi con un'altra distopia! Cosa volete farci? È il genere che più preferisco...
Never Sky è il primo romanzo di una serie scritta da Veronica Rossi, tuttavia devo avvertirvi fin da subito: ci sono problemi con la pubblicazione dei seguiti, quindi se non sopportate i finali aperti o non volete prendere in considerazione l'idea di leggere i libri dopo in inglese, andate via di qui. In pagina a destra trovate il link per partecipare alla petizione per far pubblicare anche i seguiti, ma non c'è nulla di garantito. Purtroppo questa è una di quelle serie che le case editrici non vogliono portare a termine ed è un peccato, perché penso che nonostante l'inizio mediocre, questa serie abbia un grande potenziale.


Trama:
Lo chiamano Never Sky, è un cielo violento, pervaso dall'Etere, sostanza che causa tempeste continue, morte, distruzione. La vita sicura è possibile solo dentro l'enclave Reverie, un mondo barricato, una biosfera ipertecnologica dove ogni pericolo, persino malattie e invecchiamento, sembra appartenere a un lontano passato. Fuori invece, nel dominio dell'Etere, non è dato avventurarsi, nessun abitante di Reverie oserebbe mai, perché la Fucina della Morte è una terra brutale e desolata, infestata da individui assetati di sangue. La bella e giovane Aria vive a Reverie: qui lei e i suoi amici possono scegliere di abitare infiniti mondi virtuali, come in un videogioco. Anche lei, al pari di tutti, teme l'ignoto oltre il confine del proprio Eden. E quando verrà ingiustamente cacciata dalla sua società di eletti, si ritroverà sola e disperata nella Fucina della Morte. È come essersi risvegliata all'improvviso in un corpo che non riconosce, in balìa di un mondo popolato dai discendenti reietti dell'umanità che, dopo la Grande Catastrofe, non hanno trovato rifugio a Reverie. Solo quando il suo sguardo incrocia quello selvaggio di Perry, un giovane Outsider ribelle, Aria comincia a intuire: quel luogo forse contiene la vita che non ha mai vissuto, le sensazioni che le erano negate nell'universo asettico in cui era cresciuta. Ma è anche la morte vera a minacciarla da ogni dove. Presto lei e Perry, opposti in ogni cosa, scopriranno di custodire l'uno la chiave per la redenzione dell'altro.

Valutazione
Recensione: 
 Never Sky è ambientato in un futuro imprecisato, dove le persone sono costrette a vivere in bunker, le biosfere, per proteggersi dalle tempeste di Etere. A causa degli spazi ridotti e degli ambienti asettici, gli scienziati hanno inventato un sistema virtuale in cui la gente può ricreare mondi diversi e viverci dentro come se fossero reali. Un po' come se vi ritrovaste a vivere dentro un videogioco... abbastanza inquietante a mio parere. 
Ma non tutti vivono all'interno delle biosfere, alcuni esseri umani si sono evoluti in modo tale da resistere alle tempeste meno violente e all'atmosfera inospitale della Terra. Gli Outsider sono divisi in tribù e lottano ogni giorno per la propria sopravvivenza.
A causa di una serie di eventi, Aria, la Stanziale (come vengono chiamati gli abitanti delle biosfere), e Perry, l'Outsider, si ritroveranno a dover collaborare nonostante le loro (apparentemente) insormontabili differenze e l'antipatia reciproca.
Alzò lo sguardo al cielo puntellato di spesse nubi grigie. Negli spazi fra l'una e l'altra, l'Etere. Il vero Etere, i cui flussi galoppavano al di sopra delle nuvole. Belli a vedersi. Quasi saette intrappolate in correnti liquide, in certi punti sottili come veli, in altri, addensati in spessi ruscelli luminosi. L'Etere non sembrava qualcosa in grado di scatenare la fine del mondo, eppure durante l'Unione era quasi accaduto. Per sei decadi, dal suo manifestarsi, l'Etere aveva arso la terra con incendi costanti, ma il vero colpo inferto all'umanità, come le aveva spiegato sua madre, era stato l'effetto della mutazione. Nuove malattie si erano rapidamente sviluppate e diffuse. Veri e propri flagelli avevano spazzato via intere popolazioni. I suoi antenati erano stati fra i pochi fortunati a trovare rifugio nelle Biosfere. 
Un rifugio che adesso lei aveva perduto.
Che dirvi dei protagonisti di questa storia? I capitoli sono scritti dal punto di vista di Aria e di Perry, quindi la possibilità di approfondirli c'è, tuttavia non sono pienamente soddisfatta. Se da una parte Perry è descritto fin nei minimi dettagli ed è un personaggio particolare e realistico, dall'altra Aria mi è sembrata il solito personaggio femminile da romanzo per ragazzi. Non dico che non sia stata approfondita, è solo che non ha nulla di memorabile. Non ha spessore, non ha particolarità (l'unica "dote" che ha salta fuori dal nulla improvvisamente, non si sa come). Insomma, la tipica eroina amorfa che si sacrifica per l'amore della sua famiglia e delle persone che ama.
Un personaggio che mi è piaciuto molto è Roar, il migliore amico di Perry: è solare e simpatico, oltre che dolce. Ama Liv (la sorella di Perry) e non vuole perderla, ma sa che la loro è una storia impossibile. Liv non si vedrà mai in questo primo romanzo, ma da come ne parla Roar dev'essere una ragazza tosta e indipendente. Queste sono le vere eroine.
Perry annuì distrattamente, cercando di immaginare un mondo senza paura. Era mai possibile? Senza la paura, poteva esistere il sollievo? O il coraggio?
Ma passiamo al tasto dolente: l'inizio. Ragazzi, che difficoltà a capirci qualcosa! Il romanzo inizia nel bel mezzo della vicenda e vieni da subito bombardato con una serie di nomi strani e mondi inimmaginabili, che perdi inevitabilmente il filo. Purtroppo, non è un fenomeno isolato. Ogni volta che l'autrice doveva introdurre qualcosa di nuovo, ti sommergeva di dettagli a te sconosciuti senza lasciarti il tempo di comprenderli. Più di una volta sono dovuta tornare in dietro perché mi ero dimenticata chi fosse uno e chi fosse l'altro. 
Inoltre alcuni passaggi sono poco chiari e molti avvenimenti decisamente poco realistici. Un esempio? [ATTENZIONE PICCOLO SPOILER] Aria e Perry si ritrovano da soli in cima ad una casetta su un albero, mentre è inverno e i lupi cercano di arrampicarsi per mangiarli. Non hanno cibo, non hanno acqua, è già tanto se hanno una coperta e cosa pensano di fare per passare il tempo? Una partita a Scarabeo? No, sesso! Ma dico io, stai crepando ed è l'unica cosa che ti viene in mente? Siamo un pochino realisti... :| [FINE PICCOLO SPOILER] 
Nonostante tutte le mie critiche, penso che questa serie abbia un grande potenziale, ed essendo questo il primo romanzo, voglio lasciargli il beneficio del dubbio, nella speranza che con i libri successivi la saga riesca ad ingranare e migliorarsi. Sì, perché la trama e l'idea di base non sono affatto male. Mi piace l'idea delle biosfere e dei mondi virtuali, e mi piace anche che gli Outsider con il tempo abbiano sviluppato i loro sensi grazie all'Etere. Inoltre il finale aperto invoglia a proseguire la lettura, quindi penso proprio che prima o poi leggerò i libri successivi in inglese se non verranno pubblicati in italiano.
In conclusione vi consiglio questo romanzo se cercate qualcosa di leggero e non avete aspettative troppo alte. Un buon libro, ma manca la scintilla che lo renderebbe un bel libro.
"Se ne vanno mai via le nuvole?" chiese poi.
"Completamente? No. Mai."
"E l'Etere? Se ne va mai via?"
"Mai. Talpa. L'Etere non se ne va mai."
Lei guardò in alto. "Un mondo selvaggio sotto un cielo selvaggio."

Nanw.

venerdì 11 aprile 2014

Mai Giudicare Un Libro Dalla Copertina # 26

17:41 0
 Buondì! Un'altra settimana sta volgendo al termine e come ogni venerdì vi presento tre cover che mi hanno colpita particolarmente. Questa settimana ci sarà un filo conduttore tra le tre copertine: il tema sarà "sguardi magnetici". Lo so che è un po' stupido come tema, ma non so come altro descrivere gli sguardi stampati sulle copertine di questi tre libri. E' come se ti fissassero, come se i libri stessi ti guardassero e ti dicessero con lo sguardo "Prendimi, prendimi!"
Ditemi che non sono l'unica pazza a cui accade! Comunque sono stata brava questa settimana e vi ho trovato due libri che sono già stati pubblicati in Italia, e il terzo fa parte di una serie in fase di pubblicazione anche da noi! ;)



La prima copertina è di TERRESTRE di Jean-Claude Mourlevat. Ho scovato questo libro in un remoto angolino nella biblioteca della mia scuola, e lo sguardo della bambina in copertina mi ha subito catturata. Lo sto leggendo proprio in questi giorni e mi sta piacendo molto, quindi vi assicuro che, oltre che avere una cover stupenda, è anche ben scritto e avvincente. Forse da questa immagine non si capisce molto, ma gli occhi di questa bambina sono eccezionali. Ogni tanto quando faccio una pausa dalla lettura, mi metto a fissarli e rimango lì per qualche minuto, ve lo giuro!


Trama:

Autunno. Campagna. Mattina. Piove. Quando Anne imbocca una strada in mezzo al nulla non può certoimmaginare che cosa l’aspetta. Ha per compagno uno scarabeo e nella testa un solo pensiero: ritrovare la sorella Gabrielle, scomparsa da quelle parti un anno prima. Di certo non sa che sta varcando i confini di un mondo rarefatto, dove le auto volano, i palazzi sono di vetro, la gente non respira e non sa cos’è l’amore. In quella realtà asettica e brutale Anne rischia la vita. Ma nell’ombra esiste forse qualcuno disposto ad aiutarla: persone che sognano un luogo chiamato Terra, in cui il vento scuote gli alberi e gli odori aleggiano nell’aria... Un romanzo singolare, spiazzante, misterioso, da un autore molto amato che riesce a sorprendere i suoi lettori offrendo loro ogni volta una storia del tutto nuova.



La seconda copertina appartiene al secondo libro della saga Daughter Of Smoke and Bones, LA CITTA' DI SABBIA, scritto da Laini Taylor. Forse alcuni di voi conosceranno già l'autrice, visto che il primo romanzo della serie, ovvero La Chimera Di Praga, è abbastanza conosciuto (e io devo ancora recensirlo, abbiate pazienza!).
Di questa copertina adoro gli occhi azzurrissimi della ragazza sullo sfondo, benché Karou non abbia gli occhi azzurri, bensì neri. :S


Trama del primo libro per evitare spoiler:

Karou ha 17 anni, è una studentessa d'arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un'intricata filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l'esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz'anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell'aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell'immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua "famiglia" Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.




La terza e ultima cover di questa settimana è di ENDURE di Carrie Jones.
Amo i ghirigori, lo sapete già. Ma ciò che più mi è piaciuto di questa copertina è il contrasto oro su nero (sempre elegante) e l'oro che viene ripreso dall'iride dell'occhio. Davvero una bella copertina. E poi la tizia è storta! :D


Trama del primo romanzo per evitare spoiler:

Zara si sente una ragazza diversa dalle altre. Mentre l’unica preoccupazione delle sue coetanee sembra quella di collezionare rossetti, lei ha problemi ben più difficili da affrontare. Suo padre è andato via di casa tanto tempo fa e sua madre non sta bene e non è in grado di prendersi cura di lei. E così, dopo la morte dell’amato patrigno, Zara è stata affidata a sua nonna e si è trasferita da lei, in un tranquillo paesino del Maine. Per Zara ora inizia una nuova vita: nuova scuola, nuovi amici, nuovi incontri. Come quello con Nick, un ragazzo sexy ma molto, molto particolare… Zara è felice, eppure c’è qualcosa in quel paesino apparentemente tranquillo che la inquieta, e presto capisce che le sue non sono solo fantasie: qualcuno o qualcosa la sta seguendo. E non si tratta di una creatura umana, ma di un nemico molto pericoloso, assetato di sangue…


Nanw.

giovedì 10 aprile 2014

Delirium - Lauren Oliver

18:44 0
Siamo arrivati al centesimo post della pagina!! In occasione di questo evento speciale, ho voluto fare la recensione di un libro che adoro; l'ho letto prima di aprire la pagina e per questo motivo non l'ho mai recensito. Tuttavia trovo che sia un libro davvero bello, che in pochi conoscono, ma che può benissimo competere con romanzi distopici come Hunger Games e Divergent.
Vi sto parlando di Delirium, primo romanzo della saga omonima, scritta da Lauren Oliver. Poco tempo fa avevo pubblicato la recensione del terzo e ultimo libro (qui) in occasione dell'uscita di questo. Ora farò un piccolo rewind e vi parlerò del primo libro della saga, quello da cui tutto è iniziato.

Trama:
Nel futuro in cui vive Lena, l’amore è una malattia, causa presunta di guerre, follia e ribellione. È per questo che gli scienziati sottopongono tutti coloro che compiono diciotto anni a un’operazione che li priva della possibilità di innamorarsi.
Lena non vede l’ora di essere “curata”, smettendo così di temere di ammalarsi e cominciare la vita serena che è stata decisa per lei. Ma mancano novantacinque giorni all’operazione e, mentre viene sottoposta a tutti gli esami necessari a Lena capita l’impensabile. Si infetta: si innamora di Alex. E questo sentimento è come ritornare a vivere, in una società di automi che non conosce passione, ma nemmeno affetto e comprensione, Lena scoprirà l’importanza di scegliere chi si vuole diventare e con chi si vuole passare il resto della propria vita...



Valutazione

Recensione: 

Le malattie più pericolose sono quelle che ci fanno credere di star bene.
(Quarantaduesimo proverbio del libro di Ssh)

 Lena vive in un mondo in cui i sentimenti sono considerati il male, e l'amore, prima di tutti, è ciò che più va debellato, tanto che viene addirittura considerato una malattia. 
Gli esseri umani, nella loro condizione naturale, sono imprevedibili, capricciosi e infelici. Soltanto quando i loro istinti animali vengono posti sotto controllo possono diventare responsabili, affidabili e soddisfatti.

(Dal libro di Ssh)
Inizialmente Lena è tra le più accanite sostenitrici della cura, un'operazione chirurgica che viene effettuata all'età di diciotto anni e ha la funzione di estirpare tutte le emozioni e i sentimenti dalla mente umana.
Il mondo in cui è ambientato il romanzo è alquanto inquietante. Non sono una romanticona, ma ritrovarsi in una società così asettica e priva di emozioni mi ha fatta sentire a disagio. Si sentiva la mancanza delle relazioni umane, della vita.
Lauren Oliver ha un indiscutibile talento nel descrivere i paesaggi: in ogni pagina di questo libro, la città di Portland era fondamentale e tu potevi immaginarti mentre percorrevi le strade o andavi a vedere il tramonto sul mare.
Al di fuori dei recinti che circondano la città, però, ci sono le Terre Selvagge, uno spazio incontaminato e pericoloso, dove si nascondono animali feroci e, soprattutto, gli Invalidi. 
Gli Invalidi sono le persone che vivono nascondendosi oltre la recinzione; loro hanno rifiutato la cura, vogliono la libertà, vogliono la loro umanità. Nel bene e nel male.
Sai che non puoi essere felice senza essere infelice ogni tanto, giusto?
Lena, la protagonista del romanzo, è un personaggio piuttosto particolare. All'inizio del libro è insicura, chiusa, impaurita da tutto e tutti, sempre vige alle regole e impaziente di essere curata. Nel corso del romanzo subisce una completa metamorfosi: imparerà a vedersi in modo diverso, a credere in qualcosa, a vivere, e soprattutto si ammalerà della più mortale delle malattie. L'amore.
L'amore,la più mortale tra le cose mortali: ti uccide sia quando ce l'hai che quando non ce l'hai. 
Ma non è esattamente così. 
E' colui che condanna e il condannato; il giustiziere; la lama; la sospensione di pena all'ultimo momento; il respiro affannoso; il cielo infinito sopra di te e il "Grazie, grazie, grazie, Dio".
L'amore: ti ucciderà e ti salverà.
Con Lena c'è sempre la sua migliore amica, Hana, che è l'esatto opposto dell'amica. Hana è alta, bionda, carismatica e poco incline ad obbedire alle regole. Sarà proprio lei a portare Lena alle feste clandestine dove si riuniscono di nascosto tutti i ragazzi e le ragazze non ancora curate, dove si rischia la vita pur di avere un momento di libertà. Il rapporto tra Hana e Lena mi è piaciuto molto, sono come sorelle (per quanto sia possibile in una società dove non puoi voler bene nemmeno ai tuoi genitori) e sono consapevoli che in pochi mesi diventeranno perfette sconosciute a causa della cura. La loro amicizia è reale e fondamentale in questa storia (si capirà meglio leggendo la novella dal punto di vista di Hana). 
Una delle cose più strane a proposito della vita è che continua ad andare avanti, cieca e inconsapevole, anche mentre il tuo mondo personale, la piccola sfera privata che ti sei ritagliato, si sta distorcendo e trasformando, disintegrando addirittura.
Il mondo di Lena cambierà quando incontrerà Alex. Su di lui non voglio dirvi troppo, altrimenti vi rovino un paio di cosucce e sarebbe un peccato, tuttavia caratterialmente mi piace un sacco questo personaggio. Alex vi catturerà pagina dopo pagina e vi farà innamorare come ha fatto con Lena. Saprà mettere in discussione l'intera esistenza di Lena, le farà aprire gli occhi e capire quali segreti e quali orrori si nascondono dietro la società in cui lei vive. Grazie ad Alex, Lena conoscerà veramente sé stessa.
Preferirei morire a modo mio che vivere a modo loro.
Preferirei morire amando Alex che vivere senza di lui.
Ragazzi, questo non è un libro per deboli di cuore, sappiatelo. I colpi di scena si susseguono senza darti tregua e la cosa peggiore/migliore è che molti non te li aspetti veramente! Il ritmo e la trama tengono sempre l'attenzione al massimo e non ti permettono di mettere giù il libro nemmeno per andare a fare pipì (è la verità). Ma il colpo di scena peggiore di tutti, quello che ti strappa il cuore e te lo smaciulla in migliaia di pezzettini, è scritto nelle ultimissime righe del romanzo. Non voglio dirvi niente, ma quando le ho lette ero fuori di testa. Penso che se avessi avuto la versione cartacea di questo romanzo, le avrei dato fuoco. So che è un'eresia da dire, ma Delirium è uno di quei libri che adori e odi con tutto te stesso nello stesso identico momento. E porca puzzola, i libri della Oliver finiscono sempre in modo scioccante e io ci casco tutte le sante volte. Visto? Sarà passato più di un anno da quando l'ho letto e ancora mi altero se penso a quel finale!
Va be', non volevo spaventarvi, ma farvi comprendere che questo libro sa emozionare in un modo in cui pochi altri sanno fare. Spero di avervi convinti a leggerlo e vivere questa storia spettacolare.
Potete costruire muri, su su fino al cielo e io troverò il modo per superarli. Potete cercare di tenermi ferma con centomila braccia, ma troverò il modo di resistere. E siamo in molti là fuori, più di quanti pensiate. Gente che si rifiuta di  smettere di credere. Gente che si rifiuta di scendere dalle nuvole. Gente che ama in un mondo senza muri, gente che ama fino ad odiare, fino a rifiutare, contro ogni speranza e senza paura. 
Ti amo. Ricordatelo. Questo non possono portarcelo via.

Saga di Delirium:

#0.5 Annabel (novella disponibile solo in inglese)
#1 Delirium
#1.5 Hana - Il Veleno Sulle Labbra (novella disponibile anche in italiano in versione ebook)
#2 Chaos (in inglese s'intitola Pandemonium)
#2.5 Raven (novella disponibile solo in inglese)
#3 Requiem
#3.5 Alex (novella disponibile solo in inglese, ma io ve la sto traducendo!)


Nanw.