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lunedì 30 dicembre 2013

Percy Jackson e Gli Dei Dell'Olimpo, Il Ladro Di Fulmini - Rick Riordan

15:01 0
La mia ultima recensione dell'anno!!! Prima di tutto, grazie a tutti coloro che ci seguono e che leggono le nostre recensioni!
Eh già, ero tra le poche persone che non hanno mai letto Percy Jackson... In seguito a tutti i bei commenti in pagina, mi sono decisa e l'ho letto. Se siete curiosi di sapere se mi sia piaciuto, allora buona lettura! Vi auguro buon anno nuovo!


Trama:
Percy Jackson non sapeva di essere destinato a grandi imprese prima di vedere la professoressa di matematica trasformarsi in una Furia per tentare di ucciderlo. Le creature della mitologia greca e gli dei dell'Olimpo, in realtà, non sono scomparsi ma si sono semplicemente trasferiti a New York, più vivi e litigiosi di prima. Tanto che l'ultimo dei loro bisticci rischia di trascinare il mondo nel caos: qualcuno ha rubato la Folgore di Zeus, e qualcuno dovrà ritrovarla entro dieci giorni. Sarà proprio Percy a dover indagare sull'innocenza di Poseidone, dio del mare e padre perduto, che l'ha generato con una donna mortale facendo di lui un semidio. Nuove gesta e antichi nemici lo aspettano, e non saranno solo lo sguardo di Medusa e i capricci degli dei ad ostacolare la ricerca della preziosa refurtiva, ma le parole dell'Oracolo e il suo oscuro verdetto: un amico tradirà, e il suo gesto potrebbe essere fatale... 

Valutazione: |:)| |:)| |:)| |:)|

Recensione:
Ebbene sì, non ho dato punteggio pieno a questo libro per motivi che spiegherò più avanti, però devo dire che mi è piaciuto e che mi avete consigliato bene.
L'idea di Riordan di riprendere i miti greci è davvero geniale; una ventata d'aria fresca rispetto alla mitologia anglosassone in voga di questi tempi. Tuttavia c'è un "ma" grande come una casa: a me non va giù il fatto che l'Olimpo sia sopra l'Empire State Building, gli Inferi a Los Angeles ecc... oltre al fatto che gli dei sono abbastanza ridicoli... Poseidone è vestito da pescatore, all'Olimpo!!! In quanto appassionata di miti greci e romani (ho avuto una brutta fissa per un certo periodo, andavo a leggermi le "fabule" il latino!) questa cosa mi ha dato un po' fastidio. Inoltre non sono esattamente filo-americana, quindi la spiegazione degli Stati Uniti padroni del mondo mi è andata un po' su per il naso, ma questo è un parere strettamente personale e non ha influenzato troppo il mio giudizio.


E' bello sapere che là fuori esistono gli dei dell'antica Grecia, perchè hai qualcuno da incolpare quando le cose vanno storte. Per esempio, quando ti capita di fuggire da un autobus che è stato prima attaccato da mostruose megere e poi fatto esplodere da un fulmine, e per giunta si mette a piovere. Molti penserebbero che si tratti solo di sfortuna ma quando sei un mezzosangue, invece, capisci che una forza divina sta cercando di rovinarti la giornata.

Per quanto riguarda i personaggi, ho letto in giro che il trio di semidei è stato spesso paragonato a quello dei maghetti. In realtà io trovo che siano abbastanza differenti, Percy soprattutto. Forse la somiglianza più palese tra le due saghe sono le figure femminili di Annabeth ed Hermione, ma finisce qui. Percy mi è piaciuto molto; il libro è narrato dal suo punto di vista, quindi abbiamo modo di conoscerlo nel profondo. La sua ironia, il suo caratteraccio e soprattutto il suo sarcasmo lo hanno reso un personaggio credibile e in cui ci si può immedesimare. Ho apprezzato di meno il fatto che sia un dodicenne di prima media: io in prima media non sarei mai riuscita ad andare da New York a Los Angeles in pullman. Non riuscivo proprio ad immaginarmi questi tre ragazzini come dei dodicenni; un po' perché da come Riordan fa parlare Percy mi sembra un ragazzo più grande, e un po' perché hanno affrontato delle situazioni in cui nessun ragazzino di 12 anni ne sarebbe uscito indenne. Ad esempio, penso che se un qualsiasi adulto veda per strada tre ragazzini da soli (tra cui uno ricercato), qualche domanda se la fa e chiama la polizia... 


Ti ho condannato al destino di un eroe, e il destino di un eroe non è mai facile. E' sempre e soltanto un destino tragico.

La trama non l'ho trovata scontata, anzi trovo che, se non avessi fatto l'errore di guardare prima il film, i colpi di scena mi avrebbero davvero sorpresa. Infatti quelli che non sono stati ripresi nel film (per niente all'altezza del libro, se devo essere sincera), non sono stati scontati o banali.
Inoltre ho scoperto di essere una figlia di Atena, visto che vengo perseguitata dai ragni praticamente da sempre!
La scrittura è davvero scorrevole, semplice e ti tiene incollato alle pagine. I colpi di scena sono piazzati nei punti giusti e il finale t'invoglia ad andare avanti con la serie (cosa che farò al più presto!).
Un libro consigliato a tutti, ma soprattutto ai più giovani e a tutti gli appassionati di fantasy.

A.

Orgoglio e Pregiudizio - Jane Austen

13:21 0
Buon giorno lettori! Oggi vi parlo di un classico ottocentesco che però è senza tempo e di cui tutti avrete sentito parlare almeno una volta. Si tratta di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen. Questo romanzo, oltre che essere famoso in generale, è molto noto anche nella cinematografia (per esempio nel film Il diario di Bridget  Jones) e in altri campi.

Trama:
Elizabeth Bennet è carina, brillante, una perfetta ragazza da marito. Ma a differenza delle sorelle e in barba ai consigli della madre, non smania per darsi in sposa al primo pretendente. Ha un sogno: vuole innamorarsi e- una vera eresia per i suoi tempi- sposare l'uomo che ama. Non sembra cosa facile, ma quando si presenta alla porta di casa Bennet un nuovo vicino, il giovane Mr Darcy, il più appare fatto. Lui è bello, intelligente, pieno di fascino, eppure le cose tra  due non riescono a ingranare e tra fraintendimenti, pettegolezzi, reciproche incomprensioni sembra proprio che..

Valutazione:            |:)| |:)| |:)| |:|


Recensione:
Vi piace la copertina dell'edizione della Giunti? A me molto perché c'è questo misto di mistero (non si vede il volto della donna) e di qualcosa di affascinante nel vestito.
Bene, a parte questo inizio dicendo che questo libro è davvero molto bello, perché l'autrice è riuscita a creare dei personaggi totalmente rivoluzionari, rispetto al suo tempo (diciamo che tutti cercavano di farlo in qualche maniera!). Infatti i protagonisti delle storie d'amore del libro non sono giovani che si sono innamorati al primo sguardo e che poi si giurano amore eterno al secondo appuntamento (come le tragedie o i racconti greci d'amore), ma piuttosto sono storie d'amore crescenti. Cioè i protagonisti all'inizio provano un odio reciproco verso l'altro/a, poi però vedono il loro amore crescere nel corso della vicenda e lo vedono messo a dura prova dai fraintendimenti.
Parlando dei protagonisti, non si può non parlare di Elizabeth (Lizzy) e Darcy. La prima non mi è piaciuta molto perché, nonostante sia una ragazza diretta e sincera, è troppo altezzosa e ambiziosa, almeno a me è parsa così. E' troppo razionale ed ambisce troppo a trovare un uomo che sia alla sua altezza intellettiva e,allo stesso tempo, anche con bel po' di contanti nel portafoglio.

Sia ringraziato il cielo! Domani andrò a trovare un uomo totalmente privo di qualità gradevoli,che non ha né belle maniere né buon senso che lo renderanno gradito al prossimo.Gli uomini stupidi,in fin dei conti,sono gli unici che vale la pena conoscere. 

Invece Darcy è tutta un' altra cosa!! Infatti lui è un uomo enigmatico e un po' scontroso, ma si comprende già dal suo primo incontro che è sotto-sotto un uomo dolce e gentile,che si preoccupa molto per gli altri. Oltre a loro due,tra i personaggi c'è anche l'amico di Darcy, un ragazzo affettuoso e simpatico, e le sorelle di Lizzy, le quali vanno dalla più sentimentale alla più sconsiderata, ma che hanno tra loro una complicità e un legame unico.

"Non sarei sorpeso se la lasciasse non appena gli si presenterà l'opportunità" disse Darcy. Elizabeth non rispose. Era timorosa di parlare più a lungo del suo amicoe non avendo nient' altro da dire, decise di stare in silenzio.Lui compre le sue intenzioni e subito cominciò dicendo:"Questa sembra una casa confortevole, immagino che Lady Catherine abbia fatto molto per sistemarla quando Collins è venuto a Hunsford..."

Un'altra cosa che influenza molto i personaggi, oltre all'ambiente familiare, sono i paesaggi tipicamente inglesi e di campagna che vengono alternati a quelli cittadini. In questi magnifici paesaggi si delineano queste complicate vicende che, tuttavia hanno un nesso logico che verrà svelato alla fine. Infatti all'inizio si fatica a comprendere un po' cosa è successo tra i vari personaggi e soprattutto l'atteggiamento che hanno uno verso l'altro. Ma a parte questo, queste storie d'amore vengono descritte in modo davvero particolare, soffermandosi sui sentimenti dei protagonisti, che non possono essere giudicate banali!Anche se è u romanzo rosa e romantico, non aspettatevi qualcosa stile Beautiful (non che abbia niente contro beautiful, ma sono due generi completamente diversi!).
Infine, come botto finale, come sempre è bene parlare dell'autrice, perché è davvero una donna eccezionale e importante, ed è per questo che mi piacciono molto i suoi libri. Jane Austen, una delle poche scrittrici nella storia, è una donna che ha avuto il coraggio di mettere, da parte la sua vita privata  
per lasciare libera la sua creatività e la sua scrittura fluente e molto apprezzabile. Beh diciamo che questo coraggio però le è stato un po' imposto, visto che l'hanno costretta a scegliere tra la famiglia e il suo lavoro di scrittrice e a rinunciare all'uomo che amava (come spesso accadeva a causa della differenza sociale). Eppure lei ha messo passione,e allo stesso tempo fatica, nella scrittura dei suoi romanzi e per questo la stimo molto.
Quindi in conclusione, se amate i classici e i racconti romantici (anche se siete ragazzi!), questo romanzo fa davvero per voi! Se invece non amate questi libri, almeno apritelo e leggete qualche riga, in modo da rendere una sorta di ringraziamento alla donna che ha sacrificato tutto per l'amore della scrittura e della letteratura.

V.

sabato 28 dicembre 2013

La Camera Di Sangue - Jane Nickerson

17:03 0
Giorno! Oggi vi parlo del bellissimo regalo di Natale che mi ha fatto S. <3
Immagino che conosciate tutti il mito di Barbablù e le sue mogli! A me è capitato spesso di leggerlo in vari libri e quando ho visto questo romanzo non ho potuto non leggerlo. Infatti La Camera Di Sangue è una rivisitazione di una delle storie più famose dei fratelli Grimm. Qui in Italia questa fiaba non è troppo conosciuta, ma vi assicuro che è davvero bella e saprà rapirvi.


Trama:
Sophia Petheram ha diciassette anni quando, dopo la morte del padre, attraversa in carrozza la selva intricata e spettrale che conduce alla tenuta di Wyndriven Abbey, in Mississippi. Qui sta per conoscere finalmente il ricco amico di famiglia che la prenderà in custodia: monsieur Bernard de Cressac. Fin dall'arrivo nella nuova dimora, Sophia si trova a vivere nel lusso più sfrenato, viziata e accontentata nei minimi capricci. La ragazza è affascinata dalla generosità e dal carisma di monsieur Bernard. Lui le impedisce, però, di ricevere visite e, in sua assenza, la affida all'occhio vigile di Odette, una giovane dama di compagnia francese. A spaventare Sophia è il passato del facoltoso tutore, sposato più volte: le sue mogli sono morte in circostanze misteriose e la ragazza ne intravede i fantasmi. Hanno tutte i capelli rossi, con sfumature color bronzo e oro. Proprio come lei. Ma se l'amore è un assassino meraviglioso, Sophia vuole scoprirne il volto. 
Valutazione:    |:)| |:)| |:)| |:)|

Recensione:
Uno dei motivi che mi hanno spinta a leggere questo libro è il fatto che sia autoconclusivo, cosa rara di questi tempi! In questo modo, durante il romanzo, abbiamo l'opportunità di veder crescere e mutare il carattere dei personaggi principali, che, a parer mio, sono stati costruiti alla perfezione! 
Sophia all'inizio mi stava davvero antipatica: era solo una ragazzina viziata e vanitosa che non voleva altro che essere ammirata. Con il passare del tempo però,  diventa più matura e più consapevole di se stessa e di chi le sta intorno. Alla fine del romanzo si rivelerà essere un'eroina coraggiosa e vera, pronta a sacrificarsi per le persone a lei care, ma pur sempre consapevole di dover contare esclusivamente sulle proprie forze per poter sopravvivere.

Nella storia della Bella e la Bestia, l'eroina era liberamente andata dalla Bestia, convinta che l'avrebbe divorata. Nessuna persona sana di mente l'avrebbe fatto. Lei e la sua famiglia avrebbero almeno dovuto provare a fuggire, come io sarei fuggita a casa dai miei fratelli. [...] Fortunata la Bella! La sua Bestia era un uomo con le sembianze di un mostro. Assai peggio era una bestia con le sembianze di un uomo.

Monsieur Bernard de Cressac è stato costruito dall'autrice in maniera impeccabile, tanto che lo odiavo ogni volta che faceva qualcosa di brutto, ma allo stesso tempo non volevo gli succedesse niente di davvero brutto... alla fine capisci che pure il carnefice è stato vittima. Dopotutto è semplicemente un padre impazzito per amore del figlio.
Tutti gli altri personaggi sono molto secondari e poco definiti,  forse solo il reverendo Stone viene approfondito un po' di più.Particolare, un po' imbranato e decisamente lontano dal prototipo di bellezza e carisma rappresentate da Monsieur de Cressac, ma pur sempre bello nella sua imperfezione.
Ciò che la fa da padrone in questo romanzo è la descrizione dei paesaggi tipici del Sud degli Stati Uniti. Ti sembra quasi di sentire quel caldo umidiccio e le zanzare che ti ronzano intorno!

A volte sentivo un tocco lieve e gelido. I sospiri mormorati erano spesso voci soffocate per poterle distinguere bene. Continuavo a vedere e intravedere le Sorelle. Altre volte sentivo la loro presenza, semplicemente. Una forte emozione che aleggiava vibrante nbell'aria. Erano inquietanti, ma non minacciose. Non erano i morti che temevo.

La trama segue un ordine cronologico e fila; tuttavia avrei preferito un po' più di azione e meno descrizioni dei vestiti (anche perché ho scoperto di essere un'ignorante colossale per quanto riguarda stoffe, abiti e tessuti!). Si pensi che la storia entra nel vivo solo nelle ultime 100 pagine... Insomma, i colpi di scena non sono molti (e devo ammettere che gli ho trovati abbastanza prevedibili), però la narrazione riesce comunque a tenerti con il fiato sospeso. Ciò che non mi ha convinta è il finale... ci sono rimasta un po' male.
La scrittura non l'ho trovata molto scorrevole, ma questo perché il romanzo è ambientato in Mississippi durante metà Ottocento (circa 10 anni prima della Guerra di Secessione Americana), quindi  il linguaggio usato è un po' diverso da quello usato oggigiorno.
In conclusione, vi consiglio questo libro, soprattutto se amate le storie dei fratelli Grimm e se vi piacciono i thriller con cadaveri nascosti nei ripostigli!  ;D


A.

venerdì 27 dicembre 2013

Mai Giudicare Un Libro Dalla Copertina # 12

15:44 0
Grazie alla sveglia, al computer e al cellulare ho scoperto che oggi è venerdì, quindi copertine! Ero indecisa tra copertine "acquatiche" (al momento non ha senso, ma presto ne avrà) o copertine scure e inquietanti e alla fine, visto che sono di buon umore, ho optato per quelle inquietanti! Avrei voluto trovarne tre a tema festivo, però le avevo già utilizzate per Natale e tutte queste festività sono troppo vicine per trovarne di nuove... Beh, buon divertimento! Muahahahaha!


La prima cover di oggi è di ALMOST DEAD di Rebecca A. Rogers. Questa è tra le copertine che preferisco: la rosa fiorita che fa da contrasto al paesaggio morto e desolato dello sfondo, i corvi portatori di sventura, il cielo grigio e cupo... oh che cosa carina! Spero che non ci siano psicologi tra i lettori...


Trama tradotta da me (se prendete, citate):

La diciassettenne Flora Mackey non è esattamente entusiasta di svegliarsi da un incidente automobilistico e scoprire che è un fantasma. A rendere questa vita infernale ancora peggiore è il fatto di rimanere intrappolata con il suo vecchio nemico e compagno di collisione, Laney Tipps. I due normarlmente non sarebbero mai potuti andare d'accordo, ma ora non hanno scelta.
Dopo essersi ripresi dallo shock iniziale di aver visto i loro corpi senza vita -e che non possono scappare l'uno dall'altra- Flora e Laney devono scoprire il modo per lasciare il contorto e grigio mondo di mezzo. Ma presto scoprono che più si allontanano dai loro corpi senza emozioni, più diventano deboli. Fortunatamente Sara, uno spirito guida, si mostra per aiutarli. Sara li informa che dovranno aspettare che qualcuno nella loro città muoia per poter prendere il loro posto nel mondo dei vivi.
Cos'è più spaventoso di aspettare nel purgatorio? Il tempo. Se Flora e Laney non ritornano al mondo fisico e lasciano indizi per le loro famiglie dimostrando di essere ancora vivi, non verranno mai ritrovati. Il che fa schifo, perché una volta che i loro corpi verranno scoperti, le loro anime resteranno bloccate per l'eternità.




La seconda cover è di BAD TASTE IN BOYS di Carrie Harris. Questa copertina mi fa davvero impressione, però è carino in contarsto tra il grigio cupo di sfondo e il rosa acceso delle labbra e del titolo del romanzo.
 

 Trama tradotta da me (se prendete, citate):
 
 Qualcuno è stato uno zombie molto cattivo...
Kate Grable è disgustata quando scopre che il coach della squadra di football ha somministrato steroidi alla squadra. Peggio ancora, gli steroidi stanno avendo degli effetti inaspettati, mutando i pezzi grossi del football in zombie mangia-carne senza cervello. Nessuno è al sicuro -non il ragazzo carino di cui è cotta, Aaron, non il suo fratello sfigato, Jonah... e neanche Kate! Lei deve trovare un auntitodo, prima che nella sua scuola finiscano per mangiarsi l'un l'altro. Così Kate, la sua migliore amica, Rocky, e Aaron inscenano una frenetica battaglia per salvare la loro città... e restare ormonalmente umani.





L'ultima cover di oggi è la copertina italiana di SCARLETT (The Lunar Chronicles #2) di Marissa Meyer. Questo libro è nella mia lista, visto che il primo mi era piaciuto (qui la mia recensione di Cinder) e devo dire che la copertina italiana è ancora più bella di quella originale. In realtà questa copertina non è macabra come le altre, però la figura solitaria con indosso il mantello rosso è comunque abbastanza inquietante... per non parlare del paesaggio da brividi!


Trama del primo libro per evitare spoiler:

Cinder è abituata alle occhiate sprezzanti che la sua matrigna e la gente riservano ai cyborg come lei, e non importa quanto sia brava come meccanico al mercato settimanale di Nuova Pechino o quanto cerchi di adeguarsi alle regole. Proprio per questo lo sguardo attento del Principe Kai, il primo sguardo gentile e senza accuse, la getta nello sconcerto. Può un cyborg innamorarsi di un principe? E se Kai sapesse cosa Cinder è veramente, le dedicherebbe ancora tante attenzioni? Il destino dei due si intreccerà fin troppo presto con i piani della splendida e malvagia Regina della Luna, in una corsa per salvare il mondo dall'orribile epidemia che lo devasta. Cinder, Cenerentola del futuro, sarà combattuta tra il desiderio per una storia impossibile e la necessità di conquistare una vita migliore. Fino a un'inevitabile quanto dolorosa resa dei conti con il proprio oscuro passato.

martedì 24 dicembre 2013

Il Ritratto Di Dorian Gray - Oscar Wilde

16:00 0
Cari lettori, oggi vi presento un altro dei miei classici preferiti: Il ritratto di Dorian Gray, di Oscar Wilde. Questo autore è un grande e stravagante personaggio, che è riuscito a vivere una vita secondo un'etica particolare e, soprattutto, riuscendo a farsi apprezzare e disprezzare allo stesso tempo.

Trama:  
Dorian Gray, un giovane di straordinaria bellezza, si è fatto fare un ritratto da un pittore. Ossessionato dalla paura della vecchiaia, ottiene, con un sortilegio, che ogni segno che il tempo dovrebbe lasciare sul suo viso, compaia invece solo sul ritratto. Avido di piacere, si abbandona agli eccessi più sfrenati, mantenendo intatta la freschezza e la perfezione del suo viso. Poiché Hallward, il pittore, gli rimprovera tanta vergogna, lo uccide. A questo punto il ritratto diventa per Dorian un atto d'accusa e in un impeto di disperazione lo squarcia con una pugnalata. Ma è lui a cadere morto: il ritratto torna a raffigurare il giovane bello e puro di un tempo e a terra giace un vecchio segnato dal vizio.

Valutazione:       |:)| |:)| |:)| |:)| |:)|

Recensione: 
La trama di questo libro è nota a molte persone, le quali possono considerare il romanzo affascinante oppure banale e sgradevole. Anche per il periodo storico in cui è stato pubblicato il romanzo sorgevano queste due opinioni. Tuttavia prevaleva il giudizio negativo, poiché il libro veniva ritenuto contro gli standard del tempo. E' per questo motivo che adoro questo libro! Infatti sia la trama che l'autore erano anticonformisti e contrari alla normalità del proprio tempo. La trama lo è perché parla di un giovane che, dopo aver fatto inconsapevolmente un patto con il diavolo, vive una vita moralmente sbagliata, piena di vizi e di peccati. Oscar Wilde invece è anticonformista sia per il fatto che ha pubblicato questo romanzo, sia per la sua natura. Infatti, nonostante andasse contro i principi e andasse incontro ad un reato penale( l'omosessualità era considerata un crimine), svelò al mondo la sua natura, intrattenendo una relazione con giovane (vi consiglio di leggere la sua lettera d'amore, è davvero molto bella!).
Un altro motivo per cui mi piace questo libro è il modo in cui è scritto. Infatti, anche se la scrittura risulta un po' difficile, è bella perchè è ricca di aforismi e frasi totalmente vere sulla vita.Oltre a questo, attraverso il suo modo di scrivere, l'autore riesce ad alternare descrizioni di paesaggi (attraverso tutti i sensi) e dialoghi fra i personaggi.
Lo studio era pervarso dal sontuoso profumo delle rose e, quando la brezza estiva frusciava lievemente tra gli alberi del giardino, dalla porta aperta penetrava l'intenso effluvio dei lillà o la più delicata fragranza delle rose canine.
In questi paesaggi inglesi si delineano principalmente quattro personaggi. Il primo è Basil, artista pittore che vive attraverso l'amicizia di Dorian e la sua bellezza (è anche l'autore del ritratto); poi c'è Sybil, la fragile giovane attrice di cui il protagonista si innamora. Il terzo personaggio è Lord Henry, l'alter-ego di Wilde, che influenza Dorian nei comportamenti e nei pensieri. L'ultimo personaggio, il più importante, è Dorian Gray, un ragazzo affascinante (biondo con gli occhi azzurri!!) e di alto ceto sociale.
Entrarono e videro Dorian Gray. Sedeva al piano, volgendo loro le spalle, e sfogliava le pagine di uno spartito dell Scene della foresta di Schumann. "Devi presentarmelo, Basil"eclamò.
Tuttavia una cosa, riguardante questo personaggio, che davvero mi irrita è che nel film venga completamente stravolto sia fisicamente (è moro con gli occhi scuri!) sia nelle sue abitudini (capisco la vita di vizi, ma quella del film è davvero esagerata!).
Parlando invece ancora del romanzo nel complesso, si comprende che con esso Wilde ci mostra  principalmente due cose. La prima è come sia sorprendentemente facile influenzare qualcuno con le proprie idee e con i propri atteggiamenti. La seconda invece è quanto la società in cui si vive sia corrotta e continua a corrompere, trasformandosi sempre più in negativo nel corso dei secoli.
 Perciò per concludere, è un libro fantastico e merita davvero di essere letto. Se però non volete leggerlo, non vi affidate al film! A parte questo, vi auguro buon Natale e vi auguro di trovare Dorian sotto l'albero (il libro, ovviamnete!!).

V.

domenica 22 dicembre 2013

The Pray - Andrew Fukuda

18:56 0
Hola e buona domenica a tutti! Ho appena finito di leggere questo libro e mi è piaciuto così tanto che ho deciso di condividerlo subito con voi.
The Pray è il secondo libro della serie distopico-vampiresca The Hunt (qui trovate la recensione del primo libro) scritta da Andrew Fukuda.
Attenzione, spoiler per chi non ha letto il primo romanzo!



Trama:
Gene è in fuga. Tutto il suo mondo è crollato. Con lui ci sono gli ultimi umani sfuggiti alla Caccia, dietro di lui un'orda famelica di predatori. Ashley June è lontana - sarà ancora viva? Al suo fianco c'è Sissy: coraggiosa, determinata, una vera leader. Quando la fuga li porta in un rifugio di umani sulle montagne, tirano un sospiro di sollievo. Ma non tutto è come sembra, e nel giro di poco tempo, Gene è costretto a domandarsi se il Nemico non sia molto più vicino di quanto pensasse. A poco a poco, si fa strada una sola certezza: Gene e Sissy dovranno contare solo su loro stessi. Se vorranno sopravvivere. 
  
 Valutazione:    |:)| |:)| |:)| |:)|


 Recensione:
Un'orada di famelici predatori.
Sei sopravvissuti in fuga.
Un rifugio sicuro far le montagne... che nasconde un feroce segreto.
Ma si può fuggire per sempre?

In questo secondo romanzo, Andrew Fukuda riconferma il suo talento nel narrare storie mozzafiato e incredibili. Nel primo libro mi era piaciuta l'idea originale di mischiare i vampiri, appartenenti al genere fantasy, ad un ambiente post-apocalittico, tipico del genere distopico. In questo secondo capitolo scopriamo maggiori dettagli sull'infestazione dei vampiri e sulla loro origine. I molti colpi di scena (alcuni più prevedibili, altri assolutamente impensabili), ti tengono con il fiato sospeso fino alla fine. Infatti, in The Pray i sospetti s'infittiscono e pure gli umani stessi sembrano avere qualcosa di sbagliato in questo mondo distrutto dalla sete della Gente.


  Mi stringe più forte la mano. «Gene, ci sono parecchie cose che non vanno, qui.»
Annuisco adagio. «L'ho notato. Voglio dire, perché quei piedi minuscoli, perché quella marea di ragazze incinte? E gli anziani che se ne vanno in giro facendo la ruota come pavoni? Tutte quelle leggi e qui precetti. E dove sono gli adolescenti maschi, le donne adulte?»
«E non sai ancora il peggio».

In questo romanzo abbiamo la possibilità di conoscere meglio Gene, ma soprattutto i suoi compagni di viaggio, gli Eminidi che abitavano la Cupola. Tra di loro spicca in particolar modo Sissy, unica ragazza, ma capace di far fuori un intero gruppo di vampiri con i suoi pugnali. Man mano che la storia va avanti, vediamo Gene e Sissy avvicinarsi sempre di più; tuttavia non pensiate che questa sia una storia d'amore piena di fronzoli e sdolcinatezze. Come ho già detto nel romanzo precedente, se cercate una storia d'amore, questo romanzo non è per voi!

«Gene?», borbotta Sissy a bassa voce.
[...] «Cosa c'è?», chiedo.
Rimane a lungo in silenzio e credo che alla fine si sia addormentata. Ma poi mormora alcune parole, livi come le ali di una farfalla. «Prometti che non mi lascerai?» E a quel punto chiude gli occhi, la testa le scivola sullo schienale del divano e poi giù, sulla mia spalla. [...]
La luce del fuoco balugina nella stanza, le fiamme che guizzano come serpenti furiosi. Hanno il colore dei capelli di Ashley June: un rosso ardente e geloso che turbina frenetico. Non posso fare a meno che chiudere gli occhi per evitare che il senso di colpa mi assalga. Accarezzo il braccio di Sissy che mi circonda il petto, avanti e indietro. Ogni carezza sembra un tradimento, un tradimento, un tradimento.

La scrittura di Fukuda è chiara e scorrevole, anche se alcuni punti non mi sono tutt'ora molto chiari...
Non consiglio questo libro ai deboli di cuore e a tutti coloro che sono facilmente impressionabili, in fondo, questo romanzo è praticamente un horror (alcune scene sono raccapriccianti!)! The Pray mi è piaciuto molto, forse più del primo; ha saputo tenere alte le aspettative e ancora una volta ha sorpreso tutti con un finale mozzafiato.
Aspetterò trepidante l'uscita del terzo libro, The Trap, prevista per Maggio 2014!

A.

sabato 21 dicembre 2013

Giveaway su Atelier Dei Libri

11:05 0
Ragazzi guardate qui! Glinda fa un altro giveaway di natale e potete vincere I Segreti Di Coldtown di Holly Black.




Trama:
Ti svegli la mattina dopo una festa: sei stesa in una vasca da bagno, la tenda tirata, intorno un profondo silenzio.
Gli altri staranno ancora dormendo? Quando ti alzi e giri di stanza in stanza, scopri che durante la notte è successo qualcosa di tremendo. Legato a una sedia, trovi un misterioso ragazzo dagli occhi rossi. Vicino a lui, vivo e ammanettato, c'è Aidan, il tuo ex: appena provi a liberarlo, ti assale in preda a una fame atavica.
Tutto questo non è normale, neppure se ti chiami Tana e sei nata in un mondo molto simile al nostro, un mondo in cui le persone si trasformano in mostri assetati di sangue e vivono confinati nelle Coldtown. Li chiami vampiri, ma potrebbero avere anche altri nomi. Molti di loro sono celebrità, li trovi ogni sera in televisione: tutti i canali trasmettono in diretta le loro feste più trasgressive. Ora non puoi più evitarli, e hai solo ottantotto giorni per salvarti: ma a quanto sei disposta a rinunciare per tenere in vita ciò che non vuoi perdere?




venerdì 20 dicembre 2013

Mai Giudicare Un Libro Dalla Copertina # 11

15:16 0
Beh questo è l'ultimo venerdì prima di Natale, quindi avevo pensato di dedicare questa rubrica alle copertine natalizie, ma indovinate un po'? Non se ne trovano da nessuna parte! Giuro che ho cercato, ma le uniche che venivano fuori erano davvero stupide. Possibile che con tutta la voglia di Natale che ha il mondo, a nessuno è venuto in mente di fare una cover natalizia?
Alla fine ho optato per tre copertine carine, che mi ricordano (vagamente) il Natale e le festività.



La prima cover di questa settimana è TUMBLE & FALL di Alexandra Coutts. Non so esattamente in che modo mi ricordi le festività, penso che siano i luccichini intorno ai due tipetti. Questa copertina mi piace molto e mi piace l'idea di mettere il titolo al centro della scena, senza però sminuire gli altri elementi della copertina.


Trama (tradotta da me):
Un romanzo sulla fine del mondo, pieno di meravigliosi inizi

Il mondo vive nell'ombra di un imminente disastro. Un asteroide colpirà la Terra entro una settimana; la catastrofe è inevitabile. La domanda non è come salvare il mondo- la domanda è, cosa fare con il tempo che resta? Sullo sfondo di questo suggestivo scenario, tre ragazzi si destreggiano tra un intreccio di storie d'amore, amicizia e famiglia- tutto mentre in gioco c'è la più alta posta mai immaginata.



La seconda cover è di FAULT LINE di C. Desir. Questo è un banalissimo accendino (?), ma tutte le scintille mi hanno fatto ricordare le stelline che si accendo a capodanno! Mi piace come cover, il blu scuro dello sfondo mette molto i risalto le scintille dell'accendino nell'istante prima di accendersi.

Trama (tradotta da me):
Ben potrebbe uscire con chiunque vuole, ma ha occhi solo per la nuova ragazza- sarcastica, uno spirito libero, Ani. Fortunatamente per Ben, anche Ani vuole stare con lui. Lei è tutto ciò che Ben possa immaginare. Tutto ciò che vorrebbe mai avere.
Ma tutto cambia dopo la festa. Quella a cui Ben è mancato. Quella in cui Ani è andata da sola.
Ora Ani non è più la ragazza che era una volta, e Ben non riesce a distinguere le bugie dalla verità. Cos'è realmente successo, e chi è da biasimare?
Ben la vuole aiutare, ma lei rifiuta il suo aiuto. Più lei lo spinge via, più lui desidera fare qualunque cosa per la ragazza che ama.





La terza e ultima cover è di THAT TIME I JOINED THE CIRCUS  di J. J. Howard. Anche in questa copertina, il motivo principale per cui l'ho scelta sono tutte le luci e gli scintillii. Questa cover è molto bella, esprime un non so che di magico e fantasioso. 





Trama:
Dopo aver fatto un errore, e trovandosi davanti ad un enorme e terribile tragedia, Lexi non ha altra scelta, deve rintracciare la sua a lungo assente madre. Si dice che la mamma di Lexi è da qualche parte in Florida con un circo itinerante. Quando Lexi arriva nella sua nuova realtà, sua madre non c'è ... ma il suo destino forse si. Circondata da tigri, elefanti e trapezisti, Lexi trova alcuni amici sorprendenti e una possibilità ancora più sorprendente di trovare il vero amore.

 
E anche per questa settimana è tutto! Spero vi siano piaciute queste cover! Auguri e buone feste! ;D

A.

giovedì 19 dicembre 2013

Recensione in anteprima di The Elite - Kiera Cass

16:27 0
Giorno! Chi di voi ha letto The Selection (qui la mia recensione) probabilmente starà aspettando trepidante il 28 gennaio. Oggi ho deciso di recensire in anteprima il secondo libro della serie e spiegarvi perchè non l'ho apprezzato particolarmente.


Trama:
Trentacinque ragazze sono arrivate al palazzo per competere nella Selezione. Sono tornate tutte a casa, tranne sei di loro. E solo una sposerà il principe Maxon e sarà incoronata principessa di IlleaAmerica non sa ancora cosa il suo cuore provi davvero. Quando è con Maxon è travolta dalla loro storia e non può sognare di essere con qualcun altro. Ma ogni volta che vede Aspen fare la guardia intorno al palazzo, è sopraffatta dai ricordi della vita che sognavano di condividere. Con il gruppo ristretto alll'Elite, le altre ragazze sono ancora più determinate a conquistare Maxon e il tempo stinge per la decisione di America. Proprio quando è sicura di aver fatto la sua scelta, una perdita devastante la rende di nuovo dubbiosa. E mentre lotta per immaginare il suo futuro, i ribelli determinati a rovesciare la monarchia sono sempre più forti e i loro piani potrebbe distruggere ogni sua possibilità di avere un lieto fine. 

Valutazione:   |:)| |:)|

Recensione:

Vediamo... da dove iniziare? Come saprete The Selection non mi era piaciuto un granché, ma dovevo leggere un libro in lingua così ho scelto The Elite che è davvero molto semplice da leggere (potete tranquillamente leggerlo anche in lingua, non ci sono vocaboli particolarmente difficili o sintassi strane). 
Eravamo rimasti con sei ragazze a palazzo in corsa per la corona (o il principe, anche se il mio cinismo mi fa dubitare). America ha capito di essere innamorata di Maxon, ma l'inaspettato arrivo di Aspen a palazzo la fa cadere nell'indecisione. Ciò che mi ha fatto innervosire di più infatti, è quella banderuola di America, la quale appena non c'è in giro Maxon si butta tra le braccia di Aspen e contrario. Vabbeh che sei decisa, ma un po' di delicatezza nei confronti di questi due! In realtà neanche Aspen e Maxon mi stanno troppo simpatici... Il primo in questo secondo capitolo viene un po' rivalutato e rimesso sotto una buona luce, il secondo invece inizia a mostrare i suoi difetti da maschietto adolescente (vuoi vedere che il principino non è inesperto quanto sembra?). 

“I knew that, in my whole life, if I married Aspen or someone else, no one would ever make me feel this way. It wasn’t like I made his world better. It was like I was his world. It wasn’t some explosion; it wasn’t fireworks. It was a fire, burning slowly from the inside out.” *

La trama non si migliora, anzi, peggiora. Va bene che il libro è corto, ma non succede assolutamente niente! Sì, un attacco da parte dei ribelli (finalmente!), ma tutto qui. Per il resto ci sono un sacco di feste e banchetti e colazioni e cene e pranzi e alla fine gli abiti da sera vengono allargati a tutte... SCHERZO!
Inoltre questo libro è assolutamente maschilista e ciò mi sta davvero sullo stomaco (per non dire altro)! Cavoli, uno che ti dice "Ti amo, ti amo, sei tutto per me!" e poi si mette a fari calcoli su quale sia il matrimonio più vantaggioso, non lo prenderei in considerazione neanche se è un principe! Oppure sì... magari poi muore MISTERIOSAMENTE e a me rimangono tutti i soldi... no, non facciamo i venali! 



“I remembered suddenly that Aspen had always been this way. He sacrificed sleep for me, he risked getting caught out after curfew for me, he scrounged together pennies for me. Aspen's generosity was harder to see because it wasn't as grand as Maxon's, but the heart behind what he gave was so much bigger.”**


A questa storia mancano i fatti e i colpi di scena... come ho detto nella recensione del libro precedente, se ci fossero stati più riferimenti storici e geografici (che teoricamente non dovrebbero mancare in un romanzo distopico!) l'intera storia sarebbe stata molto più interessante.
Tuttavia non mollerò la saga a metà, perché sono ancora curiosa su che fine farà la protagonista.
Di positivo c'è che la scrittura è semplice e chiara, tanto che si legge tranquillamente anche in inglese, e che i vestiti descritti sono davvero belli.
Se il primo libro vi è piaciuto, probabilmente vi piacerà anche questo, ma se chi, come me, non è stato troppo entusiasta, vi avviso che le cose non migliorano. Un libro breve  e poco impegnativo da leggere in un pomeriggio e adatto soprattutto ad un pubblico molto giovane.


Traduzioni (fatte da me):
* "Sapevo che, in tutta la mia vita, se avessi sposato Aspen o qualcun altro, nessuno mi avrebbe più fatta sentire in questo modo. None era come se avessi reso il suo mondo migliore. Era come se fossi il suo mondo. Non è stata un'esplosione; non sono stati fuochi d'artificio. Era un fuoco che bruciava lentamente dall'esterno.

** Mi ricordai all'improvviso che Aspen è sempre stato così. Ha sacrificato il sonno per me, ha rischiato di essere sorpreso dopo il coprifuoco per me, ha messo via soldi per me. La generosità di Aspen era difficile da vedere perchè non era imponente come quella di Maxon, ma il cuore che metteva in ciò dava era molto più grande.


A.

lunedì 16 dicembre 2013

Il Fu Mattia Pascal - Luigi Pirandello

20:32 0
Care lettrici e lettori, oggi vi presento un classico vero e proprio! Il libro è uno dei primi romanzi di Pirandello, “Il fu Mattia Pascal”.





Trama:
Mattia Pascal vive a Miragno, un immaginario paese della Liguria. 
Il padre, intraprendente mercante, ha la­sciato alla famiglia una discreta eredità, che presto va in fumo per i disonesti maneggi dell'amministratore, Batta Malagna
Mattia per vendicarsi compromette la ni­pote Romilda
Costretto a sposarla si trova a convive­re con la suocera Marianna Pescatori che lo disprezza. 
La vita familiare è un inferno, umiliante il modesto impiego nella Biblioteca Boccamazza. Mattia decide allora di fuggire per tentare una vita diversa. 
A Montecarlo vin­ce alla roulette un'enorme somma di denaro e per caso legge su un giornale della sua presunta morte. Ha fi­nalmente la possibilità di cambiare vita. 
Col nome di Adriano Meis comincia a viaggiare, poi si stabilisce a Roma come pensionante in casa del signor Paleari. 
S'in­namora della figlia di lui Adriana e vorrebbe proteggerla dalle mire del losco cognato Terenzio. Ma a questo punto si accorge...

Valutazione:      |:)| |:)| |:)| |:)|

Recensione:
Inizio dicendo che il libro ha una struttura particolare, poiché è una narrazione a cornice. Questo significa che il protagonista, Mattia, scrivendo un libro autobiografico, racconta ciò che gli è accaduto nella vita. Così accade anche a Pirandello, nel senso che si nota che le vicende di Mattia Pascal sono molto simili alla vita dello scrittore(per esempio ciò che riguarda la moglie, il patrimonio familiare…).
Questo personaggio, cioè il protagonista  Mattia, è davvero un individuo particolare e strano. Rappresenta lo stereotipo dell’anti-uomo ideale e soprattutto dell’anti-eroe. Questo succede perché non è molto bello, anzi! Ha i capelli lunghi e rossi, come la barba ispida e color carota, e un occhio che va per conto suo…beh sicuramente non è il ragazzo più bello del mondo! Tuttavia è colto, intelligente e soprattutto un bravo oratore. Per questo viene apprezzato molto(dalle donne del libro!), anche dopo la sua trasformazione(fisica e psicologica) in Adriano Meis. Questo cambiamento mi è piaciuto moltissimo perché, diciamocelo, chiunque desidera cambiare totalmente vita e ricominciare da zero in un'altra città. E Mattia/Adriano ha avuto il coraggio di farlo, seguendo il caso e il destino che gli si è presentato davanti una notte su di un ponte. Una decisione che gli ha cambiato  la vita e che lo ha fatto diventare Adriano Meis. Soltanto che in questo modo si renderà conto che, trasformandosi in uno sconosciuto, ha perso la sua identità. Pirandello ci fa capire quindi che, attraverso il caso e le nostre scelte, plasmiamo la nostra storia (siamo gli homo faber del nostro destino!).
Io dovevo acquistare un nuovo sentimento della vita, senza avvalermi neppur minimamente della sciagurata esperienza del fu Mattia Pascal. Stava a me: potevo e dovevo essere l’artefice del mio destino, nella misura che la Fortuna aveva voluto concedermi.
Un aspetto invece che non mi è piaciuto molto è la scarsa descrizione dei luoghi esterni. Prima di tutto bisogna dire che la vicenda è ambientata in Europa, soprattutto in Italia. I posti cari a Mattia Pascal sono davvero pochi, perché Mattia, costretto dalla famiglia e dal lavoro a non muoversi, vive una vita vuota in un piccolo paese inventato. Invece quelli di Adriano Meis sono moltissimi! Questo accade perchè Adriano ha la possibilità di viaggiare e visitare nuovi luoghi ( Padova, Venezia, Roma..),potendo anche così scegliere il luogo in cui abitare. Tuttavia tutte queste città non vengono quasi per nulla descritti, un vero peccato! Però in compenso gli ambienti chiusi (case, stanze..) sono descritti nei minimi dettagli.
Pochi giorni dopo ero a Roma, per prendervi dimora. Perché a Roma e non altrove? La ragione vera la vedo adesso, dopo tutto quello che m’è occorso[..]. Scelsi allora Roma, prima di tutto perché mi piacque sopra ogni altra città, e poi perché mi parve più adatta a ospitar con indifferenza, tra tanti forestieri, un forestiere come me.
L’ultima cosa che mi è piaciuta del libro è l’ironia con cui il protagonista racconta la vicenda! E’ davvero divertente! Perciò per conclude, grazie allo stile divertente e alla trama che rappresenta il desiderio di ognuno, questo libro è davvero scorrevole ed è uno dei classici più belli che abbia mai letto. Buona lettura!

V.