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venerdì 21 febbraio 2014

Mai Giudicare Un Libro Dalla Copertina # 19

Ciao a tutti! Oggi ho deciso di cambiare un po' genere e accantonare (solo per un po'!) tutte le copertine di libri fantasy/distopici e new adult, giusto perché mi sembra corretto dare spazio anche a libri di altro genere. Sfogliando la rivista "Il Libraio" della Giunti, sono stata colpita da alcuni libri in modo particolare, non solo per le copertine, ma anche per le trame che sono molto differenti tra loro ma intriganti allo stesso modo. Spero la mia scelta di questa settimana possa piacervi! E ora... iniziamo! 

Paul Yoon è nato a New York. I suoi libri hanno ricevuto numerosi riconoscimenti prestigiosi e LA RIVA DEL SILENZIO è segnalato tra i migliori libri dell'estate 2013 da Publishers Weekly e dal New Yorker. 


Trama:

Un giovane prigioniero di guerra nordcoreano, ribattezzato Yohan dagli americani, viene mandato via nave in Brasile perché si ricostruisca una vita dopo gli orrori di un conflitto che ha finora poco interessato la letteratura. Grazie all’abilità manuale di cui ha dato prova al campo, viene assegnato come aiutante alla bottega di un sarto giapponese, a sua volta emigrato, a sua volta spaesato. Unico legame con l’altro capo del mondo, uno dei marinai sudcoreani della nave che fa scalo a intervalli regolari nel porto. E unico interlocutore l’uomo di mezza età che taglia e cuce pazientemente nella piccola, spartana bottega. Interlocutore silenzioso, e non solo per problemi linguistici, il sarto trasmette a Yohan, insieme alla sua arte, anche la malinconica serenità raggiunta negli anni. I due tacciono su un passato drammatico: il lettore viene a conoscere quello del ragazzo tramite una serie di flashback che rivelano con parole scarne gli orrori della guerra, dello sradicamento e della prigionia, mitigata solo dalla compagnia di un amico più sfortunato. Nelle sue pagine Paul Yoon comunica la sensazione che tutto, anche il dolore estremo, anche la solitudine, si possa raccontare senza toni eccessivi, addirittura con leggerezza. Ed è grazie al silenzio leggero, colmo di gentilezza, saggezza ed empatia, del sarto, e all’incontro con due straordinari ragazzi di strada brasiliani, che Yohan a poco a poco comincia a rinascere, a creare legami di affetto, e perfino a sognare. L’atmosfera magica della storia, evocativa di quelle dei grandi romanzieri sudamericani, ma del tutto originale, non toglie nulla al realismo crudo della situazione dei due uomini, o dei due bambini, ma la inserisce in un percorso di speranza che porterà il romanzo a una conclusione felice.





Il secondo libro di oggi è DOPO di Koethi Zan. Della seconda copertina voglio semplicemente lasciarvi una citazione presa dal libro. 

"Nei primi trentadue mesi e undici giorni di prigionia, eravamo in quattro. Poi, improvvisamente, senza che nulla lo lasciasse presagire, ci siamo ritrovate in tre. Da mesi ormai la quarta non emetteva alcun suono, ma dopo la sua scomparsa il silenzio si è rivelato ancora più terribile. Per molto tempo, da allora, siamo rimaste mute, chiedendoci nel buio chi sarebbe stata la prossima a finire nella cassa." 



Trama: 

Dopo la liberazione doveva essere tutto finito. Ma non è stato così. Sono passati dieci anni da quando Sarah è fuggita da quello scantinato, il teatro delle torture fisiche e psicologiche che Jack Derber le ha inferto per oltre mille giorni. Ma per Sarah non esiste ancora un «dopo»: vittima delle proprie fobie, vive rinchiusa nel suo appartamento di Manhattan. Fino a quando l’FBI non la informa che Jack Derber, accusato e imprigionato per rapimento, sta per essere rilasciato. Sarah non può consentirlo, perché lei sa. Sa che Derber non è soltanto un rapitore. È un assassino. Lo sa perché lei non era da sola, in quello scantinato. Con lei c’erano altre due ragazze, Christine e Tracy, e per i primi mesi di reclusione ce n’era stata anche una terza: Jennifer, la sua migliore amica. E Sarah sa, con certezza, che Jennifer è morta per mano di Derber. C’è una sola speranza, per tenere Derber in prigione: ritrovare il corpo di Jennifer. Per questo, Sarah deve trovare la forza di riallacciare i contatti con le altre sopravvissute, nonostante l’odio che loro provano per lei e nonostante i segreti che le dividono. Perché quel capitolo della loro vita non si è mai veramente chiuso. Perché quello che succede dopo è ancora più terribile. Dopo non parla della follia degli uomini, ma della forza delle donne decise a fare giustizia. E del coraggio di andare fino in fondo, mettendo in gioco tutto.



Terzo libro, commentato così da Care Santos (autrice de "Il colore della memoria"): "Una delle rare volte in cui si può a buon diritto utilizzare la parola best seller. Bellissimo il libro, ottime le vendite." 
Vincente Gramaje nel suo libro ha voluto rappresentare, attraverso una struggente storia d'amore, un episodio del passato a pochi conosciuto: il conflitto tra Spagna e Marocco. Si tratta del libro QUANDO LEGGERAI QUESTA LETTERA, vincitore del premio Circulo De Lectores del 2011. 


Trama: 

Víctor è un uomo a pezzi. È un medico, ma non è riuscito a diagnosticare in tempo il male della donna che amava: per questo, decide di prendersi un anno di pausa, alla ricerca della serenità perduta. La scelta cade sul Nord Africa seguendo tracce dimenticate dalla storia. In queste terre, infatti, nel 1921, la Spagna ha perso una guerra feroce nel tentativo di mantenere l'ultimo protettorato, in Marocco. Qui, Víctor assiste a una strana scoperta: in un cantiere viene alla luce una fossa colma di ossa. Sono i resti di soldati morti proprio nella disfatta di Annual, e tra quelle ossa Victor trova qualcosa che gli cambierà la vita. È una bottiglia che contiene una lettera: le ultime parole del capitano Gimeno, ormai certo di morire, rivolte a una certa Noelia. Víctor sente dentro che deve consegnare quel messaggio riemerso dal passato. Inizia così un viaggio nella storia recente di Spagna, sulle tracce di vite sconosciute. Un viaggio che lo porterà a far pace anche con i suoi fantasmi.


Kala. 

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